Aiuti alle popolazioni terremotate: sospensione della raccolta di alimenti ed indumenti per le popolazioni colpite dal sisma.
Rilanciamo ai lettori di questo sito due importanti comunicazioni.
1) In riferimento al punto di raccolta di aiuti per i terremotati allestito ieri dai volontari della Protezione Civile e di altre associazioni del territorio falconarese presso la Scuola Marconi, zona Stadio, rilanciamo il seguente Comunicato del Comune di Falconara M.:
2) In relazione alle donazioni di sangue, rilanciamo il seguente comunicato della sezione AVIS di Falconara Marittima
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus - Comitati dei quartieri Fiumesino e Villanova
Esondazioni e alluvioni: i Cittadini di Castelferretti, Fiumesino e Villanova continueranno ad essere a rischio per almeno altri 4 anni a causa del ritardo nella realizzazione delle casse di espansione. Regione Marche e Provincia di Ancona non rispondono alla domanda se il previsto bypass ferroviario impedirà la messa in sicurezza del fosso Rigatta!
“Oggi abbiamo capito che i rischi di esondazione dei fossi rimangono tali e quali a quelli della prima alluvione del 1991! “. E’ questo il commento lapidario dei rappresentanti dei Comitati dei quartieri Fiumesino e Villanova e dell’Ondaverde Onlus dopo il Consiglio comunale di Falconara Marittima del 27 luglio u.s. al quale erano stati invitati a porre domande (per rogatoria, senza poter interloquire) dalla Presidente del Consiglio comunale.
Le associazioni hanno consegnato le seguenti osservazioni e domande alla Presidente alle quali avrebbero dovuto dare risposta l’Ingegnere della Provincia di Ancona e l’Ingegnere della Regione Marche inviati al Consiglio. Il tecnico della Provincia - Ing. Massimo Sbriscia - se ne è andato dopo avere interloquito soltanto alle domande dei Consiglieri comunali, mentre il tecnico della Regione - l’Ing. Stefania Tibaldi - è rimasta fino alla fine ma ha mostrato molte lacune di conoscenza.
Le casse di espansione a protezione dell’abitato di Castelferretti - progetto approvato e finanziato e che sembrava dovesse essere appaltato entro il 2017 - non si realizzeranno prima del 2020 a causa della nefasta convergenza di alcuni comportamenti e modifiche normative. Infatti sulla ingiustificabile lentezza della Provincia di Ancona e della Regione Marche si è innestato sia il caotico passaggio di competenze tra i due Enti (Legge 13/2015) sia la nuova normativa antimafia riguardante le gare di appalto. A parte quest’ultima - di cui condividono l’indispensabile rigore e aggiornamento - i Comitati Fiumesino e Villanova e l’Ondaverde Onlus “ritengono particolarmente grave che nel passaggio delle competenze imposte dalla Legge 13/2015 la Regione Marche e la Provincia di Ancona non abbiano creato corsie preferenziali, speditive per tutti i progetti di protezione e prevenzione che riguardano i cittadini, le attività produttive ed il territorio“. Inoltre le associazioni dei cittadini si chiedono: “Dato che per i rischi determinati dal fosso Rigatta (ndr.: a ridosso dei quartieri Fiumesino e Villanova) è stata individuata la necessità di uno scolmatore che ne devii le acque verso il parallelo fosso Castellaraccia, come mai quell’intervento tarda? Forse perché il fosso Rigatta sarà “tagliato” dal progetto del bypass ferroviario che, come più volte abbiamo denunciato, complicherà non poco la situazione idraulica della zona? La sicurezza dei cittadini è sacrificata per dare priorità al bypass ferroviario? “.
Staff comunicazione Comitati dei quartieri Fiumesino e Villanova e l’Ondaverde Onlus
Raffineria API: il 28 giugno scorso ci fu un incidente minore dovuto ad una “piccola perdita di gas” per il malfunzionamento di una valvola di un’autocisterna al carico. Prefettura di Ancona, VVF e Comune di Falconara M. lo hanno saputo solo dopo la segnalazione de l’Ondaverde Onlus. Qual è la logica per cui l’API comunica al Sindaco le esercitazioni antincendio mentre tace sugli incidenti minori? Pubblichiamo la risposta del Comune sollecitata dalla Prefettura di Ancona.
Dunque le fonti che hanno informato l’Ondaverde Onlus su quanto accaduto il 28 giugno scorso al carico del gas propano liquido (GPL) della raffineria API erano e sono attendibili: “incidente minore” al carico del gas propano liquido.
La risposta alla segnalazione dell’Ondaverde - sollecitata al Comune di Falconara M. dalla Prefettura di Ancona ( leggi doc ) - ha prodotto la versione della Dirigenza della raffineria comunicata al Comune (che pubblichiamo quì ).
Riportiamo lo stralcio che ci è stato fatto conoscere:
Sottolineiamo due elementi:
1) Il fatto che si dichiari che “non si sono verificate condizioni critiche e/o di pericolo per il personale presente in impianto” non esclude che sia stato disposto l’allontanamento di tutti gli operatori presenti nell’area e la sospensione di tutte le operazioni di carico delle autocisterne in raffineria. Su questo aspetto segnalato dalle fonti dell’Ondaverde non viene data risposta. Dopotutto sarebbe rientrato nella logica delle precauzioni dato che nella dispensa “GPL” del Corpo Nazionale dei VVF - Ispettorato per la formazione professionale è scritto: “Nell’ipotesi di piccole perdite di GPL (trafilamento da flange o da valvole secondarie) il personale del deposito, avvisato tramite allarme interno, allontana dalla zona i non addetti ai lavori e seguendo il piano di emergenza interna, aziona le valvole pneumatiche di blocco, attiva i sistemi di irrorazione a pioggia (impianti di raffreddamento) nei punti critici, elimina qualunque fiamma libera, esclude l’energia elettrica nelle unità critiche”.
