Acque di balneazione a rischio di inquinamento: necessaria una maggiore informazione!

Pubblicato il 12 Giugno 2014 Nessun Commento »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA 12/6/2014

Lo scorso 23/5 le associazioni  Italia Nostra, Ondaverde e Mezzavalle Libera hanno fatto richiesta ai Sindaci di Ancona e Falconara Marittima di fornire con la massima chiarezza le informazioni sulla possibilità che alcuni tratti di costa possano essere inquinati in caso di eventi meteo significativi.

Si tratta del rispetto di una specifica norma di legge che prevede di informare in maniera chiara i cittadini, in “un’ubicazione facilmente accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione” (art.15 del decreto legislativo 166/2008).

Il Comune di Ancona ha comunicato di avere emanato un’ordinanza stagionale nella quale rimanda a un successivo atto la “identificazione e delimitazione, attraverso appositi cartelli delle acque marine destinate alla balneazione a rischio di inquinamento di breve durata”, mentre il Comune di Falconara, non ha ancora fornito un riscontro alla richiesta fatta.

La stagione dei bagni è ormai iniziata. Presteremo la massima attenzione per vedere se gli impegni di trasparenza saranno rispettati e soprattutto se si darà adeguata comunicazione alla cittadinanza in caso di sversamenti a mare.

ITALIA NOSTRA onlus - via Bonda,1/b, 60121 Ancona. Tel. 071 56307 - 327/8238123 email:ancona@italianostra.org

L’ONDAVERDE onlus Falconara - Tel. 3384553031 email: londaverde@gmail.com

MEZZAVALLE LIBERA - Tel.3356354826 email: comitato@mezzavalle.net

Per approfondimenti:

-         Decreto legislativo 116/2008 (in particolare art.15)

-         ARPAM “Relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione - anno 2013″ in http://www.arpa.marche.it/index.php/comunicazione/pubblicazioni-arpa-marche

L’Ondaverde, Italia Nostra e Mezzavalle Libera scrivono ai Sindaci di Ancona e Falconara Marittima: la trasparenza sulla qualità del mare è un obbligo di legge e di civiltà!

Pubblicato il 24 Maggio 2014 Nessun Commento »


I cittadini devono essere informati correttamente sul rischio di inquinamento causato dalla presenza degli scolmatori che, quando intervengono, portano in mare acqua piovana e acqua di fogna!

E’ questa l’estrema sintesi del comunicato inviato ai Sindaci di Ancona e Falconara Marittima dalle associazioni Italia Nostra, l’Ondaverde e Mezzavalle Libera.

Il litorale di questi due comuni, come quello di numerose altre località di mare, è caratterizzato dalla presenza di questi impianti che servono a proteggere la rete fognaria dai “troppo pieni” che possono verificarsi in caso di piogge copiose. Alcuni di questi sfociano direttamente i spiaggia.

In attesa di futuri interventi strutturali è necessario informare i cittadini del pericolo presente e degli eventuali divieti di balneazione che dovesse essere necessario emettere.


Nella comunicazione trasmessa ai primi cittadini di Ancona e Falconara si è anche ricordato che la necessità di intervenire e di fornire informazioni trasparenti sono stati evidenziati dall’ARPAM nella “Relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione - anno 2013″ nella quale, nelle pagine dedicate ai Comuni di Ancona e Falconara, evidenzia “la necessità, da parte delle autorità competenti, di metter mano al problema dei troppo pieni. Essi creano sistematicamente, in caso di piovaschi massicci, spiacevoli effetti conseguenti al travaso in mare di acque reflue, mettendo a rischio la balneazione dei tratti di spiaggia dei comuni sopracitati con conseguenti danni per bagnanti ed operatori economici”.

L’ARPAM ricorda inoltre la necessità del pieno rispetto del D. Lgs. 116/08 che obbliga a “tutelare il più possibile la trasparenza dei risultati dei controlli prevedendo che tutte le informazioni relative ad un acqua di balneazione siano facilmente accessibili nelle immediate vicinanze delle stesse. Il pubblico deve infatti essere messo a conoscenza della situazione generale delle acque (descritta con un linguaggio non tecnico e basata sul profilo delle acque di balneazione) della classificazione e dell’eventuale divieto o avviso che sconsigli di bagnarsi mediante un segnale chiaro”.


A proposito dell’efficacia della comunicazione verso la cittadinanza si può prendere a riferimento l’esperienza di quella che è una delle più note località turistiche italiane, Rimini. Lì il Comune, in presenza di una situazione analoga (presenza scolmatori) oltre a regolamentare il sistema di attivazione da parte dell’ente gestore della rete fognaria in caso di sversamenti prevede la massima diffusione delle informazioni anche tramite il coinvolgimento dei titolari degli stabilimenti balneari.

La stagione dei bagni è alle porte: è necessario che di fronte ai problemi non ci si giri dall’altra parte.


Per approfondimenti:

-         Decreto legislativo 116/2008 (in particolare art.15)

-         ARPAM “Relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione - anno 2013″ in http://www.arpa.marche.it/index.php/comunicazione/pubblicazioni-arpa-marche

-         Comune di Rimini  http://www.comune.rimini.it/eventi/pagina8217.html

Se la Regione Marche non è ancora provvista del Registro Tumori la responsabilità politica e morale è del Presidente Spacca e del suo Assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani! E’ ciò che si deduce dalla risposta del Sottosegretario del Ministero della Salute ad una interrogazione parlamentare!

Pubblicato il 21 Maggio 2014 Nessun Commento »

Se la Regione Marche non è ancora provvista del Registro Tumori la responsabilità politica e morale è del Presidente Spacca e del suo Assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani!

E’ questo ciò che si deduce dalla risposta che il Governo - nella persona del Sottosegretario del Ministero della Salute, Dott. Vito De Filippo - ha comunicato all’On. Donatella Agostinelli (Movimento 5 Stelle) che aveva interrogato il Ministro sull’operatività dei Registri Tumori esistenti in mancanza del Regolamento ministeriale sul trattamento dei dati sensibili.

Si dirà: che cosa c’entra la Regione Marche?

La Regione Marche, da anni, si sta trincerando dietro la mancanza del Regolamento ministeriale per non avviare il proprio Registro Tumori!

Dunque, nel momento in cui il Sottosegretario del Governo afferma chela mancata adozione del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e del relativo Regolamento attuativo non impedisce l‘operatività dei Registri Tumori già esistentnel territorio nazionale ed istituiti con legge regionale, ferma restando l’adozione da parte delle Regioni di propri regolamenti “, per i cittadini delle Marche la traduzione è chiarissima: il Presidente Spacca e l’Assessore Mezzolani avrebbero potuto avviare il proprio Registro Tumori Regionale almeno da 5 anni, facendo tesoro dell’esperienza delle altre Regioni che ce l’hanno da un pezzo e dei relativi Regolamenti necessari al trattamento dei dati sensibili e al rispetto della privacy.

L’interrogazione parlamentare che, meritoriamente, ha fatto l’On. Agostinelli, era una semplice chiarificazione che da 5 anni la Giunta Regionale avrebbe potuto chiedere al Ministero della Salute.

Perché non lo ha fatto nonostante che già il 28 novembre 2008 nel Primo Rapporto dell’Indagine Epidemiologica presso la popolazione di Falconara M. gli epidemiologi segnalarono che la mancanza del Registro Tumori impediva di verificare l’incidenza dei tumori sulla popolazione, cioè anche i casi che non hanno determinato la morte del paziente?

Perché i cittadini del Comitato regionale di partecipazione attiva all’Indagine Epidemiologica sono stati presi in giro nella riunione del 29 giugno 2009 allorquando il Responsabile dell’Agenzia Regionale Sanitaria - Dott. Belligoni - dichiarò che prevedeva di istituire il Registro Tumori entro la fine dell’anno?

Quindi delle due l’una: o l’Assessore Mezzolani e l’intera struttura regionale che lo supporta su questo aspetto ignoravano ed ignorano come si realizza un Registro Tumori ed ignoravano ed ignorano la possibilità di realizzarlo senza ostacoli ministeriali (ed allora se ne devono andare in blocco, subito!) oppure sanno, sono competenti … ma non l’hanno fatto!

In questa seconda ipotesi si tratterebbe di una gravissima omissione le cui ragioni ci sono oscure!

Ma sappiamo con sicurezza che i cittadini marchigiani sono stati danneggiati, poiché finché i rischi sanitari saranno sottaciuti, la popolazione non sarà mai informata e non potrà pretendere l’adozione di azioni concrete per eliminare le cause ed evitare che altre industrie insalubri siano attivate nel territorio. In assenza di informazione, i decisori politici ed istituzionali continuano e continueranno a decidere sul territorio marchigiano e sui Siti inquinati di Interesse Nazionale (SIN) come se essi non presentassero un quadro di contaminazione ambientale e di possibile rischio sanitario!

Staff Comitato Villanova e l’Ondaverde ONLUS



Cinema: TERRE SENZA PROMESSE – STORIE DI EMIGRAZIONE. Aprile e Maggio al Cinema Excelsior di Falconara Marittima

Pubblicato il 14 Aprile 2014 Nessun Commento »

L’Ondaverde ONLUS è tra le promotrici dell’ iniziativa (1 2) TERRE SENZA PROMESSE - Storie di emigrazione.

L’iniziativa che si realizzerà al Cinema Excelsior di Falconara Marittima prevede la proiezione di due film:

- mercoledì 23 aprile LA GABBIA DORATA proiezione ore 17,30 e 21,30
- martedì  29 aprile LA MIA CLASSE proiezione ore 17,30 e 21,30

e la TAVOLA ROTONDA: Storie di Emigrazione venerdì  02 maggio ore 21,15

Per le proiezioni cinematografiche, la prenotazione presso l’Ondaverde ONLUS (Roberto 3316019256 - Loris 3339492882) da diritto al biglietto scontato (4 €)!

Primo appuntamento con il film LA GABBIA DORATA