Falconara M.: l’Ondaverde Onlus fa analizzare l’acqua di un pozzo privato contiguo alla ex caserma Saracini. L’acqua è risultata contaminata da IDROCARBURI, lo stesso composto organico che contamina l’acqua di falda di una zona dell’ex caserma di proprietà dell’Agenzia del Demanio.

Pubblicato il 20 Giugno 2017 Nessun Commento »

A Falconara Marittima, nel quartiere Fiumesino, l’acqua di un pozzo privato per uso irriguo posto in zona residenziale, adiacente alla ex caserma Saracini, è stata trovata contaminata da IDROCARBURI TOTALI.

Nel prelievo dal pozzo privato del 1 giugno 2017 - autofinanziato da l’Ondaverde Onlus e fatto analizzare da un laboratorio chimico accreditato - è stata riscontrata una concentrazione di IDROCARBURI TOTALI pari a 1.400 µg/litro, un valore superiore del 400% alla Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) pari a 350 µg/litro!


A novembre 2015 gli IDROCARBURI TOTALI furono rilevati in ECCESSO anche nell’acqua di falda di un’area della ex caserma in cui erano presenti cisterne, depositi, distributori di carburanti a servizio delle pregresse attività militari.

Quell’indagine, fatta svolgere dal Comune di Falconara, aveva trovato nella matrice acque sotterranee i seguenti valori che superavano la Concentrazione Soglia di Contaminazione stabilito dal D.Lgs 152/2006:

Nel corso delle audizioni dell’11 maggio 2016 e del 31 maggio 2017 svolte al cospetto delle Commissioni Ambiente e Salute della Regione Marche, i Comitati MALARIA, Villanova, Fiumesino ed Ondaverde Onlus hanno rivolto - fra le altre - anche la richiesta di “chiedere, in accordo all’art. 1 del Decreto 26/2/2003 del Ministero dell’Ambiente, l’inserimento dell’area della ex caserma Saracini nell’area perimetrata come Sito di Interesse Nazionale (SIN)“.

La decisione di far effettuare l’analisi del pozzo privato in proprio (e con il consenso dei proprietari) è stata indotta dalla mancanza di attenzione - da parte del Comune di Falconara Marittima e della Regione Marche - riguardo alla possibile migrazione dei contaminanti dalle aree inquinate a quelle residenziali,

situazione recentemente emersa anche con un altro pozzo privato nel quartiere Villanova, esterno al SIN

Vedi http://www.comitati-cittadini.org/2016/11/londaverde-invia-al-ministero-dellambiente-e-al-ministero-della-salute-lanalisi-dellacqua-di-un-pozzo-privato-di-villanova-in-cui-e-stato-trovato-manganese-un-metallo-pesante-rilevato-in-ecce/

Oggi stesso l’Ondaverde Onlus invierà la segnalazione e il referto dell’analisi svolta ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute, al Prefetto di Ancona e a tutti gli Enti e Amministrazioni locali.

La segnalazione sarà anche comunicata e consegnata alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività Illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate che, domani 21 giugno, audirà anche l’Ondaverde e il Comitato Mal’Aria.

Staff l’Ondaverde Onlus e Comitato del quartiere Fiumesino - Falconara Marittima

Falconara Marittima: anche se le centraline di rilevamento della qualità dell’aria non raggiungono la percentuale di raccolta minima prescritta dal D.lgs 155/2010, per l’ARPA Marche “rappresentano abbastanza bene, lo stato di qualità dell’aria”! Per Falconara Marittima il D.Lgs 155/2010 è carta straccia! Lo hanno dimostrato Ministero dell’Ambiente, Regione Marche, Comune di Falconara e ARPA Marche con il nuovo impianto di desolforazione di API raffineria.

Pubblicato il 9 Giugno 2017 Nessun Commento »

Non è accettabile che per l’Ing. Massimo Marcheggiani e per l’Ente che rappresenta in qualità di Dirigente del Servizio Aria dell’ARPA Marche i dati insufficienti forniti dalle centraline di rilevamento della qualità dell’aria a Falconara Marittima “rappresentano abbastanza bene, lo stato di qualità dell’aria“. L’Ing. Marcheggiani ha espresso questa valutazione nel corso dell’audizione del 31 maggio scorso di fronte alle Commissioni Salute e Ambiente della Regione Marche nonostante che le percentuali di misurazione effettiva da lui stesso forniti nella stragrande maggioranza non avessero raggiunto il 90% di raccolta minima dei dati prescritta dal D.Lgs 155/2010 (Allegato 1).

