Le Associazioni del Polo Culturale delle ex Scuole Lorenzini di Villanova hanno consegnato al Comune di Falconara Marittima un progetto a sostegno del restauro e risanamento conservativo dell’edificio.

Pubblicato il 20 Gennaio 2014 51 Commenti »




ex scuola Lorenzini

ex scuola Lorenzini




Noi associazioni firmatarie del progetto siamo cresciute e abbiamo lavorato al fianco dei cittadini del quartiere Villanova ed oggi, insieme ad essi, sentiamo di dover proporre una alternativa alla chiusura della ex scuola Lorenzini poiché quegli spazi e le attività svolte in essi sono stati e sono quanto mai utili alla tenuta del tessuto sociale del quartiere.

Le serate estive gratuite di musica, teatro e cinema nel giardino delle Lorenzini, i corsi gratuiti di lingua italiana per cittadini stranieri e il doposcuola per i giovanissimi tenuto da insegnanti in pensione, hanno contribuito all’integrazione sociale così necessaria nel quartiere a più alta concentrazione di differenti culture e religioni di Falconara Marittima.

L’impegno volontario delle associazioni - dal 2005 - è stato donato con la stessa responsabilità a tutte le Amministrazioni comunali succedutesi a Falconara Marittima, senza distinzione di colore politico.

Con lo stesso spirito di collaborazione oggi tentiamo di evitare la chiusura delle Lorenzini proponendoci attori di un rischioso sforzo economico per sostenerne il restauro e il risanamento conservativo.

COME sostenere economicamente il restauro e il risanamento conservativo delle Lorenzini.

1)      Muovendo dalla constatazione del progressivo impoverimento dell’offerta di servizi minimi per i residenti, le associazioni hanno chiesto di poter realizzare alle Lorenzini (negli spazi ben conservati a piano terra) una sorta di emporio temporaneo dove commercializzare prodotti a km 0: pane e dolci preconfezionati, latte alla spina e prodotti alimentari di aziende locali nonché quotidiani e riviste. Il ricavato, al netto della tassazione e con bilancio reso pubblico mensilmente, sarà devoluto per il risanamento dell’edificio. Ovviamente le associazioni continueranno ad offrire le proprie attività culturali e ludiche alla città! Il tutto con lavoro esclusivamente volontario!

2)      La presenza della strategica centralina di rilevamento degli inquinanti industriali installata sul tetto delle Lorenzini, suggerisce al Comune di contattare la Regione Marche (proprietaria della centralina) al fine di concordare una compartecipazione al costo del rifacimento della impermeabilizzazione del tetto per eliminare le infiltrazioni di pioggia. Un costo che abbiamo stimato in meno di 20mila Euro.

Abbiamo dato la massima disponibilità all’Amministrazione Comunale di Falconara Marittima per affrontare la problematica.


Se concordi con questa proposta sostienila sullo spazio commenti di questo sito o scrivendo ad uno dei seguenti indirizzi:

com.villanova@libero.it

londaverde@gmail.com

info@acchiappasogniteatro.it




Lorenzini-tetto

Lorenzini-tetto







piano terra dove si avvia il progetto

piano terra dove si avvia il progetto




Associazione Comitato quartiere Villanova

L’Ondaverde ONLUS

Associazione teatrale Acchiappasogni

Registro Tumori regionale: perché non è stato ancora attivato? Le Associazioni dei cittadini falconaresi dicono alla Regione Marche “basta con i proclami, fatelo e presto!“

Pubblicato il 5 Gennaio 2014 1Commento »

La redazione di èTV Marche - all’interno del programma Buonasera Marche nell’occasione condotto dal giornalista Maurizio Socci - nel mese di dicembre 2013 ha realizzato e trasmesso un sostanzioso servizio sull’importanza di un Registro Tumori Regionale e la relativa situazione nelle Marche.


Prof. Mirco Fanelli e Roberto Cenci

Prof. Mirco Fanelli e Roberto Cenci


http://www.etvmarche.it/video/3794/registro-tumori-cenci-e-fanelli-fate-presto—di-maurizio-socci

Ospiti di èTV sono stati il Prof. Mirco Fanelli, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università di Urbino, marchigiano dell’anno 2013 e premio Oscar per la Ricerca Scientifica per aver scoperto e brevettato una classe di molecole con potenziale attività anti-tumorale e Roberto Cenci, della ONLUS l’Ondaverde, associazione che insieme ai Comitati Villanova e Fiumesino, al Centro Sociale Kontatto ed in collaborazione con Medicina Democratica ONLUS segue dal anni tutte le indagini sanitarie riguardanti la salute della popolazione di Falconara Marittima.

