Rigassificatori: da Trieste la sterilizzazione del mare e la diminuzione degli stock ittici approda alla Commissione europea! La Regione Marche ignorò lo stesso problema posto da decine di associazioni per il rigassificatore di API Nòva Energia!
Il 31 ottobre scorso l’eurodeputato Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea sul rigassificatore a ciclo aperto di Porto Viro, in provincia di Rovigo e ha chiesto che “L’U.E. faccia luce sugli effetti dei rigassificatori a ciclo aperto sull’ecosistema marino per scongiurare eventuali disastri naturali e pericoli per le comunità costiere (…) Il sospetto è che l’attività del rigassificatore possa influire sulla diminuzione degli stock ittici registrata nell’area e con la recente e anomala moria di delfini e tartarughe“.
L’interrogazione dell’On. Zanoni ha utilizzato riscontri ed argomentazioni che il Comitato Scientifico WWF di Trieste ha finito di elaborare ad ottobre 2011 con il documento L’utilizzo di acqua di mare negli impianti di rigassificazione del gnl. Documento di approfondimento
In particolare: “Il problema è che l’impianto (…) utilizza grandi quantitativi d’acqua di mare che poi restituisce a temperature inferiori, con una maggiore presenza di cloro-derivati e sostanzialmente sterile, ovvero priva del suo contenuto di larve, gameti e sostanze nutritive, incapace di rendere all’ambiente i servizi ecosistemici. Il rimescolamento dell’acqua a grande velocità e forte pressione, inoltre, produce ingenti schiume in mare. Tali effetti sembrerebbero interferire con l’ecosistema marino, in particolare con la fauna ittica, alterando il già precario equilibrio della zona del mar Adriatico interessata, aspetti rilevati dalle amministrazioni locali e confermati dall’Agenzia regionale per la Prevenzione e l’Ambiente (ARPA) Emilia Romagna”.
Sono gli stessi argomenti sollevati e proposti il 12 aprile 2011 da 23 (ventitre!) tra associazioni, comitati e partiti nel documento sottoscritto, illustrato e protocollato ai Consiglieri della Regione Marche per indurli a rivedere l’impatto ambientale sul mare del ciclo aperto che verrà usato anche dal rigassificatore di API Nòva Energia.
Avevamo amichevolmente ricevuto quelle valutazioni dei Biologi di Trieste ad aprile 2011 e speravamo di essere ascoltati … Non sappiamo se tutti i Consiglieri regionali lessero quelle valutazioni.
Di certo si fecero convincere dalla seguente risposta/scaricabarile (paragrafo 5.3) dei Dirigenti Responsabili del procedimento di V.I.A. regionale, Geol. David Piccinini e Arch. Velia Cremonesi: “Circa l’ultima osservazione mossa e relativa agli approfondimenti sugli effetti dei biocidi sull’ecosistema marino che in situazioni analoghe sono stati effettuati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la protezione Ambientale), questa posizione di funzione ribadisce che l’istruttoria regionale è stata condotta con il contributo tecnico scientifico di ARPA Marche che costituisce agenzia locale in diretta connessione con tale istituto“.
Al riguardo l’ARPA Marche - settore acque - non proferì mai parola!
I Consiglieri regionali votarono il via libera al rigassificatore di API Nòva Energia nel luglio successivo.
Immaginiamo che nessuno di costoro - dai Consiglieri regionali ai Responsabili della V.I.A. fino ai responsabili dell’ARPAM tirati in ballo - si sentano un po’ a disagio per queste “disattenzioni” o mancati “approfondimenti” che potrebbero determinare ingenti danni al settore ittico.
Non osiamo certo pensare che - qualora la U.E. confermi i riscontri e le valutazioni dei Biologi triestini e del WWF - i nostrani Consiglieri regionali e i Dirigenti vari possano sentirsi responsabili di alcunché … Sicuramente la responsabilità sarà sempre di qualcun altro!
Ora il punto è capire CHI NON SAPEVA - ed allora dovrebbe andarsene per incapacità! - e CHI SAPEVA MA NON HA APPROFONDITO … Perché non ha approfondito?
