Commissione Bicamerale sul SIN di Falconara M.: alle audizioni del 21 giugno 2017, a distanza di poche decine di minuti l’uno dall’altro, il Sindaco di Falconara ed il Responsabile della Sicurezza di API raffineria (Ing. Giovanni Bartolini) hanno attribuito ai Comitati falconaresi la seguente affermazione non vera, mai scritta né dichiarata: gli idrocarburi rinvenuti nell’acqua del pozzo privato a ridosso della ex caserma Saracini provengono dalla raffineria API. NIENTE DI PIU’ INFONDATO! Ondaverde, con due lettere aperte, ha chiesto al Sindaco Brandoni e al Responsabile di API raffineria di fornire pubbliche spiegazioni in merito alle loro affermazioni, siccome prive di ogni riscontro documentale: spiegazioni che saranno inviate alla Commissione Bicamerale per la rettifica dei verbali pubblici e che verranno pubblicate su questo sito web!
Sono stati pubblicati i Verbali delle audizioni del 21 giugno 2017 (vedi http://parlamento17.camera.it/168 )
svolte dalla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate riguardo al Sito inquinato di Interesse Nazionale di Falconara Marittima.
Li stiamo leggendo attentamente e ne analizzeremo pubblicamente i contenuti tecnici. Purtroppo ci vediamo costretti a stigmatizzare anche affermazioni scorrette e/o non rispondenti al vero riferite all’attività delle associazioni e delle persone che si esprimono pubblicamente attraverso questo sito. Quelle che seguono sono le due LETTERE APERTE inviate al Sindaco di Falconara M. - Goffredo Brandoni - e al Responsabile della Sicurezza di API raffineria - Ing. Giovanni Bartolini - con le quali si chiede una PUBBLICA RETTIFICA delle loro AFFERMAZIONI NON RISPONDENTI AL VERO ED INFONDATE.
Egr. Sindaco di Falconara Marittima, Sig. GOFFREDO BRANDONI,
con riferimento all’audizione del 21 giugno scorso tenutasi dinanzi alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate ed a quanto risultante dai verbali redatti relativamente, nel caso di cui alla presente, alla questione della contaminazione con idrocarburi dell’acqua del pozzo privato sito nelle vicinanze della ex caserma Saracini, Le inoltriamo questa nostra allo scopo di fornire alcune giuste e doverose precisazioni in merito a quanto da Lei infondatamente attribuito ai Comitati siccome non rispondente al vero.
Di seguito riproduciamo fedelmente (con nostre evidenziazioni) le Sue affermazioni a pag. 5 e 6 del verbale pubblico dell’audizione visionabile integralmente al seguente link http://parlamento17.camera.it/application/xmanager/projects/parlamento17/attachments/auditi_pdf/pdfs/000/000/490/Rif_M_20170621_04_SinFalconara.pdf
Se avrà il tempo di consultare accuratamente il documento che, in allegato, Le inviamo nuovamente (in quanto lo ha già ricevuto a mezzo p.e.c. in data 25 giugno 2017) nonché i seguenti link riferiti ad articoli pubblicati sul sito web dei comitati cittadini alle date del 20 giugno 2017 e del 28 agosto 2017
appurerà che NON E’ STATO MAI SCRITTO NE’ AFFERMATO dai Comitati o da Ondaverde Onlus, in alcun documento né sul nostro sito web, che gli idrocarburi totali trovati nell’acqua di falda del pozzo privato adiacente alla ex caserma Saracini provengono o potrebbero provenire, per migrazione, dalle acque di falda sottostanti la raffineria API!
Ne è ulteriore prova il documento che abbiamo consegnato alla Commissione durante l’audizione del 21 giugno scorso, svoltasi temporalmente dopo la Sua; documento che la Commissione Le ha consegnato successivamente e, quindi, in suo possesso.
Inoltre, consideri che i verbali delle audizioni effettuate dalla Commissione sono stati pubblicati sul sito http://parlamento17.camera.it/168 e sono a disposizione di ogni cittadino; pertanto comprenderà la doverosa necessità che le nostre osservazioni siano riportate correttamente, in un’ottica di massima trasparenza e nell’interesse di una corretta informazione civica.
Insomma, mai e poi mai i Comitati, la scrivente Ondaverde Onlus intestataria delle segnalazioni ed il sottoscritto autore del sopraccitato articolo del 20 giugno 2017 hanno affermato che gli idrocarburi totali trovati nell’acqua di falda del pozzo privato adiacente alla ex caserma Saracini provengono o potrebbero provenire per migrazione dalle acque di falda sottostanti la raffineria API: questa è stata e resta una sua affermazione che non trova alcun riscontro in alcun documento dei Comitati, dell’Ondaverde Onlus e in nessun articolo del nostro sito web www.comitati-cittadini.org
Per quanto sopra, Le chiediamo di fornirci spiegazioni pubbliche in merito a questa Sua affermazione da far pervenire agli indirizzi mail che seguono:
Sarà nostra cura pubblicare integralmente ciò che ci invierà e comunicarlo anche al Presidente e ai componenti della Commissione Bicamerale.
Egr. Ing. GIOVANNI BARTOLINI, Responsabile della Salute, Sicurezza e Ambiente di API raffineria,
con riferimento all’audizione del 21 giugno scorso tenutasi dinanzi alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate ed a quanto risultante dai verbali redatti relativamente, nel caso di cui alla presente, alla questione della contaminazione con idrocarburi dell’acqua del pozzo privato sito nelle vicinanze della ex caserma Saracini, Le inoltriamo questa nostra allo scopo di fornire alcune giuste e doverose precisazioni in merito a quanto da Lei infondatamente attribuito ai Comitati siccome non rispondente al vero.
