NO RIGASSIFICATORI: l’ironico video spot “API, l’amerai all’infinito”!

Pubblicato il 4 Novembre 2011 3 Commenti »

VIDEO

API, l’amerai all’infinito…

http://www.youtube.com/watch?v=Nwz_D1Yuj-U

 

E’ la conclusione dello spot realizzato dal Coordinamento No Rigassificatore di Falconara. In due minuti, prendendo spunto da quello famoso della Regione Marche con Dustin Hoffman, propone un filmato che si fa le beffe di  una scelta scellerata, contestata da un ampio circuito di associazioni.

In attesa dell’esito del ricorso legale, si usa l’arma dell’ironia.


Sarà una risata che vi seppellirà. Era uno degli slogan più noti del movimento del ‘77. O meglio di quella parte del movimento che usò ampiamente le armi dell’ironia e della satira, rispetto a chi iniziò a maneggiare le armi vere, con le drammatiche consegienze che sappiamo. Eppure è uno slogan che periodicamente ritorna anche all’interno dei nuovi movimenti. Per esempio calza a pennello con la scelta fatta dal Coordinamento No Rigassificatore di Falconara. Nelle Marche sono previsti due impianti, uno, per l’appunto a Falconara, l’altro a Porto Recanati. Il primo dovrebbe essere realizzato a 14 chilometri dalla costa in una zona già dichiarata, nel 2001, dalla Regione “Aerea ad elevato rischio di crisi ambientale”. Il progetto è dell’Api, proprietaria della grande raffineria che da decenni è presente alle porte della città e che ha condizionato pesantemente lo sviluppo economico dei territori, provocando spesso incidenti. Il più grave nell’agosto del 1999 quando morirono due lavoratori. L’altro rigassificatore è previsto a 34 chilometri da Porto Recanati, progetto Gaz de France, vicino alla splendida Riviera del Conero. Ma se quest’ultimo progetto, per ora, sembra riposto nel cassetto, quello di Falconara il 6 luglio ha visto il Consiglio regionale ha avuto l’approvazione con ampio voto trasversale,  tra le contestazioni dei movimenti ambientalisti.

Ricordiamo brevemente che il rigassificatore in questione costerà 200 milioni di euro e non era assolutamente previsto dal Piano Energetico Ambientale Regionale. Stiamo parlando di gas naturale liquefatto trasportato liquido a - 161°C e riportato allo stato gassoso tramite scambio termico con acqua di mare (per 10 mesi) o con riscaldamento autonomo della nave (2 mesi). Aspirerà (insieme ai pesci) 14 milioni di litri d’acqua marina ogni ora, per 30 anni. L’acqua di mare viene tratta e reimmessa a una temperatura più bassa di 7°. Lo sbalzo termico comprometterà diverse specie marine. L’acqua oltre che più fredda viene ributtata in mare insieme a delle sostanze tossiche della lavorazione. Gli scarichi clorati emessi ogni giorno dalla nave rigassificatrice saranno pari alla somma di quelli emessi da tutti i residenti dell’intera regione Marche . Questo per far capire di cosa stiamo parlando. Ma torniamo al circuito ambientalista il quale non si è perso d’animo e ha deciso azioni legali. Ma l’azione degli avvocati non basta e ha pensato bene che la satira potesse essere utile per rafforzare la mobilitazione. Ed ecco che un gruppo di “esperti” della comunicazione ha realizzato uno spot particolare. Tutti abbiamo presente quello con cui la Regione promuove da più di un anno le bellezze naturali e architettoniche delle Marche. Si vede Dustin Hoffman che recita alcuni versi de “l’Infinito” sullo sfondo di panorami bucolici e antichi centri storici. Un messaggio efficace. Peccato che in questi anni le Marche abbiano visto intaccare l’invidiabile qualità dei suoi paesaggi e delle sue località con politiche cementificatrici proprio grazie alla Regione. Ed ecco allora lo spot alternativo che ha al centro proprio il rigassificatore di Falconara. Lo si può vedere andando su youtube (http://www.youtube.com/watch?v=Nwz_D1Yuj-U). Un attore, preso di spalle, recita i versi del grande Giacomo, questa volta riadattati. Le immagini che scorrono ci conducono prima nei paraggi della raffineria Api, poi in Consiglio regionale, il 6 luglio, durante il voto in aula e le contestazioni dei comitati, immagini che sfumano sulla scritta “Api, l’amerai all’infinito”. Gli ultimi secondi sono dedicati alla grande manifestazione del 25 giugno , quando ad Ancona sfilarono 1500 persone contro il progetto, a favore delle energie rinnovabili. Lo spot dura poco più di due minuti e già impazza sulla rete. Sembra che anche Dustin, vedendolo abbia sorriso…