Staff Comitato Villanova - l’Ondaverde ONLUS
Raffineria API di Falconara Marittima: i vertici condannati ad 1 anno 2 mesi per la mancata manutenzione che causò l’incendio del 25 agosto 1999 e la morte di due operai! Le motivazioni della Corte di Appello di Ancona. I Comitati: ora si deve evitare la prescrizione per il grado di giudizio della Cassazione!
ETV http://youtu.be/f3tnbDwWrfc
RAI http://youtu.be/O3CMSZGiu0A
VeraTV http://youtu.be/D7ZQTi-Rh7k
Associazione Comitato quartiere Villanova - Falconara M.ma (AN)
Associazione Comitato quartiere Fiumesino - Falconara M.ma (AN)
C O N F E R E N Z A S T A M P A
18 novembre 2013
Il 7 ottobre scorso la Sezione penale della Corte di Appello di Ancona ha depositato i motivi della sentenza di condanna ad 1 anno e 2 mesi dei vertici della raffineria API di Falconara Marittima per l’incendio alla sala pompe occorso alle 5,25 del 25 agosto 1999 in cui persero la vita gli operai Ettore Giulian e Mario Gandolfi.
Quella tragica mattina l’incidente determinò la fuga di molti cittadini dai quartieri Villanova e Fiumesino, malori accertati sanitariamente tra i cittadini per le esalazioni diffusesi, mancanza di tempestiva attivazione dell’allarme alla cittadinanza e del blocco dei treni.
Sono stati condannati dalla Corte di Appello:
§ Il Vicedirettore della raffineria e Responsabile del Servizio Operativo;
§ Il Responsabile dell’Area manutenzione della zona OFF SITE (nella quale era collocata la pompa esplosa);
§ Il Responsabile della Sezione Manutenzione del Servizio Operativo.
I Giudici della Corte di Appello di Ancona hanno valutato come prove della responsabilità dei vertici di API raffineria:
1) la conoscenza e la tolleranza della prassi di lasciare aperte le valvole dei circuiti nei periodi di non utilizzo delle linee per il trasferimento dei prodotti. Se le regole di gestione dell’impianto ad alto rischio di incidente rilevante fossero state rispettate, controllate, migliorate e corrette quelle valvole sarebbero state chiuse e, pertanto, non avrebbero permesso l’afflusso di benzina alla pompa che scoppiò e provocò la morte degli operai Gandolfi e Giulian!
2) La mancanza della manutenzione sulla pompa che esplose! Su quella pompa i Responsabili di API raffineria omisero di richiedere e di programmare interventi di manutenzione predittiva nonostante fosse regolarmente segnalata per “Rilievo non effettuato, macchina ferma“ dalla ditta incaricata alle verifiche delle vibrazioni sulle macchine rotanti, cosicché la pompa risultò non essere mai stata sottoposta a quella verifica che avrebbe con certezza segnalato rilevanti problemi di funzionalità!
Ci preme sottolineare un aspetto che abbiamo sempre evidenziato: la sentenza della Corte di Appello ha stabilito l’assoluta estraneità degli operai Gandolfi e Giulian da operazioni di sottrazione illegale di carburante, operazioni indecorosamente adombrate da alcune testimonianze “aziendaliste” nel corso delle udienze.
Inoltre è stata riconosciuta l’assoluta competenza messa in campo da Gandolfi e Giulian - in linea con le procedure del Piano di Emergenza Interna - nel vano tentativo di neutralizzare la nube di benzina che poi esplose.
Il raggiungimento della verità processuale dell’incidente del 25 agosto 1999 è stato possibile solo per la caparbietà dei Comitati dei cittadini che non si sono piegati di fronte alla potenza della Società petrolifera API e grazie all’eccellente lavoro analitico degli avvocati Stefano Crispiani e Carlo Maria Pesaresi che con la memoria consegnata al Pubblico Ministero a luglio 2005 hanno fatto si che ad ottobre 2005 la Procura della Repubblica di Ancona depositasse la richiesta ed i motivi dell’appello alla sentenza di primo grado.
Motivi speculari a quelli dettagliatamente esposti dai legali dei Comitati falconaresi!