Eccoli i dati snocciolati dal Dirigente dell’ARPAM:

1) per la centralina di Falconara Acquedotto (Fiumesino) l’effettiva raccolta dei dati del campionatore degli Idrocarburi Non Metanici (NMHC) è stato del 61,4%; quello del Biossido di Azoto (NO2) del 75,9%; Benzene 87,8%; Ozono (O3) 88,3%; Biossido di Zolfo (SO2) 84,8%

2) per la centralina di Falconara Scuola (Villanova) l’effettiva raccolta dei dati del campionatore di Benzene sono state effettuate per il 75%; gli NMHC sono stati misurati per l’8,1%; Ammoniaca 86%; SO2 87%; NO2 79,3%; l’Acido Solfidrico (H2S) 87%

3) per la centralina di Falconara Alta il Benzene è stato rilevato per il 69,7%; gli NMHC il 58%.

Pertanto, a norma di Legge e contrariamente alla valutazione del Servizio Aria dell’ARPA Marche, quei dati non rappresentano affatto lo stato di qualità dell’aria di Falconara Marittima!

Se qualcuno pensa che sia da pignoli pretendere il 90% di raccolta dati delle centraline quando l’Ing. Marcheggiani dice che anche l’87 o 88% rappresenta bene lo stato della qualità dell’aria sbaglia di grosso, perché la conseguenza di questa logica è che, pur nella consapevolezza che LA LEGGE NON E’ RISPETTATA, qualcuno la usa a proprio vantaggio!

E’ il caso concreto verificatosi con il nuovo progetto di desolforazione di API raffineria: nell’aprile 2015, nella sua relazione l’azienda petrolifera verificò la palese situazione di inefficienza nella raccolta minima dei dati da parte delle centraline di monitoraggio di Falconara Marittima, ma poi argomentò nel modo seguente:

Questa era la situazione di illegalità (tabelle della Relazione API ed evidenziazioni nostre)


Di fronte a queste tabelle di inefficienza, soltanto l’Ondaverde e i Comitati cittadini si opposero alla logica di API raffineria con osservazioni inviate al Ministero dell’Ambiente, logica secondo la quale, comunque, il quadro fornito era indicativo della qualità dell’aria a Falconara Marittima! NON LO EVIDENZIARONO NE’ SI OPPOSERO il Comune di Falconara Marittima, la Regione Marche, l’ARPA Marche e l’Autorità portuale di Ancona nei loro interventi nel procedimento ministeriale! Così, alla fine, la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS del Ministero dell’Ambiente nel proprio parere N° 1946 del 18 dicembre 2015 non prese neanche in considerazione l’osservazione di Ondaverde e Comitati e, sulla qualità dell’aria a Falconara Marittima, concluse così:

Il progetto di API raffineria fu addirittura escluso dalla Valutazione di Impatto Ambientale con la benedizione del Ministero dell’Ambiente che, rinnegando lo stesso D.Lgs 155/2010 che aveva proposto e controfirmato, DECISE CHE QUELLA QUANTITÀ INSUFFICIENTE DI DATI ERA SIGNIFICATIVA!

Ecco dove porta la logica dell’Ing. Marcheggiani del Servizio Aria dell’ARPA Marche!

Staff comunicazione l’Ondaverde e Comitati cittadini

La VALUTAZIONE dello STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE A FALCONARA MARITTIMA illustrata nel corso dell’audizione del 31 maggio scorso dice che NEL PERIODO DAL 1994 AL 2013 I CITTADINI SI SONO AMMALATI E SONO DECEDUTI DI PIÙ CHE NEL RESTO DELLA REGIONE MARCHE! I Presidenti delle Commissioni regionali Sanità e Ambiente hanno risposto alla prima richiesta sulla quale Malaria, Ondaverde, Comitati di quartiere e Legambiente Falconara avevano sollecitato (invano!) il sostegno e l’impegno dell’Amministrazione comunale. La prima conseguenza del quadro sanitario è che i decisori politici - a tutti i livelli - congelino allo stato attuale le attività delle industrie insalubri presenti sul territorio di Falconara M., respingendo qualsiasi proposta di implementazione di nuovi impianti produttivi o potenziamento di quelli esistenti!

