Comitato MAL’ARIA Falconara/Castelferretti: il resoconto dell’assemblea cittadina del 23 ottobre!

Pubblicato il 28 Ottobre 2015 Nessun Commento »

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Mal’Aria Falconara-Castelferretti

Comunicato stampa

Venerdì 23 ottobre, organizzata dal comitato “Mal’Aria” presso l’Auditorium Marini di Falconara, si è svolta un’assemblea pubblica informativa che ha visto una nutrita partecipazione.

All’ordine del giorno diverse criticità, tra cui:

  • Si protrae ancora lo stato di funzionamento “a singhiozzo” delle centraline di rilevamento di agenti inquinanti presenti nel territorio falconarese (soprattutto in merito al monitoraggio del benzene). A fronte di uno scientificamente accertato aumento di rischio di ammalarsi di alcune neoplasie si continua a tollerare un disservizio nei controlli (ARPAM) a cui corrisponde una percezione di sottovalutazione del problema salute a Falconara Marittima.
  • In occasione delle esalazioni diffusesi sull’intera città a causa dell’incendio della ditta Casali, rispetto al quale ARPAM e ASUR hanno tranquillizzato la popolazione, di fatto:
    • 1) la centralina di Falconara Alta non ha fornito alcun dato per BENZENE e PM10;
    • 2) non sono stati effettuali rilevamenti della qualità dell’aria né a Falconara Centro, né a Palombina Vecchia, né a Castelferretti:
    • 3) dove sono stati rilevati dati sulla qualità dell’aria, non sono stati cercati e misurati il MONOSSIDO DI CARBONIO (CO), i METALLI PESANTI, I COMPOSTI ORGANICI CLORURATI (DIOSSINE/PoliCloroBifenili), inquinanti che si possono sprigionare dalla combustione di una notevole quantità di membrane  impermeabilizzanti di bitume distillato polimero (quale  quello lavorato e stoccato alla Casali S.r.l.).
  • Non è stato ancora individuato il responsabile dello sversamento inquinante dello scorso luglio nel fosso San Sebastiano a Castelferretti, nonostante la dettagliata documentazione fotografica messa a disposizione dell’Amministrazione Comunale redatta dall’Associazione L’Ondaverde Onlus.
  • La mortalità ed i ricoveri per leucemie e linfomi dei residenti di Falconara presentano negli anni eccessi rispetto alla media regionale.
  • La Regione Marche non ha ancora trasmesso al Comune di Falconara i dati relativi a mortalità e ricoveri degli ultimi 5 anni.

Invitati i rappresentanti di ARPAM ed amministrazione comunale, erano presenti solo tre consiglieri dell’opposizione ed il presidente del consiglio comunale, il quale ha fornito risposte vaghe ed inconsistenti su come si sia mossa l’amministrazione per salvaguardare la salute dei propri cittadini. Per quanto riguarda l’assenza dell’ARPAM una disposizione del Direttore Generale impedirebbe una partecipazione diretta ad incontri informativi analoghi a quelli organizzati dal nostro Comitato, mentre Sindaco e Assessore con delega all’ambiente al Comune di Falconara non hanno fornito alcuna giustificazione per la loro assenza.

Al termine della serata è emersa la precisa e forte volontà di poter illustrare i contenuti dell’assemblea nell’audizione in Regione ufficialmente richiesta e attualmente in attesa di risposta da parte dei Presidenti delle Commissioni Ambiente e Salute.

Inoltre i partecipanti all’assemblea hanno sottoscritto una richiesta di un incontro con tutti i Deputati e Senatori eletti nelle Marche per sollecitare interventi e azioni volte alla soluzione delle problematiche ambientali e sanitarie dibattute dai cittadini.

malariafalconara@gmail.com

Staff comitati-cittadini.org

Falconara M. - Ciò che è stato taciuto a seguito dell’incendio alla Casali Srl, l’allentamento dei controlli sull’inquinamento e la mancanza di prevenzione: l’ASSEMBLEA CITTADINA del 23 ottobre 2015 convocata da MAL’ARIA valuterà le azioni fatte e da fare!