2) E’ vero che per gli incidenti minori API raffineria non è obbligata ad informare né la Prefettura, né i Vigili del Fuoco, né il Comune di Falconara Marittima. Ma considerato che ogni qualvolta che in raffineria si effettua l’esercitazione antincendio (che non comporta alcun pericolo interno ed esterno) il Comune ne è preventivamente informato dalla Dirigenza API e, puntualmente, rigira l’informazione alla popolazione tramite quotidiani cartacei e online, ci chiediamo come mai questa volta “l’interscambio di informazioni in maniera tempestiva” del Sindaco con l’Amministratore Delegato dell’API abbia avuto la necessità di una “lubrificata” (per rimanere in tema!) con la segnalazione dell’Ondaverde Onlus e della Prefettura di Ancona.
Leggi la segnalazione dell’Ondaverde Onlus
Staff comunicazione de l’Ondaverde Onlus - Falconara Marittima
UNLEARNING: giovedì 28 luglio (ore 21,30) al Cinema Excelsior di Falconara M. proiezione promossa dai volontari dell’Ondaverde Onlus Falconara e dagli amici de LO STANZI’.
UNLEARNING: giovedì 28 luglio (ore 21,30) al Cinema Excelsior di Falconara M. proiezione promossa dai volontari dell’Ondaverde Onlus Falconara e dagli amici de LO STANZI’.
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus - Falconara M.
L’Ondaverde Onlus ha fatto analizzare le acque che fuoriescono dal Fosso Manarini di Ancona, zona di libero accesso ai bagnanti. Ecco i risultati!
Gli Enti o le Agenzie preposte ai controlli non rispondono, tardano o per altri motivi non danno risposte? L’Ondaverde Onlus ha deciso di farlo in proprio utilizzando quanto generosamente destinatogli dai cittadini con il 5×1000.
Giorni fa è accaduto con le acque che fuoriescono in corrispondenza dello scolmatore di Ponte Manarini (Ancona).
E’ dal 24 maggio 2016 che, ai fini della tutela della salute delle persone, l’Ondaverde Onlus ha chiesto notizia, in particolare ad ARPAM ed ASUR, su “eventuali valutazioni effettuate sulla qualità di quelle acque che fuoriescono, pressoché continuamente, in un punto di libero accesso“.
A riscontro di quella richiesta è pervenuta dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASUR una nota (prot.109807 del 18/6/2016) dove si descrive la qualità dell’acqua del mare antistante lo sbocco di Fosso Manarini e si afferma che dovrebbero essere effettuati degli interventi di adeguamento delle infrastrutture fognarie presenti in quella zona.
A giudizio dell’Ondaverde Onlus, l’ASUR non ha espresso valutazioni delle acque di fosso presenti in quel tratto di spiaggia e con cui possono entrare in contatto tutti coloro che si trovino in quel punto di libero accesso.
Così, al fine di contribuire a fare chiarezza su questo punto abbiamo fatto analizzare quell’acqua da un laboratorio certificato ed è emerso che si tratta sicuramente di acque non pulite, anche con presenza di indicatori di inquinamento fecale. Vi sono infatti decine di migliaia di unità formanti colonia (all’interno delle quali potrebbero esserci anche agenti patogeni) e vi è presenza di coliformi fecali, come si evince dalla tabella sotto riportata.
Per correttezza indichiamo anche i valori del D.Lgs 116/2008 relativo alla qualità delle acque di balneazione ma va detto che non può essere fatto un confronto poiché l’analisi commissionata dall’Ondaverde Onlus è sull’acqua all’uscita del fosso Manarini la quale non può essere considerata acqua costiera o di transizione (balneabile).
Rimane il fatto che appare assurdo che debbano essere le associazioni di cittadini a fare eseguire delle indagini nell’interesse della popolazione e per conoscere la realtà.
Ribadiamo quindi la richiesta, rivolgendola anche al Sindaco di Ancona (autorità in materia di salute), di conoscere con chiarezza se un eventuale contatto con le acque di scolo presenti nella spiaggia in corrispondenza di Ponte Manarini possa costituire un rischio per la salute, invitando a fornire risposte più precise di quella pervenuta dall’ASUR.
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus - Falconara Marittima
Ciao MASSIMO! Se ne è andato un grande uomo, libero, dal generoso impegno civile. Rimarrai un punto di riferimento!
Tutti noi attivisti volontari de l’Ondaverde Onlus ci uniamo al dolore della famiglia e rivolgiamo sentite condoglianze per la scomparsa di MASSIMO FANELLI, persona di grande e generoso impegno civile.
Lo vogliamo ricordare e ringraziare in particolare per il suo impegno per l’ambiente.
Negli anni Novanta fondò a Falconara l’associazione Falco Azzurro con la quale, tra l’altro, si impegnò per la difesa del nostro mare, denunciando l’assurdità di un sistema fognario che danneggia il nostro mare e chi ne vorrebbe pienamente godere.
Riuscì a portare l’argomento alla ribalta nazionale (Radio Zorro di Oliviero Beha gli dedicò una puntata) e per quel suo impegno dovette subire anche minacce e ritorsioni, subendo il danneggiamento del suo gommone che gli fu irreparabilmente danneggiato.
Il modo migliore di rendergli omaggio è continuare a considerare i suoi ideali, il suo essere uomo libero e costruttore e tutto il suo agire, un punto di riferimento per continuare a lottare per un mondo migliore, come MAX ha fatto fino alla fine, nella sua vita.
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus