Bypass ferroviario API: le immagini del futuro che sta per essere ucciso a causa della ridicola e costosa ottusità della Regione Marche e dei Sindaci di Falconara Marittima (da Carletti a Brandoni)

Pubblicato il 13 Agosto 2013 2 Commenti »

Immaginiamo che solo pochi addetti ai lavori abbiano prestato attenzione alla rivista della Provincia di Ancona (che pubblichiamo per intero) la quale nel 2004 rilanciava con forza il suo progetto di sviluppo della mobilità che teneva insieme gli interessi di tutti: porto, aeroporto, ferrovie, operatori turistici e cittadini!

Nel 2004 il progetto odierno del bypass era nella fase preliminare, il CIPE non aveva ancora deliberato alcun finanziamento … Tutto era discutibile e tutto era modificabile per il bene di un territorio vasto - un’area vasta, più ampia dell’AERCA! - da Ancona Aspio a Senigallia fino a Jesi.

La selezione di immagini che Vi proponiamo mostrano una prospettiva seria di sviluppo realmente sostenibile!

Ma la domanda che oggi si pone, alla vigilia degli espropri per realizzare il bypass ferroviario API - l’opera parassita più sottaciuta e costosa d’Italia - è la seguente:

- perchè l’ex Presidente Giancarli - oggi Consigliere regionale e Presidente della Commissione Trasporti - ha deciso di farsi asfaltare in modo così silente dall’ottusità della Regione Marche?

- perchè il PD provinciale ha accettato l’oblio di quella mobilità alternativa innovativa?

- Perchè i Sindaci di Ancona, di Senigallia, di Jesi, di Chiaravalle, di Falconara Marittima non hanno mai preso sul serio quell’alternativa?

- Perchè il Popolo della Libertà formato Regione e Provincia è passato dal sostegno al progetto della Provincia al suo affossamento?

Oggi sono rimasti i cittadini - soli! - a denunciare lo spreco e l’inutilità del bypass ferroviario API!

Staff Comitati

l’ottuso progetto odierno


bypass ferroviario attuale


il progetto della Provincia del 2004 con il trasporto metropolitano



schema

in rosso la metro - in blu la linea ferroviaria arretrata






le linee metro

le linee metro





le linee metro nord

le linee metro nord



confronti tra ciò che ci terremo ed il futuro che Regione e Comune di Falconara stanno uccidendo!



adesso e il futuro ucciso

adesso e il futuro ucciso





adesso e il futuro che non verrà!

adesso e il futuro che non verrà!






questo futuro buttato dovrebbe far vergognare l'intera classe politica marchigiana

questo futuro buttato dovrebbe far vergognare l'intera classe politica marchigiana!





Comitato Palombina Vecchia: i residenti depositano l’Opposizione all’adozione della Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Falconara M.ma - Zona Falconara Alta e Guastuglia

Pubblicato il 18 Luglio 2013 1Commento »

Riceviamo, pubblichiamo e condividiamo le valutazioni dei Componenti del Comitato Palombina Vecchia di Falconara M.

Staff Comitato Villanova e l’Ondaverde ONLUS


Il Sindaco Brandoni, con i voti presi negli altri quartieri di Falconara, si appresta a devastare l’unico in cui non ha vinto le elezioni: quello di Palombina Vecchia. Un quartiere completamente abbandonato a sé stesso, con marciapiedi divenuti giungla, i muri di recinzione del parco di Via Sardegna diroccati, le transenne all’inizio di Via Friuli (in cui c’è stata una fuoriuscita d’acqua che ha invaso la sede stradale) lasciate lì da settimane, senza alcun ulteriore intervento da parte del Comune, ecc. Un quartiere che il Sindaco Brandoni e la sua Giunta si degnano di prendere in considerazione soltanto quando c’è da assecondarvi la speculazione edilizia.

Per questo un gruppo di cittadini aderenti al Comitato Palombina Vecchia, impegnato per il benessere, l’identità e la salute della comunità locale, per la tutela dei beni comuni tra cui il paesaggio e l’ambiente naturale, ha depositato in Comune l’Opposizione alladozione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale “SAT A2 Zona Falconara Alta e Guastuglia” del Comune di Falconara M.ma adottata con D.C.C. n. 21 del 10/04/2013.

Questi, in sintesi, i motivi :

1) Contrasto con le indicazioni fornite dal consulente geologo Prof. Torquato Nanni in sede di PRG relativamente alle precauzioni da tenere nel versante a mare di Falconara al fine di prevenire movimenti gravitativi di rilevante entità.

2) Mancanza di motivazioni oggettive che pongano la necessità di nuove abitazioni.

3) Scarsa attenzione ai segnali diffusi nella zona circa l’instabilità generale dell’area e la presenza di infiltrazioni di acque nel sottosuolo. Ad un esame diretto delle condizioni del sito ed in base alle informazioni desumibili dalla memoria storica dei residenti, ci si può rendere facilmente conto della presenza, ripetuta nel tempo, di fenomeni diffusi di cedimenti viari, di deformazioni di strutture di sostegno dei terreni, di rotture del sistema di smaltimento delle acque sotterranee che determinano la sensazione di trovarsi in un terreno complessivamente instabile. La situazione attuale risulta in effetti caratterizzata da evidenti cedimenti viari e deformazione di strutture di sostegno dei terreni, tanto più gravi in quanto interessano opere realizzate in tempi molto recenti.

4) Contrasto con gli obiettivi del Piano di risanamento dell’AERCA volti alla riduzione della pressione antropica sul versante costiero e alla riduzione delle polveri sottili presenti nell’aria.


Comitato Palombina Vecchia - Falconara M.ma

Una recente protesta del Comitato  http://www.youtube.com/watch?v=opjIjy2W2E4

Il filmato dell’incendio alla raffineria API dell’8 luglio! Stralcio dell’intervista di RADIO ARANCIA al Presidente dell’Ondaverde ONLUS e alla Segretaria della CGIL Ancona

Pubblicato il 10 Luglio 2013 2 Commenti »

Guarda il video dell’incendio alla raffineria API di Falconara Marittima http://youtu.be/1aTHukt2F08


Stralcio dell’intervista a Radio Arancia di Ancona

Vilma Bontempo - Segretaria CGIL Ancona

Questi incidenti che si stanno verificando a nostro avviso possono essere anche determinati da una accelerazione dell’avvio degli impianti per cui crediamo che debba essere fatta una attenta valutazione da parte di chi è preposto alla sicurezza, da parte dei tecnici dell’azienda rispetto allo stato degli impianti in maniera tale da rassicurare i lavoratori e la città.

Questi sono incidenti in cui per fortuna c’è una squadra di emergenza che è intervenuta immediatamente al fine di scongiurare eventi più drammatici.


Radio Arancia: Calcina c’è stata molta ansia tra gli abitanti lunedì notte?


Loris Calcina - Presidente l’Ondaverde ONLUS

Si … Devo dire che questo incidente è stato inaspettato anche perché i mesi precedenti - alla vigilia della fermata di tutti gli impianti - eravamo stati rassicurati dalla Dirigenza della raffineria API che tutto sarebbe stato fatto a regola d’arte per manutenere e mettere in sicurezza quegli impianti!

Emotivamente l’impatto c’è stato; fortunatamente, come sempre auguriamo, non è successo nulla ai lavoratori, e questo è il primo risultato importante.

Però il problema della sicurezza alla raffineria API è un problema attuale per i lavoratori e per la popolazione esterna perché un dubbio ce l’ho.

Rammenterete certamente che fu chiesta dalla Dirigenza della raffineria API una riduzione del personale del Reparto antincendio e prevenzione e della Squadra di pronto intervento; noi, allora, di fronte a quella richiesta interloquimmo per lettera con il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi delle Marche (CTR) e sottolineammo che, dal nostro punto di vista, non era corretto ridurre quel reparto. Di fatto la decisione che fu presa dal CTR Marche fu quella di lasciare il numero degli operatori della Squadra di pronto intervento sempre lo stesso (8 unità) però, al suo interno, venne ridotto da 4 a 2 unità il numero del personale antincendio, quello professionalmente più competente. (nostra nota critica alla decisione del CTR)

In queste ore ci siamo chiesti se quella decisione sia stata revocata nel momento in cui sono stati riavviati gli impianti, oppure se è rimasta sempre la stessa.