 

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Via libera ad un altro metanodotto di raccordo con quello futuro del rigassificatore API. Contrasta con il Piano Regolatore ma il Comune di Falconara se ne frega! I 3.400 metri del metanodotto API e l’impianto di regolazione e misura vìolano il Piano di Risanamento dell’Area ad Elevato Rischio. Regione e Comune se ne fregano!

Pubblicato il 30 Ottobre 2011 Nessun Commento »



percorso metanodotto API a terra

percorso metanodotto API a terra



Su richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e su istanza della Società SNAM rete gas il Comune di Falconara Marittima ha approvato la conformità urbanistica di un breve tratto di nuova condotta principale di collegamento al futuro impianto di API Nòva Energia“.

Non solo metanodotti ma anche un’area di impianto di 8.000 mq.

Di fatto l’opera segna l’inizio dell’infrastruttura a supporto del rigassificatore di GNL di API.

Il Dirigente dell’Urbanistica del Comune dichiara - nero su bianco - che l’allacciamento preteso dal MISE “contrasta con il Piano Regolatore della città” poiché “non è prevista la destinazione d’uso per impianti tecnologici per i servizi di rete“.

Ed inoltre “sotto l’aspetto paesaggistico contrasta con il divieto di alterazione dei residui caratteri tradizionali dell’insediamento rurale agronomico-colturale” e per “l’abbattimento della vegetazione arbustiva e arborea“.

Ma al Comune di Falconara Marittima non frega niente, ha approvato.

Come non frega niente al Ministero per i Beni e le Attività Culturali (la Sovrintendenza delle Marche) il quale minimizza: “l’impianto in parte interrato, e le strutture fuori terra risultano mitigabili e con scarso impatto sul contesto paesaggistico“.

Appunto: da sole sono mitigabili e scarso - ma non nullo - è l’impatto paesaggistico …

Ma poi, connesso a quell’impianto della SNAM arriverà tutto il resto che si cumulerà su una zona che TUTTI dimenticano essere un’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) e che come tale dovrebbe essere risanata in base a ciò che individuò il Piano di Risanamento della Regione Marche…

Come l’Obiettivo H del Piano di Risanamento: mitigazione del rischio tecnologico - Linea d’Azione H1: interventi di riduzione del rischio industriale!

Obiettivo e Linea d’Azione completamente ignorati, in primo luogo da Regione Marche e Comune!

Dunque è opportuno elencare che cosa si ammasserà su questo territorio: al di sotto o di fianco all’altro scempio che va sotto il nome di by pass ferroviario sarà installato l’impianto di regolazione e misura del metano proveniente dal rigassificatore API (REMI) che occuperà un’area di altri 4.500 mq (a fianco di quello SNAM) e che sarà caratterizzato da uno scenario incidentale di jet-fire a cui sono associate aree di danno (come segnala il Nulla Osta di Fattibilità dei Vigili del Fuoco delle Marche). Ma è tutto a posto: i VVFF hanno preso atto della dimostrazione di compatibilità ambientale che l’API ha fornito per quell’impianto!