Pubblicato il 21 Ottobre 2015 Nessun Commento »

Ciò che è stato taciuto a seguito dell’incendio alla Casali Srl, l’allentamento dei controlli sull’inquinamento e la mancanza di prevenzione: l’ASSEMBLEA CITTADINA del 23 ottobre 2015 convocata da MAL’ARIA alle ore 21,15 all’Auditorium Marini della Scuola di Musica, valuterà le azioni fatte e da fare! PARTECIPA!

Falconara M. Esalazioni di idrocarburi del 26, 27 e 30 settembre 2015: tutti l’hanno sentita ma gli analizzatori di BENZENE e Idrocarburi non Metanici della centralina di rilevamento di Falconara Acquedotto (Fiumesino) non hanno funzionato!

Pubblicato il 10 Ottobre 2015 Nessun Commento »

I Cittadini del quartiere Fiumesino di Falconara Marittima il 26, 27 e 30 settembre scorso - per ore ed ore - hanno forzatamente convissuto con insalubri esalazioni fuori e dentro le proprie abitazioni.

http://www.comitati-cittadini.org/2015/09/esalazioni-di-idrocarburi-sul-quartiere-fiumesino-di-falconara-m-segnalazione-alla-prefettura-al-sindaco-allassessore-allambiente-della-regione-e-ai-carabinieri-del-noe-da-parte-dellondaverde/

Le esalazioni sono state avvertite chiaramente fuori e dentro le abitazioni dei cittadini anche dalla pattuglia della Polizia Municipale di Falconara M. intervenuta il 30 settembre che dovrebbe aver redatto apposito verbale di sopralluogo.

Il vento da Nord Est, con altissima probabilità, aveva spinto le esalazioni dal comprensorio della raffineria API verso le abitazioni del quartiere.




Ma la centralina della Qualità dell’Aria, posta in quella zona per rilevare proprio la “ricaduta degli inquinanti atmosferici emessi dalla Raffineria di petrolio API ogni qualvolta i venti sono favorevoli (venti da NE) e durante le ore di brezza di mareNON HA RILEVATO I DATI degli Idrocarburi non metanici (NMHC) e del BENZENE! Quello che riproduciamo è il grafico visibile sulla pagina ARPAM della R.R.Q.A. anche alla data odierna  http://94.88.42.232:16382/Charts.aspx

Dunque non esiste alcun riscontro analitico di quanto accaduto.

I controlli a tutela dei cittadini non ci sono stati!

Riteniamo GRAVISSIMA e VERGOGNOSA questa ennesima mancanza di rilevazioni tanto più se si considera che i cittadini hanno sottolineato esalazioni di idrocarburi … Né zolfo, né altro … IDROCARBURI!!!

Da anni constatiamo che si sono “allentati” i controlli sulle situazioni di emissioni acute - e loro cause - della raffineria API e delle altre industrie insalubri che circondano gli abitanti di tutta Falconara (Ditta Casali, Ditta Bufarini, Ditta SEA) … Senza contare l’aumentato traffico aereo.

Il Comune di Falconara Marittima ha smantellato le pattuglie dei Vigili Ambientali che, fino a qualche anno fa, avevano la possibilità giuridica di entrare in qualsiasi industria insalubre per verificare direttamente l’esistenza di anomalie od operazioni anomale ogni volta che si registravano esalazioni più intense patite dalla popolazione. E risultati positivi ce n’erano stati con esposti inviati alla Procura!

L’intervento diretto dell’ARPA Marche - Dipartimento di Ancona al verificarsi di situazioni di esalazioni è stato reso più macchinoso e, quindi, sicuramente molto meno tempestivo rispetto all’evento. Infatti, mentre precedentemente l’Ente poteva attivarsi autonomamente a seguito di più segnalazioni ricevute direttamente dai cittadini, oggi si attiva soltanto se allertato dal Comune che a sua volta deve ricevere le telefonate dai cittadini. Una procedura che, spesso, fa trascorrere troppo tempo rispetto agli eventi e che, di fatto, si configura come un filtro negativo per i cittadini.

Infine il cronico malfunzionamento delle centraline di rilevamento delle qualità dell’aria che per diversi inquinanti, addirittura non raggiungono “la percentuale minima di funzionamento richiesta dal D.Lgs. 155/10 per poter elaborare i parametri statistici su base annuale e confrontarli con i limiti di legge” (API raffineria - Studio Preliminare Ambientale 2015 del nuovo impianto di desolforazione)

Risultato: aumento delle industrie insalubri, mancato risanamento della qualità dell’aria e diminuzione dei controlli!

Staff comunicazione l’Ondaverde ONLUS

Nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale: Ondaverde, Falkatraz e Comitato Villanova consegnano proprie osservazioni alla campagna di ascolto della Regione ma chiedono di conoscere la strategia sulle fonti fossili. Quanto sarà condizionante l’accordo tra Regione e Gruppo API che prevede l’ingresso della Regione nella Società che realizzerà e gestirà il terminale di rigassificazione del GNL?

Pubblicato il 8 Ottobre 2015 Nessun Commento »

La Regione Marche sta predisponendo, dopo la sua prima approvazione nel 2005, il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), che dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno.

L’Assessorato all’Ambiente e all’Energia ha organizzato una “campagna di ascolto” delle associazioni di categoria, associazioni ambientaliste e di volontariato.

La base di discussione presentata dall’Assessorato il 24 settembre scorso era rappresentata dalle “Strategie regionali per il raggiungimento degli obiettivi burden sharing” [la quota minima di incremento dell'energia (elettrica, termica e trasporti) prodotta con fonti rinnovabili assegnata ad ogni Regione per raggiungere l'obiettivo nazionale - al 2020 - del 17% del consumo finale lordo].

Sulle ipotesi regionali di incremento dell’uso delle energie rinnovabili le associazioni falconaresi hanno presentato proprie osservazioni orientate alla riduzione della dipendenza dalle importazioni energetiche e alla progressiva decarbonizzazione dell’economia.

Tuttavia si è anche espressa l’urgente necessità di conoscere la strategia regionale riguardante le fonti fossili (principalmente petrolio e metano) in considerazione di quanto avvenuto con il rigassificatore di API Nòva Energia (2011) e di quanto si sta prospettando con le nuove ricerche e trivellazioni petrolifere e del metano, e con gli impianti di stoccaggio e le altre infrastrutture ad alto costo e impatto che ne conseguono.

La questione del rigassificatore API fu ed è esemplare per due motivi:

1.    la sua autorizzazione da parte della Regione Marche e dei Ministeri Sviluppo Economico e Ambiente scavalcò il PEAR 2004 che non prevedeva questa tipologia di attività energetica;

l’Accordo che fu stipulato tra la Regione Marche ed il Gruppo API stabilì la possibilità per la Regione di acquisire una partecipazione fino al 30% del capitale sociale nella Società che realizzerà e gestirà il terminale di rigassificazione.

Un Accordo pericoloso rispetto all’autonomia decisionale ed indipendenza di valutazione e controllo della Regione Marche.

Nella nostra richiesta di un secondo audit con l’Assessorato regionale all’Ambiente e all’Energia non possiamo non ravvisare la criticità dell’impianto generale del nuovo PEAR che citiamo testualmente

A tutto questo si aggiunge, come lo scorso agosto abbiamo pubblicamente denunciato, la recente proroga di altri 4 anni della validità della Valutazione di Impatto Ambientale per il rigassificatore API decretata dal Ministero dell’Ambiente. Un provvedimento che consideriamo conseguenza della politica governativa di ritorno alle fonti fossili e sostegno alle lobbies del petrolio, e che pregiudica gravemente ipotesi di sviluppo virtuose per l’intero territorio regionale.

Nello spirito dell’assemblea nazionale tenutasi ad Ancona il 4 ottobre scorso lanciamo un appello a tutti i comitati e movimenti marchigiani attivi in difesa del territorio e contro le trivellazioni e i provvedimenti dello Sblocca Italia ad unire le forze per una mobilitazione comune.

L’Ondaverde Onlus -Falkatraz Onlus -Trivelle Zero Falconara/Bassa Vallesina-Comitato di Villanova

“By-pass ferroviario di Falconara”, trascurati il rischio interferenze con l’aeroporto Raffaello Sanzio e la possibile penalizzazione dello scalo marchigiano. Ora servono risposte urgenti! La Deputata Donatella Agostinelli interroga il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Proficuo lavoro sinergico tra l’Ondaverde ONLUS, i Comitati Fiumesino e Villanova ed il gruppo falconarese del M5S.

Pubblicato il 7 Ottobre 2015 Nessun Commento »

Riproduciamo il Comunicato Stampa diffuso dall’On. Donatella Agostinelli che ringraziamo per l’attenzione, la competenza e il costante raccordo con l’Ondaverde ed i Comitati dei quartieri Fiumesino e Villanova con cui segue la questione del bypass ferroviario di Falconara Marittima.

Staff l’Ondaverde e Comitati


Con riferimento al progetto di RFI S.p.A .”Collegamento Orte-Falconara con la linea Adriatica - Nodo di Falconara” e alle possibili interferenze con l’aeroporto delle Marche Raffaello Sanzio di Falconara Marittima, la Deputata Donatella Agostinelli ha presentato, in sinergia con Ondaverde onlus, Comitati di quartiere e con il gruppo locale del Movimento Cinque Stelle, una specifica interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti ricca di precisi riferimenti tecnici/operativi.

In sostanza l’interrogante punta l’indice sulla scarsità delle verifiche preventive effettuate - a partire dal 2003 - sia in fase di progettazione che di conferenza dei servizi, per evitare che la realizzazione del cosiddetto “by-pass ferroviario di Falconara” penalizzi le strutture aeronautiche e quindi lo scalo marchigiano.

Le verifiche preventive sin qui effettuate, sembrerebbero essere state realizzate con un modello matematico, teorico e non pertinente alla realtà dell’Aeroporto delle Marche. Al contrario, nell’eseguire quelle verifiche andavano seguite le disposizioni del Regolamento congiunto di ENAC Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ed ENAV Ente del Traffico Aereo (ELEMENTI BASE PER LA COSTRUZIONE DELLE BUILDING RESTRICTED AREA).

La BUILDING RESTRICTED AREA è la zona entro la quale la presenza di oggetti, sia in movimento che fissi, è potenzialmente causa di interferenze non accettabili al segnale emesso dagli apparati omni-direzionali e direzionali a servizio della navigazione aerea.

Contestualizzati nel progetto del bypass ferroviario di Falconara Marittima gli oggetti potenzialmente interferenti a ridosso degli apparati omni-direzionali e direzionali a servizio della navigazione aerea sono:

Ø  La linea ferroviaria ed il transito dei treni;

Ø  il cavalcavia stradale alto 12 metri ed il traffico veicolare.

L’Onorevole Agostinelli chiede quindi al Ministro di conoscere se le disposizioni del Regolamento sopraccitato sono state correttamente seguite e, inoltre, in caso di penalizzazioni dell’attività aeroportuale, chi ne dovrà rispondere.

Questo perché, qualora le interferenze elettromagnetiche, generate dalla struttura ferroviaria, dovessero penalizzare i segnali provenienti dagli impianti aeroportuali, si avrebbero conseguenze disastrose per lo scalo marchigiano quali:

  • riduzione ulteriore dei voli in caso di scarsa visibilità;
  • riduzione della lunghezza della pista.

Le ripercussioni sullo scalo, già devastato da una “allegra gestione della società Aerdorica S.p.A.” dal 2007 al 2013, che ha portato il deficit alla cifra record di 37 milioni di Euro, sarebbero inimmaginabili. Gli ultimi sforzi della Regione Marche, azionista di maggioranza della società Aerdorica S.p.A. per rilanciare lo scalo sarebbero immediatamente azzerati.

Da notare infine che a settembre 2012 l’ENAC, ha vietato a Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI) la realizzazione di un piccolo deposito di gasolio da 9.000 litri nello scalo merci interno al sentiero di atterraggio e decollo dell’aeroporto delle Marche di Falconara M. perché ritenuto pericoloso.