E’ chiaro che se la Squadra di pronto intervento fosse rimasta quella del periodo degli impianti fermi oggi ci ritroveremmo con una Squadra non efficiente.



Staff Comitati (3339492882)

Ore 23,35: scoppia un incendio alla raffineria API di Falconara Marittima!

Pubblicato il 9 Luglio 2013 1Commento »

Alle 23,35 circa dell’8 luglio i cittadini falconaresi che abitano ai piani alti delle palazzine hanno visto i bagliori delle fiamme riflettersi sulle ciminiere della raffineria API di Falconara Marittima mentre un fumo denso cominciava a levarsi dallo stesso punto.

La torcia a mare improvvisamente ha allungato la fuoriuscita della lingua di fuoco.

Alcuni cittadini hanno chiamato i Vigili del Fuoco di Ancona per capire che cosa stava accadendo.

Ancora pochi minuti ed è avvenuta una esplosione cupa http://youtu.be/1aTHukt2F08

seguita dalle alte fiamme e dal densissimo fumo nero in un primo momento trasportato verso la città e, successivamente deviato verso il mare dal cambio del vento.

Dalle prime informazione sembrerebbe che l’incendio sia avvenuto nell’impianto della desolforazione a causa della perdita di gasolio.

Non sembra che, per fortuna, ci siano stati lavoratori coinvolti.

Sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Ancona e Senigallia.

Alcuni impianti sono stati riavviati da poche settimane dopo un fermo totale di quasi sei mesi determinato dalla crisi del settore.





foto 4

foto 4






foto 3

foto 3









foto2

foto2








foto 6

foto 6







foto 5

foto 5









incendio 8/7/13

incendio 8/7/13





Processo di appello per il rogo alla raffineria API di Falconara (1999): condannati i vertici ed i responsabili dell’Azienda!

Pubblicato il 2 Luglio 2013 Nessun Commento »






l'incendio

l






La sentenza pronunciata quest’oggi - 2 Luglio 2013 - dalla Corte di Appello di Ancona ha stabilito la responsabilità e la condanna dei vertici e dei responsabili di API raffineria di Ancona SpA (1 anno e 2 mesi) per la morte di due lavoratori - Ettore Giulian e Mario Gandolfi - nell’incendio del 25 agosto 1999.


La Corte d’Appello di Ancona ha ribaltato la sentenza di primo grado che aveva assolto i vertici e i responsabili della raffineria condannando solo il responsabile civile API raffineria di Ancona SpA al risarcimento in solido dei danni in favore delle Parti civili.

La sentenza odierna della Corte di Appello arriva dopo 14 anni dall’incendio durante i quali il Comune di Falconara Marittima ha deciso di ritirarsi come Parte civile (2008) mentre i cittadini ed i Comitati dei quartieri Fiumesino e Villanova - da soli - hanno continuato a chiedere verità e giustizia sollecitando la Procura della Repubblica di Ancona all’impugnazione della sentenza di primo grado del 4 maggio 2005 con una dettagliatissima istanza/memoria (22/10/2005) dei nostri avvocati Stefano Crispiani e Carlo Pesaresi e dell’allora avvocato del Comune di Falconara M.ma, Rino Pirani.

Alla luce della sentenza odierna i Comitati dei quartieri Villanova e Fiumesino ed i cittadini esprimono soddisfazione per il ristabilimento delle reali responsabilità per il gravissimo incendio del 25/8/1999 e sentono vicino il riconoscimento anche delle responsabilità per quella tragica alba in cui non fu tempestivamente attivato il Piano di Emergenza Esterno e dovettero scappare dalle proprie abitazioni tra le esalazioni ed una pioggia di materiale solido e liquido rilevato e documentato fino ad una distanza di 1.500 metri dalla raffineria.