Vi invitiamo con un click alla visione della trasmissione sia per capire l’importanza delle parole del Prof. Fanelli, sia per capire attraverso il racconto di Roberto Cenci come mai, dal 2009 a oggi e nonostante tanti proclami, di fatto nelle Marche non è ancora stato avviato il Registro Tumori, la cui importanza era stata sollecitata già dalla prima Relazione del Dott. Andrea Micheli (2009), Responsabile dell’Indagine Epidemiologica sulla popolazione di Falconara M., Chiaravalle e Montemarciano commissionata dalla Regione Marche all’Istituto Nazionale Tumori di Milano e all’ARPA Marche.

Buona visione!

l’Ondaverde ONLUS - Comitato quartiere Villanova

Falconara Marittima (AN)

Tel.: 3339492882

Registro Tumori Regionale: c’è o non c’è? Su ETV Marche - giovedì 19 dicembre h.18,15 e h.20,55 - se ne parla anche con l’Ondaverde ONLUS.

Pubblicato il 19 Dicembre 2013 Nessun Commento »

GIOVEDI’ 19 dicembre sintonizzando il telecomando sul canale 12 (oppure 604) di èTV Marche, invitiamo a guardare la trasmissione Buona Sera Marche in cui si parlerà di Registro Tumori Regionale.

La trasmissione andrà in onda due volte: alle ore 18:15 e in replica alle ore 20:55, orario questo piuttosto comodo per moltissime persone a quell’ora rientrate a casa. Per chi invece non si trovasse davanti ad un televisore c’è anche la possibilità dello streaming da internet, basta collegarsi sul sito dell’emittente televisiva al seguente link:  http://www.etvmarche.it/

Ti chiediamo, se puoi, di diffondere questo invito verso i tuoi contatti personali … Non capita molto spesso di poterne parlare e ci auguriamo che il tutto possa costituire l’occasione per uno scambio allargato di riflessioni e una corretta informazione estesa a quante e più persone sarà possibile.  Se non ci rivediamo o non riusciamo a sentirci prima, cogliamo l’occasione per augurare delle buone festività.


Roberto Cenci e Loris Calcina (Ondaverde Onlus - Falconara M.ma)

Alfredo Campanelli (Associazione Comitato quartiere Villanova - Falconara M.ma)

Bypass ferroviario di Falconara Marittima: sperpero di denaro pubblico! Esposto alla Corte dei Conti delle Associazioni e di Aziende soggette ad esproprio!

Pubblicato il 11 Dicembre 2013 Nessun Commento »

I Comitati dei quartieri Villanova e Fiumesino, l’Associazione l’Ondaverde Onlus di Falconara e alcune Aziende gravate dagli espropri hanno presentato

Ø      all’Ufficio di Controllo sui Ministeri per le Infrastrutture e Assetto del Territorio

Ø      all’Ufficio di Controllo sugli Atti del Ministero dell’Economia e delle Finanze

Ø      all’Ufficio di Controllo del Ministero per le Infrastrutture e dell’Ambiente

un ESPOSTO

relativo al progetto infrastrutturale del bypass ferroviario di Falconara Marittima di Rete Ferroviaria Italiana di cui alla Legge Obiettivo (L. 443/01) ed alla delibera CIPE 121/2001.

Nell’ESPOSTO si è chiesto agli Organismi di controllo decentrati della Corte dei Conti di verificare i costi dell’opera che gli esponenti ritengono smisurati dato che si realizzeranno soltanto circa 6 km di linea ferroviaria al costo di 174M€ -  circa 30M€/km - cifra che si confà al costo di una linea ad Alta Velocità piuttosto che al bypass ferroviario di Falconara (il quale non ha assolutamente caratteristica tecnica di AV!)

Il progetto di RFI è finanziato completamente dal bilancio statale - denaro pubblico! - non essendo previsto alcun intervento della cosiddetta finanza di progetto, ovvero:

-       6 M€ dalla legge finanziaria 2001;

-       17.250 M€ dal DL 159/07 convertito nella L. 222/07 interventi urgenti in materia economico finanziaria;

-       150.750 M€ dal D.L. 185/08 convertito nella L. 2/09 Decreto Anticrisi!


