Comitati e Ondaverde Onlus intervengono a sorpresa al workshop API e creano imbarazzo nel management con una domanda sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori!

Pubblicato il 30 Novembre 2010 Nessun Commento »

La domanda dei Comitati e di Ondaverde ONLUS:

Quando fornirete almeno l’anagrafe dei dipendenti alle strutture sanitarie locali (ASUR e ARPAM) preposte a collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità ?

La domanda, rivolta da Roberto Cenci all’Ing. Paolo Buscemi e all’Ing. Giancarlo Cogliati, è riferita all’Aggiornamento dello Studio di mortalità per causa specifica fra i lavoratori della raffineria API di Falconara Marittima la cui gestione è stata affidata dal Ministero della Salute all’Istituto Superiore di Sanità.

La Regione Marche ha onorato l’apposita convenzione con l’ISS con 50.000 € ma risulta che l’ISS non è riuscito a portare a termine lo Studio in quanto attenderebbe da anni i dati dell’API (nominativi, indirizzi e mansioni degli occupati vecchi e nuovi).

Da notizie in nostro possesso sembra che, ad oggi, l’API non abbia fornito nemmeno l’anagrafe dei dipendenti.

Dice Roberto Cenci: “Abbiamo ritenuto doveroso intervenire al workshop dell’API per evitare che alcuni aspetti fossero sottaciuti, soprattutto se riguardano la salute dei lavoratori“.


Staff Comitati

Lunedì 29 Novembre al mercato mattutino di Falconara M. iniziativa contro la privatizzazione dell’acqua. Prevista l’apparizione di SANTA CANNELLA!

Pubblicato il 26 Novembre 2010 Nessun Commento »



Santa Cannella

Santa Cannella



Lunedì 29 novembre Santa Cannella, l’acqua che sgorga liberamente dalla cannella di casa tua, apparirà ai fedeli e non, al mercato mattutino di Falconara.


Accompagnata dagli aderenti del Comitato falconarese pro referendum acqua pubblica, chiamerà alla manifestazione regionale del prossimo 4 dicembre ad Ancona, dalle ore 16 davanti al Teatro delle Muse indetta dal Coordinamento marchigiano dei movimenti per l’acqua.

- Per ricordare che l’acqua è un bene comune e la sua gestione spetta ad un ente di diritto pubblico che metta la primo posto la qualità del servizio al di là di ogni rilevanza e interesse economico.

- Per ricordare che tutti i servizi essenziali alla vita di ognuno non possono essere privatizzati e assoggettati alle sole regole del profitto.

- Perchè privatizzazione significa svendita del patrimonio pubblico e aumento delle tariffe.

- Perchè è necessaria una moratoria che sospenda l’attuazione della Legge Ronchi sulla privatizzazione del servizio idrico integrato fino all’esito del referendum.

- Perchè la campagna referendaria ha visto la partecipazione di oltre 1 milione e 400 mila donne e uomini di questo Paese, fatto che nessuno può ignorare.

Perchè si scrive acqua ma si legge democrazia


Moratoria subito! Stop alle privatizzazioni fino ai referendum.

Firma per la moratoria anche on line, qui:

http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_petitions&view=petition&id=169


rilancio dello Staff Comitati

Commissione Consiliare della Provincia di Ancona del 5/11: sei Associazioni chiedono di poter informare in un Consiglio Provinciale aperto!

Pubblicato il 6 Novembre 2010 Nessun Commento »

Sulla Commissione consiliare della Provincia di Ancona


Italia Nostra, l’Ondaverde, Comitato Villanova, Centro Sociale Kontatto, Legambiente e Medicina Democratica Falconara hanno formalmente chiesto alla Presidente della Provincia, al Presidente della Commissione e all’Assessore all’Ambiente di indire un Consiglio Provinciale aperto attraverso il quale tutti i Consiglieri, gli Assessori e la Presidente Casagrande possano ascoltare le argomentazioni delle Associazioni firmatarie di Osservazioni sul progetto del rigassificatore API inviate al Ministero dell’Ambiente.


Staff Comitati

Consiglio comunale di Ancona del 4/11: per la mozione contro il rigassificatore API manca il numero legale! Ma Ancona resta sempre più vicina al rigassificatore! Le Associazioni si offrono per una audizione.

Pubblicato il 6 Novembre 2010 Nessun Commento »

distanze del rigassificatore API dalle città della costa

distanze del rigassificatore API dalle città della costa

Sul Consiglio comunale di Ancona del 4/11/2010

Ringraziando coloro che nel Consiglio Comunale di Ancona - svoltosi il 4/11/2010 - hanno sostenuto la mozione che esprimeva la contrarietà al Progetto del Rigassificatore di Api Nòva Energia, vorremmo che ci si consentissero alcune riflessioni.

Le rivolgiamo ai Consiglieri che hanno scelto di non votare facendo, di fatto, mancare il numero legale. Sconfortati dall’esito? No, semmai sconcertati!