Poi ci saranno i 3.400 m. lineari del metanodotto che correrà nel territorio determinando un vincolo di inedificabilità di 30 m. per tutta la sua lunghezza. Servitù che andrà letteralmente a sezionare

il Parco Territoriale, il Parco del Cormorano, una nuova zona produttiva individuata dal PRG di Falconara M. e terreni condotti a seminativo.  E’ bene ricordare con le parole del Verbale del CTR Marche/VVFF del 8/7/2009 che il rischio esiste anche per un metanodotto qualora “una eventuale perdita trovi un innesco. Nonostante il metanodotto sia interrato“.

Ma a Regione e Comune di Falconara non frega nulla.

Non interessa che il tracciato a terra del metanodotto è collocato sia all’interno della Zona di Tutela B del Piano di Rischio Aeroportuale la quale individua lo spazio aereo d’avvicinamento alla piattaforma aeroportuale, sia all’interno della Zona di Tutela A del Piano di Rischio Aeroportuale la quale individua lo spazio aereo immediatamente a ridosso della piattaforma aeroportuale nelle quali sono vietate le attività che possono creare pericolo d’incendio , esplosione e danno ambientale.

E che dire del Piano straordinario previsto dall’art. 67, comma 2, del D.Lgs.vo n° 152/2006, diretto a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico, il quale contiene in particolare l’individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato per l’incolumità delle persone e per la sicurezza delle infrastrutture e del patrimonio ambientale e culturale?

Nulla, non si dice nulla … Anzi lì sotto ci si piazzerà un metanodotto e a noi ritorna in mente quanto scritto dal CTR/VVFF Marche: il rischio esiste anche per un metanodotto qualora “una eventuale perdita trovi un innesco. Nonostante il metanodotto sia interrato“!


Andate a curiosare su youtube o su google che cosa è accaduto in seguito alla rottura di un metanodotto di SNAM rete gas a Tarsia (Cosenza) l’11 febbraio 2010 http://www.youtube.com/watch?v=JdQ2hlUbBfs

http://www.youtube.com/watch?v=7dCF_KN-FHA

1122010-esplosione-conduttura-del-gas-il-giorno-dopo

oppure ad Appomattox (North Virginia) il 14 settembre 2008, http://www.youtube.com/watch?v=r2ths0YAgZs&feature=related

oppure ad Ath (Belgio) il 30 luglio 2004 (15 morti e 100 feriti).

http://archiviostorico.corriere.it/2004/luglio/31/Esplode_gasdotto_strage_operai_pompieri_co_9_040731061.shtml

http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/esteri/esplobelgio/esplobelgio/esplobelgio.html


  • Cos’è un Jet Fire
  • letteralmente “dardo di fuoco” di norma descrive il fenomeno fisico derivante dall’innesco immediato di un getto di liquido o gas rilasciato da un contenitore in pressione. Al predetto fenomeno si accompagnano, di solito, radiazioni termiche entro un’area limitata attorno alla fiamma, ma con la possibilità di un rapido danneggiamento di strutture/apparecchiature in caso di loro investimento, con possibili “effetti domino”. Guardalo:

http://www.youtube.com/user/michael451f?blend=18&ob=5#p/a/u/0/qPHWPefH3ys


MARTEDI’ 1 NOVEMBRE NO TAV TOUR 2011 A FALCONARA: i cittadini che vogliono risanare l’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale si confrontano con l’esperienza e le ragioni dei cittadini della Val di Susa

Pubblicato il 29 Ottobre 2011 Nessun Commento »

“No TAV Tour 2011: la Valle che resiste e non si arrende incontra l’Italia”…

Grazie allo sforzo organizzativo di http://falkatraz.noblogs.org/

alle ore 21,30 di martedì 1 novembre al Circolo ARCI del quartiere Stadio - Falconara Marittima -

sarà possibile ascoltare l’esperienza in difesa del territorio dei cittadini del movimento NO TAV della Val di Susa.