Gli Atti che hanno portato all’odierno finanziamento del bypass ferroviario sono stati i seguenti:

Ø      con Delibera n. 96 del 29.07.05 il CIPE ha approvato il progetto preliminare di RFI, al costo complessivo di 210 M€ che prevedeva:

- una bretella ferroviaria  a semplice binario della lunghezza di 1,5 Km che collega la linea romana con l’adriatica;

- una variante a doppio binario della lunghezza di circa 4,4 Km che aggira la raffineria API, per 1.310 m. su viadotto a 50 campate;

-  una nuova stazione a Marina di Montemarciano;

- un nuovo scalo merci nei pressi dell’interporto di Jesi in sostituzione di quelli di Chiaravalle e Falconara.

Ø      Con Delibera n. 54 del 03.08.11 il CIPE ha approvato il  progetto definitivo dell’opera ritenendolo finanziabile di 240 M€.

Ø      Successivamente con delibera n. 128 del 11.12.12, stante la mancanza di disponibilità finanziarie, il CIPE, su richiesta di RFI e quindi del Ministero delle Infrastrutture, ha rimodulato l’opera riducendo le opere da realizzareil tutto al costo di 174 M€.

In altri termini, ad oggi, secondo il progetto definitivo rimodulato, verranno realizzate al costo di 174 M€ soltanto la bretella ferroviaria di collegamento tra la linea adriatica e la linea per Orte e la variante a doppio binario, il c.d. bypass API.


Secondo l’ESPOSTO presentato è proprio il “singolare balletto” sul generoso tappeto di denaro pubblico “inscenato” dagli Atti approvati dal CIPE che sarebbe opportuno e necessario controllare da parte dei Organismi di controllo decentrati della Corte dei Conti, al fine di individuarne gli eventuali profili di irregolarità ed illegittimità.


Che utilità trasportistica avrà il bypass ferroviario così rimodulato

rispetto la Piano Nazionale dei Trasporti?

NESSUNA!

La Legge Obiettivo così come il Piano Nazionale dei Trasporti del 1986 e quello attualmente vigente del 2001 nonché la delibera CIPE n.121 del 21.12.01, prevedeva il collegamento tra la linea adriatica e la linea per Roma quale parte integrante dell’intervento prioritariamente strategico costituito dal completamento dei raddoppi della linea Orte-Falconara.


Ma per i raddoppi della linea Orte-Falconara, tuttavia, non ci sono disponibilità finanziarie per cui la realizzazione della sola bretella di collegamento tra la linea adriatica e la linea per Roma unitamente alla realizzazione del bypass non potrà contribuire in alcun modo al raggiungimento dell’obiettivo di rendere la linea Orte-Falconara una rete di collegamento alternativa ma altrettanto veloce a quella Milano - Roma e quindi di realizzare una rete di collegamento efficiente del nord est del Paese con il porto di Gioia Tauro.

Per cui di fronte al fatto che tanto denaro pubblico verrebbe ad essere impiegato non per gli interessi dell’intero Paese e in termini di sviluppo infrastrutturale, è stato depositato l’ESPOSTO evidenziando altresì scelte progettuali alternative elaborate nei tempi passati, tra cui quella della Provincia di Ancona e, da ultima, la proposta consegnata dagli esponenti alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati di usare i 174M/€ per il raddoppio ferroviario della Orte - Falconara.

Del resto è fatto notorio, ed oggi ancor di più visto il momento di grave crisi economico-finanziaria che sta interessando il nostro Paese, che la scarsità di risorse finanziarie pubbliche disponibili impone e presuppone una ottimizzazione degli investimenti infrastrutturali che non deve in alcun modo tradursi, come nel caso dell’attuale progetto del bypass di RFI, in una revisione e riduzione dell’opera al punto tale di renderne vano lo scopo e l’utilità, ma significa dar corso soltanto a quelle procedure di investimento che possono davvero contribuire in via prioritaria allo sviluppo, in termini di efficienza, del Paese. E sicuramente portare fuori dalla raffineria API la linea ferroviaria adriatica non è un’opera infrastrutturale strategica che potrà contribuire allo sviluppo in termini di efficienza del Paese ed in quanto tale pertanto non andava così come non va finanziata.


Se esiste l’obiettivo urgente e condivisibile di mettere in sicurezza i passeggeri dalla minaccia degli impianti di raffineria ci chiediamo come mai dal 2000 ad oggi è stato fatto correre il rischio a migliaia di passeggeri  transitati con i treni tra gli impianti senza prendere alcun provvedimento?