Ovviamente fuori di polemica poiché quelli che come noi, da anni, si misurano con gravi situazioni sanitarie e, da più parti, con atteggiamenti condiscendenti nei confronti della Società API non cercano ristoro nel polemizzare sterilmente con questi o quelli.

Sicuramente per qualcuno avrà funzionato l’azione lobbistica, ma al disinteresse dei Consiglieri per le conseguenza del rigassificatore non ci crediamo!

Pertanto crediamo sia necessario e utile alle nostre città entrare il prima possibile e più incisivamente nel merito del progetto, ascoltare e capire le ragioni di quel non voto perchè se 20 Consiglieri non votano c’è dell’altro.

Ci sarà chi si nasconde dietro ad un dito, chi sogghigna all’idea di poter impallinare l’avversario politico o addirittura il collega del proprio schieramento, e certamente tra i non votanti ci sarà pure chi si appellerà alla coerenza, al mandato di partito, al voto del 2008, a questa e a quella motivazione!

Alcuni, peraltro, ricoprono il doppio incarico di Consigliere, in Comune e in Regione: pensiamo in particolare al sig. Giacomo Bugaro che incontrammo in qualità di Vice Presidente della Commissione Sanità Regionale nella scorsa legislatura, una persona che fa politica ad alti livelli dimostratasi profondamente insensibile al tema della Salute e della Sicurezza connessa all’attività dell’API.

Un appello lo rivolgiamo a coloro che tentano di “cavalcare” l’attività dei Comitati e delle Associazioni (in particolare IDV): evitate di dire “io ho fatto, io c’ero…tu no” perché, per quanto ci riguarda, quello che è accaduto al Consiglio comunale di Ancona è solo una ulteriore conferma della mancanza del confronto tra istituzioni, partiti e cittadini sulle molteplici questioni aperte da tempo.

Noi falconaresi questa cancrena politica la conosciamo bene: da anni assistiamo al “cavallo nero” API che riesce sempre a galoppare nel territorio della politica TRASVERSALMENTE, alimentandosi delle tante situazione favorevoli offerte da una politica debole, divisa e priva di lungimiranza.

Anche ad Ancona la politica è logora?

Visto da Falconara le responsabilità sono molteplici.

Questa estate ad esempio si è perso tempo prezioso tra una crisi e l’altra motivate da diatribe poltronare … Lo si fosse impegnato a fare un minimo di rete tra Consiglieri interessati e ad informare quanto e più possibile i rispettivi colleghi in Consiglio, forse il 4/11 non sarebbe andata così!

Cosa occorre fare ora?

Noi cittadini abbiamo le idee chiare, a Comitati e Associazioni non interessa la bagarre politica.

Ci rimetteremo immediatamente a lavorare a testa bassa, consapevoli che tra i Consiglieri che giovedì non si sono espressi non serpeggia il disinteresse, semmai un mancato approfondimento.

Siamo fermamente convinti che ci siano molti che non conoscono tutte le conseguenze dei progetti di rigassificazione come quelli di Api Nova Energia e Gaz de France (Porto Recanati).
Il dibattito fino ad ora si è limitato alla superficie dei temi ed è per questo che la nostra Associazione si rende disponibile verso chiunque per incontri e audizioni perchè siamo certi che Ancona saprà riscattarsi innanzi ad una eventuale quanto probabile riproposizione di una analoga mozione.
Ci auguriamo che le prossime giornate trascorrano nell’approfondimento dei tanti aspetti legati alla sicurezza di cui - per il momento - i cittadini di Ancona, così come quelli di Falconara, non hanno potuto beneficiare.

Per alcuni, domani come ieri, continueremo ad essere cittadini senza il diritto di poter avere un futuro diverso, ma per quanto ci riguarda ovviamente la partita è tutta da giocare! Abbiamo dentro un ADE’ BASTA che insieme a tanti altri cittadini solidali dei Comuni limitrofi, non ci farà arretrare neanche di un centimetro!

Siamo certi che il non voto del Consiglio Comunale di Ancona potrà essere presto rimediato.

Roberto Cenci per Ondaverde Onlus e Staff Comitati Cittadini Falconara.

La Rete dei Comitati NO Rigassificatore di Senigallia, Falconara, Montemarciano e Ancona pubblica l’opuscolo informativo. Mentre due navi si scontrano di fronte alla Bretagna, i Comitati si chiedono che cosa accadrebbe nella collisione tra una metaniera e una petroliera di fronte al Conero! I Vigili del Fuoco cosa hanno detto?

Pubblicato il 2 Novembre 2010 Nessun Commento »

collisione in Bretagna - foto Repubblica.it

collisione in Bretagna - foto Repubblica.it

Prologo … la notizia!

L’8/10/2010 c’è stata una collisione in mare, al largo della Bretagna, tra un cargo e una petroliera. Trasportava 6 mila tonnellate di solvente e viaggiava tra Porto Marghera e Amsterdam …

Toh … quante decine di volte sarà transitata al largo di Falconara, di Senigallia e del Conero?