Unica data nelle Marche, l’incontro permetterà di mettere a confronto con i Valsusini le nostre esperienze maturate sulle pesanti questioni ancora aperte nel nostro territorio AERCA e marchigiano: grandi centrali termoelettriche, rigassificatori, by pass ferroviario API … Già anche nel nostro territorio continua a farsi strada un’opera ferroviaria inutile per il pubblico interesse (utile solo per un  interesse privato), mascherata dentro l’utile raddoppio ferroviario della Orte - Ancona!

Anche nell’AERCA centro destra e “centro Spacca” concordano su opere e impianti devastanti che ipotecheranno per decenni il territorio e la vita di generazioni di donne e uomini.

Anche nelle Marche centro destra e “centro Spacca” concordano su politiche energetiche che perpetueranno la dipendenza energetica, bollette energetiche e costi sanitari/ambientali che, inevitabilmente, pagheranno i cittadini.

staff Comitati

“Tritolone il vomitone”: tre pesci alle prese con i rigassificatori nel racconto e disegni di Paola Frontini. Presentazione alla Biblioteca comunale di Numana, sabato 22 ottobre ore 17

Pubblicato il 21 Ottobre 2011 Nessun Commento »

La vicenda - non ancora conclusa - dei rigassificatori di gas naturale liquefatto progettati al largo del Conero (Falconara M. e Porto Recanati), ha ispirato il racconto ed i disegni dell’artista Paola Frontini la quale è riuscita a coinvolgere attorno al progetto la Controvento Editrice, Riviera del Conero Turismo, Legambiente, Ondaverde Onlus e Rigassificatore NO Grazie.

Quel progetto, grazie all’entusiasmo di Paola e all’impegno di persone comuni che desiderano salvaguardare il proprio mare, oggi è il libro “Tritolone il Vomitone “.

Il libro sarà presentato in collaborazione con il Comune di Numana sabato 22 ottobre alle ore 17 presso la biblioteca del Comune.



presentazione-tritolone-numana

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Centri sociali e “No rigassificatori” intervengono al convegno di Confindustria e contestano l’a.d. Cogliati di API Nòva Energia: il rigassificatore è la tomba delle rinnovabili! Iniziata la mobilitazione verso la giornata internazionale degli indignati del 15 Ottobre!

Pubblicato il 7 Ottobre 2011 Nessun Commento »

servizio a cura di:

http://falkatraz.noblogs.org/


http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Ancona-Occupata-la-sala-congressi-di-Confindustria/9579


filmato dell’evento: http://www.youtube.com/watch?v=A-lP1qrU-IY&feature=player_embedded


Ancona - Occupata la sala congressi di Confindustria


l'intervento in Confindustria Ancona

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Centri sociali e “No rigassificatori” verso il 15 ottobre. Interrotto il convegno “Rinnovabili: quale futuro?”, contestato l’ad di Api Nova Energia

6 / 10 / 2011

Oggi oltre 50 attivisti appartenenti a centri sociali e al coordinamento “No rigassificatori” hanno interrotto e preso la parola nella seduta del primo pomeriggio dell’incontro “Le giornate dell’energia” organizzato da Confindustria Ancona.

L’evento si concludeva con il dibattito “Energie rinnovabili: quale futuro?” tra cui compariva come primo relatore l’amministratore delegato di API Nova energia Giancarlo Cogliati, a pochi mesi dall’approvazione del progetto ammazza-rinnovabili del rigassificatore a 13 Km dalla costa del capoluogo e a pochi giorni dall’uscita delle ricette anti crisi “5 punti per salvare l’Italia” del presidente di Confindustria Marcegaglia.

Proprio per questo i movimenti promotori della partecipazione dalle Marche alla giornata di indignazione globale del 15 ottobre a Roma hanno inteso portare in quella sede la ricetta contro la crisi avanzata dai movimenti locali e globali.

Durante l’irruzione all’interno della sala sono stati esposti due striscioni sul palco “No rigassificatore” e “Per riprenderci il futuro: energie rinnovabili, beni comuni, reddito garantito”.