Pubblicato il 6 Giugno 2017 Nessun Commento »

L’aggiornamento della nota di Epidemiologia descrittiva con i dati di mortalità e ricoveri ospedalieri riguardante la popolazione residente a Falconara Marittima era la prima risposta che i Cittadini falconaresi si attendevano nell’audizione del 31 maggio scorso presso le Commissioni Ambiente e Sanità della Regione Marche. La risposta è arrivata ed è stata illustrata ad Ondaverde, ai Comitati Malaria, Villanova e Fiumesino e al Circolo Martin Pescatore di Legambiente dal Dott. Mauro Mariottini (Epidemiologo dell’ARPA Marche) il quale ha spiegato che il lavoro svolto ha riguardato la frequenza degli eventi sanitari (ricoveri ospedalieri e decessi causa specifici) occorsi ai residenti nel Comune di Falconara Marittima nel periodo 2009-2013.

L’Indagine dell’ARPA Marche e dell’ARS Marche che ha confermato la preoccupante situazione sanitaria già precedentemente rilevata fino al 2009, è integralmente consultabile al seguente link

http://www.arpa.marche.it/images/epidemiologia/2017_esp/2017_falconara/2017_Falconara.pdf

ed ottimamente riassunta dall’articolo del Resto del Carlino che rilanciamo non senza ringraziare la Redazione e la giornalista Alessandra Pascucci per la chiarezza con cui ha sintetizzato l’indagine.

Vale la pena ricordare come si è arrivati ad avere questo importante aggiornamento della Nota Epidemiologica di ARPAM e ARS, non per intestare a qualcuno il merito bensì per chiarire che CIÒ CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FALCONARA MARITTIMA DOVEVA FARE MA NON HA FATTO, L’HANNO FATTO I CITTADINI FALCONARESI, SCAVALCANDOLA ISTITUZIONALMENTE!

Nel corso della pubblica Commissione Ambiente del Comune di Falconara M. del 2 marzo 2014 - seppur non invitati come, d’altra parte, nelle altre Commissioni riunitesi - le Associazioni e i Comitati erano riusciti ad informare, sollecitare e far verbalizzare riguardo all’importanza di far aggiornare i dati delle cause dei ricoveri e mortalità dei Cittadini falconaresi (fermo all’anno 2009), in modo da avere SUBITO la fotografia sanitaria della popolazione!

I Cittadini sapevano della relativa rapidità con cui quell’aggiornamento era realizzabile, poiché ricordavano che nel 2011 l’allora Presidente della Regione - Gianmario Spacca - aveva commissionato ed ottenuto in 5 mesi da ARPAM e ARS quella prima Nota Epidemiologica che aveva disegnato un quadro allarmante sulla quantità dei ricoveri a Falconara per leucemia, linfomi non Hodgkin, tumori alla trachea, bronchi, polmoni e pleura.

L’Amministrazione comunale di Falconara Marittima avrebbe dovuto solo usare la propria autorevolezza per richiedere l’aggiornamento della Nota Epidemiologica ad ARPAM e ARS.

Invece l’Amministrazione comunale di Falconara M. scelse un altro percorso: decise di proporre agli altri 8 Comuni dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, all’ARS, all’ARPAM e alla Regione Marche un PIANO DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E SANITARIA sulla popolazione. Una soluzione più complicata (che oggi sappiamo che produrrà i primi risultati tra circa 30 mesi!) e che, comunque, non escludeva l’aggiornamento della Nota Epidemiologica proposto dai cittadini (come dimostrato nel corso dell’audizione del 31 maggio scorso).

E’ in seguito alla scelta dell’Amministrazione comunale di Falconara M. di non chiedere l’aggiornamento della Nota Epidemiologica del 2011 che le Associazioni e i Comitati dei cittadini decisero di AGIRE IN PROPRIO: fare pressione sulla Regione Marche (con le proteste e l’audizione del 2016), scavalcare l’Amministrazione comunale inviando direttamente al Ministero della Salute la documentazione sanitaria che nessun Ente e la stessa Amministrazione si era ricordata di inviare!