Loris Calcina (3339492882)

consulta i link dei Comitati sull’incendio del 25 agosto 1999

il filmato dei Comitati  http://www.youtube.com/watch?v=alIp7lfVB5E (il commento scritto su l’ultima immagine risale al periodo in cui si era persa ogni fiducia di vedere istruito il processo di appello)


http://web.mclink.it/MF8408/


http://web.mclink.it/MF8408/Commemorativa.htm


http://www.comitati-cittadini.org/category/raffineria/


http://www.comitati-cittadini.org/2013/03/processo-di-appello-per-l%E2%80%99incendio-alla-raffineria-api-di-falconara-mma-del-25899-il-procuratore-generale-inasprisce-la-richiesta-di-condanna-per-i-vertici-della-raffineria-3-anni-sottol/








Bypass ferroviario di Falconara M.ma: i Comitati scrivono al Ministro Andrea Orlando, alla Senatrice Laura Puppato e al Deputato Andrea Causin

Pubblicato il 19 Giugno 2013 1Commento »


lettera

lettera


I Presidenti dei Comitati dei quartieri Fiumesino e Villanova di Falconara Marittima e della ONLUS l’Ondaverde hanno inviato una nota al Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, a Laura PUPPATO (Senatrice PD), ad Andrea CAUSIN Deputato di “Scelta civica per l’Italia”, a Vincenzo Pepe Presidente Nazionale di “Fare ambiente” e a Gianni SCIPIONE ROSSI Direttore “RAI Parlamento” sul devastante e costoso progetto del bypass ferroviario di Falconara.

Sabato 1 giugno sul programma “Settegiorni” di RAI - Parlamento, nello speciale “OBIETTIVO AMBIENTE - LA SFIDA” il servizio della giornalista Chiara Capuani ha evidenziato gli obiettivi primari del Ministro Orlando, nei quali saranno date particolari attenzioni alla “sostenibilità dello sviluppo“, alla “difesa del consumo del suolo” nonché “intervenire sulla grave emergenza nazionale ovvero la sicurezza idrogeologica“.

Nel dibattito in studio tutti gli Ospiti hanno concordato sulla essenzialità di una più oculata tutela dell’ambiente sul territorio nazionale, da attuare con una accurata prevenzione e uno sviluppo territoriale sostenibile, richiamando anche i dettami del Ministro dell’Ambiente Orlando tenuto conto dei disastri recenti sul nostro territorio causati non solo dal maltempo, ma anche e soprattutto per scelte sbagliate attuate sul territorio medesimo.

La Senatrice Puppato e il Deputato Causin hanno condivisibilmente sostenuto che si cerca di bonificare aree, zone e territori di recente devastati, ma si consente di devastarne altri con nuove opere e con tecniche di costruzione e con scelta di progettazioni che non tutelano e non salvaguardano il territorio, anzi lo rendono ancor più pericoloso ed a rischio!

Prendendo spunto dai condivisibili propositi, la nota dei Comitati e de l’Ondaverde ha evidenziato agli ospiti della trasmissione che, a Falconara M.ma,  con il DEVASTANTE progetto del BYPASS FERROVIARIO (facente parte del “Nodo di Falconara, sta accadendo proprio quello che Ministro, Senatrice e Deputato vorrebbero evitare e dovrebbe essere evitato!

Un progetto, quello del bypass ferroviario di Falconara M.ma, che risulta essere:

senza valutazione del rischio sismico,

all’interno di un’area sconvolta da ben 3 gravi alluvioni e dichiarata dal PAI Marche 2006 area ad altissimo rischio idrogeologico (”R4″, cioè il massimo!),

che devasta una vasta area verde - lungo e circostante il fiume Esino - già attrezzata per l’utilizzo da parte dei cittadini,

e per di più all’interno del sentiero luminoso di atterraggio dell’aeroporto di Ancona/Falconara.

A ciò bisogna aggiungere un costo spropositato, ben maggiore di una TAV ma senza essere una linea veloce!

I Comitati, ricordando che da oltre un decennio più e più volte hanno invano pregato i vari livelli istituzionali di intervenire per una modifica del progetto, hanno chiesto al Ministro Orlando, alla Senatrice Puppato e al Deputato Causin:

se veramente credete in quello che dite, fermate questo progetto scellerato ed adottate uno degli altri progetti esistenti, altrettanto validi, economici e soprattutto sicuri“!

I presidenti delle Associazioni si sono messi a disposizione per fornire documentazioni e dettagli affinché gli interessi speculativi non prevalgano ancora sulla sicurezza e sugli interessi dei cittadini, del territorio e dell’ambiente.


Per i Comitati: Loris Calcina (333 9492882)

Tutta la documentazione consultabile http://www.comitati-cittadini.org/category/by-pass/