La pressione civile dei Comitati ha evitato una prima prescrizione del procedimento dato che ancora ad agosto 2012 (dopo sette anni dal ricorso in appello della Procura della Repubblica!) nulla si sapeva della fissazione dell’Appello.
Ma la battaglia dei Comitati dei cittadini non è finita.
Ora si profila il rischio di un’altra prescrizione poiché se - come immaginiamo - i condannati ricorreranno alla Corte di Cassazione, i Giudici dovranno pronunciarsi entro e non oltre l’estate 2014 in forza dei 15 anni trascorsi dal tragico incidente del 25 agosto 1999!
A nostro parere una eventuale prescrizione - pur non intaccando l’accertamento dei fatti - sarebbe in primo luogo INDECOROSA poiché si permetterebbe di far operare il decorso del tempo come causa estintiva della pena comminata per le gravi e inammissibili mancanze riscontrate a carico dei vertici della raffineria API di Falconara Marittima nella conduzione di un settore dell’impianto a elevato rischio di incidente rilevante.
Inoltre, dopo avere evitato una prima prescrizione, ci troveremmo di fronte alla BEFFA e all’UMILIAZIONE della Giustizia stessa e dei cittadini.
Non lo permetteremo!
Saremo presenti con la nostra istanza e con ogni altro strumento legale per sollecitare la Corte di Cassazione a non far intervenire la prescrizione!
http://www.youtube.com/watch?v=alIp7lfVB5E
http://web.mclink.it/MF8408/Commemorativa.htm
http://www.comitati-cittadini.org/category/raffineria/
Bypass ferroviario: consegnata PETIZIONE e richiesta di AUDIZIONE al Presidente della Camera dei Deputati e ai Presidenti delle Commissioni Finanze, Trasporti, Ambiente e Territorio! Il 13 novembre la Camera ha assegnato la PETIZIONE alla Commissione Trasporti.
Il 24 ottobre scorso una delegazione di cittadini falconaresi in rappresentanza dei Comitati Fiumesino e Villanova, della ONLUS l’Ondaverde e del meetup Falconara Marittima a 5 Stelle ha fatto un “bliz civico” alla Camera dei Deputati ed ha protocollato la PETIZIONE e la richiesta di AUDIZIONE indirizzata al Presidente della Camera dei Deputati e ai Presidenti delle Commissioni parlamentari VI^, VIII^ e IX^ (Finanze, Ambiente/Territorio e Trasporti) riguardante il progetto del cosiddetto bypass ferroviario.
Da sempre definiamo “parassita” il progetto del bypass poichè esso sta letteralmente sottraendo risorse alla ben più importante opera del raddoppio della linea ferroviaria Orte - Falconara il quale, è bene rammentarlo, è realizzato solo per il 35% della tratta!
Durante il “bliz civico” i cittadini falconaresi hanno potuto illustrare sinteticamente la problematica al Presidente della Commissione parlamentare VI^ - On. Ermete Realacci - e al Convegno “STOP al consumo di suolo”, in cui è intervenuto il presidente del Comitato Fiumesino Franco Budini.
La PETIZIONE protocollata evidenzia gli eccessivi costi del bypass ferroviario tutti sostenuti con denaro pubblico e le pericolose interferenze con le zone ad elevatissimo rischio idrogeologico già gravate da alluvioni. La richiesta di AUDIZIONE è stata inoltrata per avere la possibilità di illustrare ai Deputati delle Commissioni parlamentari - con documenti alla mano - sia le zone a rischio sia le alternative all’attuale progetto di bypass ferroviario, prima fra tutte l’alternativa elaborata dalla Provincia di Ancona ed approvata anche dalla Provincia di Pesaro. petizione-al-presidente-della-camera-e-commissioni-vi-viii-e-ix
Nella seduta del 13 novembre 2013 la PETIZIONE è stata annunciata all’Assemblea della Camera dei Deputati ed è stata assegnata alla IX Commissione (Trasporti) camera dei deputati
Staff Comitati
Abbattere le esalazioni maleodoranti oltre i limiti di legge: Comitato Villanova e l’Ondaverde ONLUS sostengono la PETIZIONE POPOLARE proposta durante l’assemblea con i residenti di Castelferretti!
Nel corso dell’Assemblea pubblica tenutasi a Castelferretti il 7 novembre scorso riguardo alle esalazioni che si diffondono tra le abitazioni a causa della lavorazione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi della Ditta Bufarini srl, è stata proposta ed accolta dall’assemblea la proposta di una PETIZIONE POPOLARE che chieda a tutto il Consiglio Regionale delle Marche di elaborare una apposita Legge regionale che regolamenti la caratterizzazione delle emissioni gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno - ancorché rientranti nei limiti di legge - e che rappresenti un riferimento per tutti gli operatori pubblici e privati in particolare per quanto attiene sia le procedure autorizzative che i processi di VIA/ VAS previsti dal d.lgs 152/2006 e s.m.i.
L’Ondaverde ONLUS e l’Associazione Comitato quartiere Villanova, presenti all’assemblea di Castelferretti, valutano utilissima la proposta di medio termine della PETIZIONE anche alla luce del fatto che ormai da anni la città di Falconara Marittima è aggredita periodicamente da esalazioni provenienti da differenti fonti emissive che talvolta hanno superato i limiti di legge e molte altre volte - pur non superandoli - hanno costretto i cittadini ad abbandonare i luoghi pubblici all’aria aperta, la spiaggia e a rintanarsi nelle proprie abitazioni.
Pertanto l’Ondaverde ONLUS e il Comitato quartiere Villanova si impegnano fin da ora - ed invitano tutte le altre Associazioni ed i singoli cittadini sensibili alla problematica - alla promozione della PETIZIONE POPOLARE e a coordinarsi per la distribuzione dei moduli della raccolta firme, il ritiro e la conservazione degli stessi e la finale e collettiva consegna al Presidente e ai Consiglieri del Consiglio Regionale delle Marche.
Inoltre l’Ondaverde ONLUS ed il Comitato Villanova suggeriscono agli amici che si impegneranno nella Petizione ad attivare tutti i contatti con altre Associazioni o gruppi di cittadini che operano in altri Comuni al fine di rendere la Petizione una richiesta ampia che coinvolga tutti coloro che vivono la problematica.
Il sito www.comitati-cittadini.org è a disposizione della PETIZIONE POPOLARE (scarica il modulo)
Le nostre mail com.villanova@libero.it
il nostro telefono 3339492882
la Legge della Regione Lombardia
SCHEDA sintetica della Legge lombarda
Staff Comitato Villanova e l’Ondaverde ONLUS
La VITA … e il FIUME: il Convegno e la mostra fotografica a Jesi dal 28 ottobre al 3 novembre
30/10/2013: ancora nauseabonde esalazioni di zolfo a Falconara M.ma. Numerose segnalazioni dei residenti del Centro, Falconara Alta, Palombina e Villanova
Nauseante tanfo di zolfo nel pomeriggio a Falconara Marittima!
Finestre chiuse e residenti del Centro, Falconara Alta, Palombia Vecchia e Villanova sigillati in casa!
Numerose le chiamate al numero verde (800122212) per le emergenze ambientali del Comune.
Anche l’Ondaverde ONLUS ha fatto una segnalazione telefonica a cui seguirà quella scritta con richiesta di dati e informazioni dettagliate.
Erano le ore 16,20 ed ha risposto il centralino del Comune (perché gli uffici sono aperti e la chiamata non viene ancora rimandata in automatico sul reperibile).
Abbiamo chiesto di parlare con l’Assessore All’ambiente Ing. Matteo Astolfi …
L’operatrice c’ha provato, ma dopo 30-40 secondi di mancata risposta, c’è stato risposto che l’Assessore non poteva o non era presente in Comune.
C’è stato allora consigliato di rivolgerci alla persona preposta a raccogliere le chiamate indirizzate in quell’orario al numero verde … Ovviamente abbiamo accettato.
Abbiamo esposto la situazione ad un cortese e professionale ingegnere dell’area lavori pubblici. Questa è stata la sua risposta:
“oggi non c’è nessuno dell’Ufficio Ambiente, ma ho ricevuto tante segnalazioni, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale è stata contattata e verrà a fare i rilievi“.
Di seguito la mappa delle segnalazioni delle esalazioni.
Staff l’Ondaverde ONLUS e Comitato Villanova
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