E’ SOLO CON L’AZIONE DIRETTA ED AUTONOMA DEI CITTADINI SE OGGI SI È ARRIVATI A CONOSCERE UN QUADRO SANITARIO DI FALCONARA MARITTIMA CHE PERMETTE DI FOCALIZZARCI SUL SEGUENTE OBIETTIVO MINIMO, MA IMPRESCINDIBILE: i decisori politici devono congelare allo stato attuale le attività delle industrie insalubri presenti sul territorio di Falconara M., respingendo qualsiasi proposta di implementazione di nuovi impianti produttivi o potenziamento di quelli esistenti poiché

1)      l’Indagine Epidemiologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, le Note Epidemiologiche dell’ARPAM e dell’ARS sui ricoveri ospedalieri, l’elevata quantità di aborti spontanei hanno descritto un quadro sanitario allarmante per la popolazione di Falconara M. dal 1994 al 2013;

2)      A QUESTE CERTEZZE SI AFFIANCANO LE INCERTEZZE di un Registro Tumori in RITARDO di anni (la prima delibera di istituzione è del 2009!) che ha impedito l’aggiornamento dello Studio SENTIERI dell’Istituto Superiore di Sanità, la MANCANZA di un Registro delle malformazioni congenite mai avviato, l’INSUFFICIENZA della rete di rilevamento della qualità dell’aria!

Staff comunicazione l’Ondaverde e Comitati cittadini


Il Ministero dell’Ambiente risponde sulle forti ed estese esalazioni di idrocarburi del 28 agosto 2016 a Falconara M.: “è in corso un’indagine della Procura della Repubblica di Ancona” e non ci sono stati problemi nei serbatoi a terra ma solo nelle operazioni di scarico/carico della petroliera al terminale/isola di API raffineria. Ma il Ministero parla anche di una DIFFIDA ad API raffineria per altre esalazioni precedenti al 28 agosto 2016: è una terza diffida dopo le due del 2015? Anche questo sarà argomento dell’audizione del 31 maggio presso le Commissioni Ambiente e Sanità della Regione Marche!

Pubblicato il 30 Maggio 2017 Nessun Commento »

Il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, On. Silvia Velo, ha risposto all’interrogazione sulle copiose esalazioni di idrocarburi diffusesi a Falconara Marittima la mattina del 28 agosto 2016. Lo ha fatto in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati sollecitata dalle numerose domande poste dagli Onorevoli Ricciatti, Zaratti, Ferrara, Franco Bordo, Folino, Nicchi, Gregori, Martelli, Melilla, Piras e Quaranta.

Il Sottosegretario ha premesso che è in corso un’indagine della Procura della Repubblica di Ancona e ci auguriamo che sia soltanto per questo motivo che, in sostanza, non abbia fornito risposte adeguate sulle cause delle esalazioni.

Dice la Sottosegretaria: “Con riferimento alle operazioni effettuate a terra (…) i controlli condotti dal gestore e dall’autorità di controllo resi disponibili al Ministero dell’Ambiente (…) non evidenziano anomalie riferite alle predette operazioni”.

Questa risposta fa pensare che tutto il problema delle esalazioni va ricondotto a quanto accaduto SOLTANTO all’isola artificiale dell’API al momento dello scarico/carico della petroliera! Pertanto le domande che, notoriamente, “sorgono spontanee” sono: A) quanto erano intense le esalazioni sprigionatesi all’isola API, in mezzo al mare a 3,8 km dalla costa, per poi diffondersi con intensità su Falconara Marittima?

B) Quale concentrazione di esalazioni e per quanto tempo hanno respirato gli operai dell’API addetti all’isola il 28 agosto 2016?

Ma c’è dell’altro e ben più rilevante.

Il Sottosegretario On. Silvia Velo riferisce che “in via di ordine generale, riguardo gli episodi concernenti le emissioni maleodoranti nell’area circostante la raffineria API di Falconara, la competente Direzione Generale del Ministero dell’Ambiente ha emanato una diffida, tenuto conto dell’istruttoria svolta dall’ISPRA, per l’effettuazione di una specifica campagna di monitoraggio prevedendo che il gestore avrebbe dovuto mettere in atto tutte le procedure per l’eliminazione dell’emissione ove si fossero individuate perdite correlabili alle molestie olfattive“.

Questa comunicazione significa che la diffida citata dal Sottosegretario non riguarda le esalazioni del 28 agosto 2016, ma tutte le altre che i cittadini hanno segnalato prima del 28 agosto!

Su questo punto sarebbe bene che il Sottosegretario - ma anche l’ARPA Marche, l’Assessore all’Ambiente della Regione e il Sindaco di Falconara - chiarisse se API raffineria è stata NUOVAMENTE DIFFIDATA, poiché riguardo alle emissioni diffuse e le esalazioni risultano già DUE DIFFIDE E DUE SANZIONI (3 febbraio e del 21 maggio 2016) a carico dell’azienda (vedi Relazione 2015 sul sito dell’ISPRA http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/autorizzazioni-e-valutazioni-ambientali/prevenzione-e-riduzione-integrate-dellinquinamento-ippc-controlli-aia/relazioni-ispra-sui-controlli-aia).