Il blitz degli attivisti si è concluso con una serie di interventi dal palco, che hanno riscosso anche applausi dalla platea e da alcuni imprenditori operanti nel settore delle rinnovabili, che illustravano ciò che in realtà sta realizzando l’Api nel territorio: un impianto rigassificatore che porterà al massimo 20 nuovi occupati e che avrà una ricaduta gravissima sull’ecosistema circostante e su settori produttivi strategici del territorio come quello delle rinnovabili, della pesca e del turismo.

Il movimento “No rigassificatori” dimostra come l’uscita dalla crisi non sia un fatto scontato e unidirezionale come anche a livello più generale i 5 punti di Confindustria sembrano voler imporre ma che altre soluzioni sono possibili e in costruzione e si prendono il diritto di rendersi visibili anche in occasioni come questa:

  • - energie rinnovabili e sostenibili in luogo delle fonti fossili, delle megacentrali e dei rigassificatori
  • - reddito garantito in difesa della garanzia dei posti di lavoro
  • - rifiuto di pagare il debito causato dalla speculazione finanziaria globale
  • - difesa del welfare e dei beni comuni dalle privatizzazioni imposte dei servizi pubblici essenziali

Le proteste continueranno nei territori, fino alla grande manifestazione di Roma il 15 ottobre e oltre.

La crisi facciamola pagare a chi l’ha prodotta!

Costruiamo l’alternativa!

Tutti a Roma sabato 15 ottobre!


Per info bus del 15/10 http://www.globalproject.info/it/containers/9569


SABATO 10 SETTEMBRE 2011… gli altri appuntamenti del Polo Culturale delle Lorenzini al Circolo ARCI di Fiumesino. Ore 17 caccia al tesoro, ore 20 cena, ore 21,30 teatro brillante!

Pubblicato il 8 Settembre 2011 Nessun Commento »



sabato 10 settembre

sabato 10 settembre



Sabato 10 settembre 2011 altra giornata organizzata dal Polo Culturale Lorenzini di Villanova in collaborazione, quest’anno, con il Circolo ARCI di Fiumesino.

Si comincia alle 17 con i più giovani accompagnati da mamma e/o papà con Un pomeriggio tra le piante, caccia al tesoro e mini spettacolo a tema con partenza dal Circolo ARCI e spostamento verso il vicino fiume Esino, a cura dell’associazione ACCHIAPPASOGNI. http://acchiappasogniteatro.blogspot.com/

Si raccomandano: scarpe chiuse, cappellino, lente d’ingrandimento e tanta voglia di scoprire le piante che crescono e vivono lungo il fiume Esino.

Alle 20, per chi vuole, cena alla gustosa tavola del Circolo ARCI. E’ gradita la prenotazione al 3339492882

Alle 21,30 TEATRO con l’associazione L’ISOLA di Falconara che porterà in scena AMICHE … NEMICHE , divertente lettura drammaturgica per la regia di Loris Barzon.

Organizzazione generale del Comitato quartiere Villanova.

Intanto si ringrazia l’associazione e Scuola di musica ARTEMUSICA diretta dalla Prof.ssa Angela De Pace http://www.scuolartemusica.it/ per le splendide serate di SFIDA LA MUSICA 2011 andate in scena il 3 e 4 settembre scorso che ha visto esibirsi di fronte ad oltre 500 spettatori decine di cantanti e band.

Un ringraziamento particolare anche all’artista Leo Leonardi che ha curato le scenografie, al Garden Claudia per gli addobbi floreali e ai Presidenti del Circolo ARCI Alessandro Gramaccia e del Comitato Villanova Alfredo Campanelli.

Queste alcune foto delle serate



gli SVM del maestro Renato Paniello, ospiti speciali della serata finale

gli SVM del maestro Renato Paniello, ospiti speciali della serata finale






la Giuria tecnica

la Giuria tecnica






Prof.ssa De Pace con Maestro Fabbri

Prof.ssa De Pace con il Maestro Fabbri