L’equipaggio della petroliera è stato evacuato dopo che aveva dato l’allarme per una forte perdita del carico di solvente.

Guarda il video (fonte: Corriere della Sera.it)

I Comitati, dopo la decisione presa nelle assemblee cittadine di Senigallia ed Ancona, hanno preparato l’opuscolo informativo sui rigassificatori e, in particolare, sul rigassificatore di API Nòva Energia che potrebbe operare di fronte ad Ancona, Falconara, Montemarciano e Senigallia.

L’opuscolo si può scaricare ed è già in stampa per essere distribuito capillarmente nelle città rivierasche.

E’ materiale che fornisce l’informazione che TV e giornali non comunicano riducendo la possibilità per i cittadini di un ponderato giudizio.

Uno dei capitoli dell’opuscolo dei Comitati in Rete NO RIGASSIFICATORE pone proprio il problema di una collisione tra una metaniera/rigassificatrice e un’altra nave (petroliera, cargo, ecc.) nonché l’evenienza di un attacco terroristico con conseguente rottura dei serbatoi del gas.

Già perché tra le centinaia di cargo e petroliere che transitano al largo dell’Adriatico e le petroliere che quotidianamente attraccano a Falconara Marittima circoleranno anche 41 metaniere/rigassificatrici a rischio di incidente rilevante all’anno a cui si aggiungeranno, per ognuna, almeno tre rimorchiatori (circa 120 all’anno)!

A questo riguardo che cosa dice il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi (CTR Marche) che ha valutato il Rapporto di Sicurezza preliminare del rigassificatore di API Nòva Energia?

Il CTR Marche non prende mai esplicitamente in considerazione la possibilità di collisione tra navi e scrive:

Da parte delle Autorità preposte dovrà essere individuata un’area di interdizione alla navigazione, congrua con le esigenze di sicurezza, eventualmente estesa anche al sorvolo e conseguentemente essere predisposte idonee procedure di intervento in caso di inosservanza da parte di unità navali in transito” …

Ma allora un rischio di collisione esiste e, ci viene da pensare, fuori dell’area di interdizione supercontrollata che cosa accadrà?

E l’interdizione estesa al volo riguarda il normale volo degli aerei o il possibile uso di un aereo per un attentato terroristico?

E scrive ancora il CTR Prevenzione Incendi Marche:

L’accesso alla zona di interdizione dovrà essere consentito solo ai mezzi di servizio del terminale, secondo regolamentazione specifica indicante, tra l’altro, la velocità massima di sicurezza di avvicinamento“.

La nostra domanda è sempre la stessa: fuori dell’area di interdizione supercontrollata che cosa accadrà?

Staff Comitati

Ondaverde ONLUS e Comitato Villanova scrivono alla Soprintendenza per i beni architettonici e alla Regione Marche: COME E’ CONSERVATO IL PATRIMONIO TUTELATO DELLA EX OFFICINA FERROVIARIA DI FALCONARA M.?

Pubblicato il 28 Ottobre 2010 Nessun Commento »

l’ONDAVERDE ONLUS

Associazione Comitato quartiere Villanova

COMUNICATO STAMPA

Le Associazioni falconaresi l’Ondaverde ONLUS e Comitato quartiere Villanova hanno inviato una raccomandata alla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio delle Marche e alla Direzione Regionale Per i Beni culturali e paesaggistici delle Marche nella quale si esprime preoccupazione per lo stato di conservazione dell’immobile “ex Officina rialzo ferroviario” di Falconara e del materiale museale ferroviario presente, entrambi sottoposti a tutela e vincolo culturale con Decreto del Soprintendente regionale del 21 maggio 2003.

Con la raccomandata le associazioni falconaresi sollecitano gli interventi che saranno ritenuti più opportuni nei confronti della attuale proprietà al fine di accertare il rispetto degli Obblighi conservativi dei beni tutelati!

Dal 2006 API raffineria di Ancona S.p.A è proprietaria della ex Officina a seguito del bando pubblico promosso dalla Soc. Real Estate di R.F.I.

Ma dal 2006 non si hanno notizie né dello stato di quei preziosi beni mobili presenti di indiscutibile interesse pubblico (raccolta di mezzi e attrezzature ferroviarie) né dello stato dell’intero edificio, interessante esempio di archeologia industriale.

Fino al 2006 la ex Officina era stato adibita con successo ad originale contenitore teatrale e musicale che si sposava splendidamente con il materiale mussale conservato.

Staff Comitati e l’Ondaverde

ex Officina fs: teatro nel 2005

ex Officina fs: teatro nel 2005

Memoria storica:

http://www.comitati-cittadini.org/2007/01/ex-officina-rialzosempre-piu%E2%80%99-apinara/

http://web.mclink.it/MF8408/SqRialzo/index.htm