Se, come crediamo, il Sottosegretario non ha citato fatti già arcinoti da oltre un anno e mezzo come puro riempitivo della sua risposta, SIGNIFICA CHE API RAFFINERIA È STATA NUOVAMENTE DIFFIDATA per la messa in atto delle procedure per l’eliminazione delle emissioni correlabili alle molestie olfattive.

Diffida dopo diffida, sanzione dopo sanzione, però i cittadini continuano ad essere ammorbati da esalazioni di idrocarburi e solforose!

Vuoi vedere che DIFFIDE E SANZIONI NON SONO EFFICACI?

Vuoi vedere che pagare un paio di sanzioni all’anno costa meno che applicare le migliori tecnologie agli impianti e ai serbatoi affinché non si sprigionino esalazioni?

Infine, quando il Sottosegretario Velo riferisce che “A seguito della diffida, il gestore ha eseguito la campagna straordinaria di monitoraggio ed ha recentemente comunicato di non avere riscontrato criticitàciò che salta agli occhi non è soltanto che il CONTROLLATO E’ ANCHE IL CONTROLLORE - ahinoi, prassi di “controllo” uguale per tutte le raffinerie della penisola - ma anche che SOLTANTO DOPO LE INNUMEREVOLI SEGNALAZIONI E DENUNCE DI ESALAZIONI DA PARTE DEI CITTADINI, al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA si sono accorti che API raffineria non ha ottemperato ad una delle prescrizioni che proprio loro (di concerto con i rappresentanti di Regione Marche e Comune di Falconara) avevano impartito nell’Autorizzazione Integrata Ambientale!

Staff comunicazione Ondaverde e Comitati cittadini

Il 31 maggio prossimo i Cittadini falconaresi e castelfrettesi delle Associazioni e dei Comitati saranno auditi nuovamente dalle Commissioni Ambiente e Sanità della Regione Marche. I Cittadini: “Dopo 8 mesi di pressioni è l’obiettivo minimo. Ci auguriamo risposte adeguate alle gravi problematiche sanitarie e ambientali del territorio falconarese!”

Pubblicato il 17 Maggio 2017 Nessun Commento »

Alle 19,40 di ieri - 16 maggio - la Segreteria delle Commissioni Ambiente e Sanità della Regione Marche ha comunicato all’Ondaverde Onlus (e per estensione al Comitato Malaria Falconara/Castelferretti, ai Comitati dei quartieri Fiumesino e Villanova e al Circolo Martin Pescatore/Legambiente) che i Presidenti hanno calendarizzato per il 31 maggio 2017 - ore 11,30 - “la seduta congiunta presso la sede del Consiglio regionale, alla presenza dell’Assessore regionale Dott. Sciapichetti, per illustrare ai Comitati le azioni intraprese dall’Amministrazione regionale rispetto alla problematica della situazione ambientale e sanitaria del Comune di Falconara M.“.

Dopo 8 mesi di costante pressione, i cittadini falconaresi e castelfrettesi hanno raggiunto l’obiettivo minimo di verificare quali risposte tecnico-operative sono state individuate dai Componenti delle Commissioni consiliari e dagli Organi tecnici competenti (ARPAM - ARS) riguardo alle 10 richieste consegnate nell’audizione di un anno fa, 11 maggio 2016.

A seguito della comunicazione dell’ultimo minuto pervenuta dalla Regione e della conseguente assemblea tra i cittadini di ieri notte, i Comitati e le Associazioni hanno convertito il sit-in di protesta previsto per questa mattina in una conferenza stampa partecipata che si è svolta sempre di fronte alla sede delle Commissioni regionali in Piazza Cavour, ad Ancona.

Nel corso della conferenza stampa sono state ricordate le 10 richieste che seguono:

1) Le Commissioni impegnino l’Assessore alla Sanità a richiedere agli Osservatori epidemiologici di ARS Marche e ARPA Marche l’elaborazione di un aggiornamento della nota di Epidemiologia descrittiva pubblicata nel giugno 2011, riguardante lo stato di salute della popolazione residente a Falconara M. e di ulteriori Comuni della Regione Marche (dati di mortalità e ricoveri ospedalieri), pubblicandola sui siti di ARS e ARPAM

2) Le Commissioni impegnino la Giunta a: installare nel territorio di Falconara M. ulteriori 2 centraline della RRQA, una nel quartiere di Castelferretti e l’altra in quello di Palombina Vecchia; dotare tutte le centraline degli stessi analizzatori; ricondurre tutte le centraline a livelli ottimali di efficienza; installare gli analizzatori oggi mancanti: Monossido di Carbonio (CO), Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), METALLI PESANTI e Composti Organici Clorurati

3) Le Commissioni impegnino l’Assessorato competente affinché prescriva all’ARPA Marche di implementare tutte le migliorie tecniche al fine di applicare misurazioni in continuo per il benzene ed il particolato nella RRQA del territorio del Comune di Falconara M. piuttosto che le misurazioni discontinue indicate come mera possibilità dal Decreto Legislativo n.155 del 13 agosto 2010

4) Intervenire presso ISPRA per richiedere la diminuzione della soglia di esposizione media annua al BENZENE riducendola a valori <1 μg/mc invece degli attuali fino 5 μg/mc

5) Richiedere al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore della Sanità un aggiornamento dello studio “SENTIERI” inserendo le conclusioni dell’indagine epidemiologica svolta dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano, ovvero il Rapporto Aggiuntivo Seconda Versione  del 29 settembre 2011.

6) Richiedere all’Istituto Superiore Sanità lo svolgimento del supplemento di indagine già riservato ad ogni S.I.N. (Sito Interessa Nazionale) in cui era attivo un Registro Tumori Regionale.

7) Redigere e pubblicare il piano di avanzamento dell’implementazione del RTR; rafforzare la task force attualmente impiegata per il caricamento dei Dati (per abbreviare la tempistica).

8) Moratoria di tutti gli iter autorizzativi (V.I.A. e A.I.A.) richiesti per nuovi impianti in progetto nelle industrie insalubri già presenti sul territorio del Comune di Falconara Marittima e limitrofi nonché l’insediamento di nuove aziende la cui attività riguardi la produzioni di energia elettrica da fonti fossili o rifiuti o combustibili assimilati o in alternativa introdurre a livello regionale la Valutazione di Impatto Sanitario (V.I.S.)

9) Chiedere, in accordo all’art. 1 del Decreto 26/2/2003 del Ministero dell’Ambiente, l’inserimento dell’area della ex caserma Saracini nell’area perimetrata come S.I.N.

10) Segnalare al Ministero dell’Ambiente la necessità di indagare se l’inquinamento dell’area pubblica del quartiere di Villanova abbia interessato le confinanti aree residenziali.

Staff comunicazione Comitati e Ondaverde


CONFERMATO il sit-in dei cittadini falconaresi di fronte al Consiglio regionale: 17 maggio ore 10 in Piazza Cavour! Ieri 12 maggio - alle ore 10,47 - ad un anno dalla prima audizione, è pervenuta la prima nota dei Presidenti delle Commissioni regionali Sanità e Ambiente. Purtroppo non indica alcuna data di convocazione della nuova audizione.

Pubblicato il 13 Maggio 2017 Nessun Commento »

Confermando il sit-in del 17 maggio - ore 10 - in Piazza Cavour, il Comitato Malaria Falconara/Castelferretti e l’Ondaverde Onlus rendono pubblica la nota inviata dal Presidenti delle Commissioni Sanità e Ambiente della Regione Marche (Dott. Fabrizio Volpini e Dott. Andrea Biancani) pervenuta alle rispettive mail alle ore 10,47 di ieri, 12 maggio.

Ringraziando i Presidenti per la nota, osserviamo che alle argomentazioni (già comunicate dalle loro Segreterie ai cittadini dei Comitati che negli ultimi mesi hanno telefonicamente chiesto notizie sulla mancata convocazione in una nuova audizione) purtroppo non segue la data di convocazione per una nuova audizione in cui ascoltare le risposte alle 10 richieste formulate l’11 maggio 2016.

Leggi le richieste quì

http://www.comitati-cittadini.org/2017/05/il-17-maggio-prossimo-ci-sara-un-sit-in-dei-falconaresi-di-fronte-al-consiglio-regionale-delle-marche-il-silenzio-sulle-problematiche-esposte-un-anno-fa-alle-commissioni-ambiente-e-salute-della-regio/


Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus