Petrolio in autobotte dalla Basilicata alla raffineria API di Falconara? API già pronta sia per raffinare che per spedire il petrolio pesante e denso di Tempa Rossa, ma sul sito del Ministero dell’Ambiente non c’è alcuna procedura avviata. Total-Erg ha chiesto al MinAmbiente l’ampliamento della capacità di stoccaggio del suo deposito di Roma, ma parla di 170 autobotti mentre per trasportare il max della produzione di Tempa Rossa ne occorrerebbero almeno altre 100! Chiunque riceverà quel petrolio, riceverà anche decine di tonnellate di emissioni di Composti Organici Volatili! Documenti, dubbi e riflessioni sulla scia del denaro!
Facciamo alcune riflessioni sulle informazioni apprese dagli articoli del Fatto Quotidiano e del Sole24Ore
In ambedue gli articoli è chiaro che il trasporto del petrolio della Total dalla Basilicata verso la raffineria API di Falconara e verso la Raffineria di Roma SpA (che è solo un deposito!) si rende necessario in seguito alla impossibilità di trasportarlo alla raffineria ENI di Taranto, da dove doveva essere caricato su petroliere con… Continua a leggere...
E’ stato commesso reato di omissione da parte della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS del Ministero dell’Ambiente nella valutazione del progetto del nuovo impianto di desolforazione della raffineria API? Lo chiede Ondaverde Onlus che ha inviato alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate una segnalazione integrativa della relazione consegnata durante l’audizione del 21 giugno scorso. Intervista al Presidente di Ondaverde
Sig. Calcina, come mai questa integrazione alla relazione che avete consegnato durante l'audizione in Prefettura di Ancona il 21 giugno scorso?
In quella relazione ci eravamo concentrati sui pozzi privati le cui acque sono state recentemente trovate inquinate dalle stesse sostanze presenti nell'acqua di falda rispettivamente della zona di via Monte e Tognetti del SIN di Falconara (MANGANESE) e della ex caserma Saracini… Continua a leggere...
Falconara Marittima: anche se le centraline di rilevamento della qualità dell’aria non raggiungono la percentuale di raccolta minima prescritta dal D.lgs 155/2010, per l’ARPA Marche “rappresentano abbastanza bene, lo stato di qualità dell’aria”! Per Falconara Marittima il D.Lgs 155/2010 è carta straccia! Lo hanno dimostrato Ministero dell’Ambiente, Regione Marche, Comune di Falconara e ARPA Marche con il nuovo impianto di desolforazione di API raffineria.
Non è accettabile che per l'Ing. Massimo Marcheggiani e per l'Ente che rappresenta in qualità di Dirigente del Servizio Aria dell'ARPA Marche i dati insufficienti forniti dalle centraline di rilevamento della qualità dell'aria a Falconara Marittima "rappresentano abbastanza bene, lo stato di qualità dell'aria". L'Ing. Marcheggiani ha espresso questa valutazione nel corso dell'audizione del 31 maggio scorso di fronte alle Commissioni Salute e Ambiente della Regione Marche nonostante
La VALUTAZIONE dello STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE A FALCONARA MARITTIMA illustrata nel corso dell’audizione del 31 maggio scorso dice che NEL PERIODO DAL 1994 AL 2013 I CITTADINI SI SONO AMMALATI E SONO DECEDUTI DI PIÙ CHE NEL RESTO DELLA REGIONE MARCHE! I Presidenti delle Commissioni regionali Sanità e Ambiente hanno risposto alla prima richiesta sulla quale Malaria, Ondaverde, Comitati di quartiere e Legambiente Falconara avevano sollecitato (invano!) il sostegno e l’impegno dell’Amministrazione comunale. La prima conseguenza del quadro sanitario è che i decisori politici - a tutti i livelli - congelino allo stato attuale le attività delle industrie insalubri presenti sul territorio di Falconara M., respingendo qualsiasi proposta di implementazione di nuovi impianti produttivi o potenziamento di quelli esistenti!
L'aggiornamento della nota di Epidemiologia descrittiva con i dati di mortalità e ricoveri ospedalieri riguardante la popolazione residente a Falconara Marittima era la prima risposta che i Cittadini falconaresi si attendevano nell'audizione del 31 maggio scorso presso le Commissioni Ambiente e Sanità della Regione Marche. La risposta è arrivata ed è stata illustrata ad Ondaverde, ai Comitati Malaria, Villanova e Fiumesino e al Circolo Martin Pescatore di Legambiente… Continua a leggere...
Esalazioni di idrocarburi/solventi a Castelferretti di Falconara M. del 23 novembre 2016: la direzione del vento fa intuire da dove potrebbero essersi generate, ma è palese l’INADEGUATEZZA sia della valutazione delle segnalazioni dei cittadini, sia della comunicazione tra Comune ed ARPAM e sia dei sistemi di rilevamento della qualità dell’aria! Pubblichiamo la risposta dell’ARPA Marche sollecitata anche dalla Prefettura di Ancona
Analizzando la nota di risposta dell'ARPA Marche - Direzione Dipartimento di Ancona, osserviamo:
1) ARPAM scrive che "non è pervenuta alcuna richiesta di intervento". Solo dalle conversazioni su facebook (che pubblichiamo quì e sono parte della segnalazione inoltrata da l'Ondaverde a Prefetto, Sindaco, Presidente Provincia e Assessore Ambiente della Regione) risultano almeno 4 segnalazioni al numero delle Emergenze ambientali del Comune di
L’Ondaverde invia al Ministero dell’Ambiente e al Ministero della Salute l’analisi dell’acqua di un pozzo privato di Villanova in cui è stato trovato MANGANESE, un metallo pesante rilevato in ECCESSO dall’ARPA Marche anche nell’acqua di falda del SIN di Falconara M. Chiesto il censimento dei pozzi privati nel raggio di almeno 100 metri dall’area del Sito inquinato di Interesse Nazionale (SIN) e l’analisi delle acque per verificare se esiste una migrazione delle stesse sostanze inquinanti riscontrate nelle acque di falda del SIN, tra cui c’è anche il TETRACLOROETILENE.
L'Ondaverde ONLUS ha inviato al Ministero dell'Ambiente, al Ministero della Salute, alla Regione Marche, alla Provincia di Ancona, al Sindaco di Falconara M., al Prefetto di Ancona, all'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) e all'ARPA Marche il rapporto di prova in base al quale anche l'acqua di un pozzo privato per uso irriguo, posto in zona residenziale del quartiere Villanova adiacente al Sito inquinato di Interesse Nazionale… Continua a leggere...