Anzi, come mai si è elusa la realizzazione della doppia barriera/galleria artificiale di protezione della linea ferroviaria valutata positivamente il 20 luglio 2000 dal Ministero dell’Ambiente, dai Vigili del Fuoco, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ancona e dal Comune di Falconara Marittima?


per le Associazioni: Loris Calcina (Presidente l’Ondaverde Onlus)

Falconara Marittima: il vento ha squarciato la ex Officina ferroviaria. Se fosse stata manutenuta e conservata come prevede la Legge, non sarebbe accaduto. Comitato Villanova e l’Ondaverde chiedono l’intervento della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche!

Pubblicato il 30 Novembre 2013 Nessun Commento »



lo squarcio (W)

lo squarcio (W)





lo squarcio (T)

lo squarcio (T)



26 novembre 2013: il grosso squarcio prodottosi nell’edificio della ex Officina squadra rialzo ferroviaria di Falconara Marittima (quartiere Villanova) è la testimonianza dell’incuria e del degrado a cui è stato abbandonato ciò che fino a dicembre 2006 è stato un luogo di cultura della città e della Regione nonchè un volano di riqualificazione del quartiere. Un edificio e la raccolta di mezzi e attrezzature ferroviarie tutelati con Decreto del 21 maggio 2003 del Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche.

sqrialzo04pres
sqrialzo06

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalle immagini a confronto si stenta a credere che in quella ex Officina ferroviaria possa aver suonato Goran Bregovic, siano stati ospitati concerti del Klezmer Festival e spettacoli teatrali.

Comunque, oggi, siamo agli squarci, preceduti dall’incendio del 31 gennaio 2013 che nessuno sa che cosa abbia danneggiato.

La ex Officina è infatti divenuta proprietà della Raffineria API SpA nel 2007 allorquando il Comune di Falconara Marittima rinunciò alla prelazione sull’immobile messo all’asta dalla Società RealEstate di RFI. Dal 2007 la Società petrolifera non sa che farsene di quella ex Officina ma, nonostante quello che suona come uno sberleffo alla città e alla cultura, API raffineria è obbligata a salvaguardare l’immobile e ciò che contiene da intrusioni e danneggiamenti. Se non lo fa o non lo ha fatto avrebbe commesso un reato penale del codice dei beni culturali per omessa tutela del bene! Il Comitato del quartiere Villanova e l’Ondaverde ONLUS hanno inviato l’ennesima nota alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche in cui evidenziano l’incapacità dell’attuale proprietà di salvaguardare la ex Officina e per sollecitare un accertamento sullo stato conservativo nonchè provvedimenti per far rispettare gli obblighi.  nota a Soprintendenza marzo 2013

nota a Soprintendenza novembre 2013

la storia: http://web.mclink.it/MF8408/SqRialzo/index.htm

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Scalo merci ferroviario Falconara Marittima: a fuoco un vecchio vagone postale

Pubblicato il 28 Novembre 2013 Nessun Commento »

Alle 7,30 di oggi 28 novembre 2013, una associata del Comitato del quartiere Villanova di Falconara M. ha avvertito i Vigili del Fuoco di Ancona che del fumo fuoriusciva da un vecchio vagone postale abbandonato da anni nello scalo merci ferroviario (lato mare) di Falconara Marittima.

Come si rileva dalla documentazione fotografica realizzata, la parte anteriore del vagone è stata letteralmente “cotta” dalle fiamme che, molto probabilmete, si sono sviluppate in piena notte.

Non è dato sapere la causa delle fiamme.

I Vigili del Fuoco sono intervenuti immediatamente dopo la chiamata, si sono accertati che non ci fosse nessuna persona all’interno del vagone e lo hanno messo in sicurezza.

Mesi fa lo stesso vagone era stato oggetto di una perquisizione da parte delle Forze dell’Ordine che avevano  allontanato alcuni senzatetto e sgomberato il vagone dai materassi e altro materiale di fortuna.

Da segnalare che anche il 31 gennaio di quest’anno si sviluppò un incendio nella adiacente ex Officina ferroviaria squadra rialzo, fino al 2006 sede del “germoglio” del Museo del trasporto ferroviario e luogo cittadino di spettacoli teatrali e musicali, oggi di proprietà di API raffineria SpA.

Associazione Comitato quartiere Villanova - Falconara Marittima (3339492882)