Ora invece si autorizza una nuova infrastruttura ferroviaria su cui viaggeranno anche ferrocisterne piene di liquidi infiammabili (GPL) con tanto di cavalcavia stradale (via Castellaraccia) a ridosso della pista di atterraggio.

A questo punto ci si chiede quale sia il metro per la valutazione della sicurezza del volo tanto sbandierata da ENAC?

La Deputata Agostinelli si augura pertanto che dal Ministero arrivino risposte concrete ed in tempi brevi.

Esalazioni di idrocarburi sul quartiere Fiumesino di Falconara M. Segnalazione alla Prefettura, al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente della Regione e ai Carabinieri del NOE da parte dell’Ondaverde ONLUS.

Pubblicato il 29 Settembre 2015 Nessun Commento »

Domenica 27 settembre 2015 i residenti del quartiere Fiumesino di Falconara Marittima hanno respirato intense esalazioni di idrocarburi.

Il quartiere ne è stato ammorbato in maniera persistente, in particolare dal pomeriggio/sera, a seconda dell’intensità e della direzione del vento.

I residenti del quartiere hanno segnalato la situazione al numero verde (800122212) del Comune di Falconara M. al quale si erano rivolti anche nei giorni precedenti, in particolare nella mattinata di sabato 26 settembre sulla cui situazione si riproduce un post pubblicato sul social facebook.

I residenti di Fiumesino hanno informato della situazione anche i volontari dell’associazione Ondaverde ONLUS.

Le testimonianze raccolte hanno descritto le esalazioni come penetranti con “…la casa satura anche a finestre chiuse ..”, “… tutto il quartiere è saturo di questa puzza …”

La scrivente ONLUS ha verificato che nella mattinata del 26/9 e nella giornata di domenica 27 il vento ha spirato da mare (NE-NNE), come mostra l’immagine di seguito riprodotta (print Skymeteo Falconara Marittima).

E’ difficile avere dubbi sul luogo di provenienza delle esalazioni: che sia dai serbatoi, dagli impianti, dalle ciminiere o dalla torcia, la fonte sembrerebbe la raffineria API.

Nella serata di domenica 27, a seguito della chiamata telefonica dei residenti di Fiumesino, è intervenuta per accertamenti una pattuglia della Polizia Municipale di Falconara M. la quale ha constatato la presenza delle esalazioni.

Il tentativo della pattuglia della P.M. di Falconara M. di far intervenire il personale reperibile dell’ARPA Marche non ha avuto esito positivo in quanto il personale ARPAM stava già eseguendo un intervento in un altro Comune della provincia.

Nella segnalazione, l’Ondaverde ONLUS ha chiesto:

Ø  Se le esalazioni sono state determinate dallo stoccaggio dei prodotti petroliferi oppure dall’attività di specifici impianti di raffinazione;

Ø  Quali sostanze si siano diffuse in aria.

Infine rivolgiamo un appello:
chiunque abbia informazioni aiuti a denunciare i fatti di cui fosse a conoscenza! Da alcuni mesi decine di famiglie falconaresi hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona, stanche del persistere di questa situazione di esalazioni industriali moleste nel territorio comunale e preoccupate dalle possibili ripercussioni sulla salute. Confidiamo nel lavoro della Procura della Repubblica di Ancona nell’accertamento delle eventuali responsabilità delle situazioni esposte. Le altre Amministrazioni, in primo luogo il Comune di Falconara M., l’ARPA Marche e la Regione, cosa stanno facendo per aiutare la cittadinanza ripetutamente esposta?

A parere dell’Ondaverde ONLUS i tanti casi che si registrano sul territorio comunale, ivi compreso il versamento di sostanze (non ancora classificate) riscontrato e relazionato a luglio sul fosso S. Sebastiano di Castelferretti, meriterebbero ben altra attenzione da parte delle Amministrazioni. Infine, non ci stancheremo mai di denunciare il funzionamento “a singhiozzo” delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria, così come emerso dal lavoro di analisi svolto dai volontari del Comitato Mal’Aria e dagli stessi denunciato pubblicamente in più occasioni.

Staff de l’Ondaverde ONLUS