Di seguito riproduciamo fedelmente (con nostre evidenziazioni) le Sue affermazioni a pag. 18 del verbale pubblico dell’audizione visionabile integralmente al seguente link
Se avrà il tempo di consultare con accuratezza il documento di cui Le inviamo il link http://www.cittadiniincomune.net/wp-content/uploads/2017/11/segnalazione-giugno-2017.pdf nonché i seguenti link riferiti ad articoli pubblicati sul sito web dei comitati cittadini alle date del 20 giugno 2017 e 28 agosto 2017
appurerà che NON E’ STATO MAI SCRITTO NE’ AFFERMATO dai Comitati o da Ondaverde Onlus, in alcun documento né sul nostro sito web, che gli idrocarburi totali trovati nell’acqua di falda del pozzo privato adiacente alla ex caserma Saracini provengono o potrebbero provenire, per migrazione, dalle acque di falda sottostanti la raffineria API!
Ne è ulteriore prova il documento che abbiamo consegnato alla Commissione durante l’audizione del 21 giugno scorso, svoltasi temporalmente dopo la Sua; documento che la Commissione Le ha consegnato successivamente e, quindi, in suo possesso.
Inoltre, consideri che i verbali delle audizioni effettuate dalla Commissione sono stati pubblicati sul sito http://parlamento17.camera.it/168 e sono a disposizione di ogni cittadino; pertanto comprenderà la doverosa necessità che le nostre osservazioni siano riportate correttamente, in un’ottica di massima trasparenza e nell’interesse di una corretta informazione civica.
Insomma, mai e poi mai i Comitati, la scrivente Ondaverde Onlus intestataria delle segnalazioni ed il sottoscritto autore del sopraccitato articolo del 20 giugno 2017 hanno affermato che gli idrocarburi totali trovati nell’acqua di falda del pozzo privato adiacente alla ex caserma Saracini provengono o potrebbero provenire per migrazione dalle acque di falda sottostanti la raffineria API: questa è stata e resta una sua affermazione che non trova alcun riscontro in alcun documento dei Comitati, dell’Ondaverde Onlus e in nessun articolo del nostro sito web www.comitati-cittadini.org
Per quanto sopra, Le chiediamo di fornirci spiegazioni pubbliche in merito a questa Sua affermazione da far pervenire agli indirizzi mail che seguono:
Sarà nostra cura pubblicare integralmente ciò che ci invierà e comunicarlo anche al Presidente e ai componenti della Commissione Bicamerale.
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus/Comitati cittadini
LO STATO DI SALUTE DEI CITTADINI DI FALCONARA M.: il Prof. Mirco Fanelli informerà sulle Indagini Epidemiologiche pregresse, sugli aggiornamenti e sui rischi qualora non si agisca tempestivamente! Assemblea e dibattito pubblico al Circolo Operaio Mutuo Soccorso di Falconara Alta (ore 21) giovedì 26 ottobre 2017
Riceviamo dal Comitato Mal’Aria Falconara/Castelferretti e rilanciamo per una massiccia partecipazione all’evento!
Giovedì 26 ottobre si svolgerà un’Assemblea informativa sullo STATO DI SALUTE DEI CITTADINI FALCONARESI, alle ore 21presso il Circolo Operaio Mutuo Soccorso di Falconara Alta. Nel corso della serata verranno presentati e discussi i risultati dei vari studi epidemiologici, con particolare attenzione alle nuove evidenze emerse con l’ultima indagine sullo stato di salute della popolazione residente a Falconara Marittima che ha aggiornato i dati di mortalità e ricoveri fino al 2013.
L’Indagine è stata svolta dall’Osservatorio Epidemiologico Ambientale delle Marche (dopo nostra richiesta, esplicitata nel corso di audizione in Regione effettuata nel 2016) e ci è stata presentata in Regione a maggio 2017, durante l’audizione che, in tanti cittadini, nei mesi scorsi, ci siamo dovuti impegnare a riottenere.
Purtroppo sono i cittadini che devono divulgare questi dati al posto di Enti e Amministrazioni locali che avrebbero maggiori possibilità di informare su larga scala, ma non lo fanno.
LO STATO DI SALUTE DEI CITTADINI FALCONARESI sarà illustrato dal Prof. Mirco Fanelli, Professore associato in Scienze Tecniche di Medicina di Laboratorio, Ricercatore in Oncologia dell’Università di Urbino.
I cittadini volontari del Comitato Mal’Aria Falconara/Castelferretti ritengono che questo appuntamento rappresenti una preziosa occasione di informazione durante il quale saranno illustrate le ulteriori iniziative in atto e che necessitano di essere accompagnate da una larga partecipazione di popolazione, consapevole ed informata.
Evento fb al link: https://www.facebook.com/events/1788208098144435/?
Staff comunicazione Comitati cittadini e l’Ondaverde Onlus
Tubo di scarico nel fosso S. Sebastiano: Provincia di Ancona e Multiservizi Spa chiariscono che fa parte del sistema di drenaggio che raccoglie e convoglia solo acque meteoriche di infiltrazione. Ma la presenza di IDROCARBURI PESANTI nel limo del fosso ha indotto l’Ondaverde a chiedere alla Provincia se esistono punti del sistema di drenaggio che potrebbero essere usati per immettere illecitamente liquidi differenti dalle acque meteoriche di infiltrazione!
La Responsabile dell’Area Ambiente della Provincia di Ancona ha risposto alle segnalazioni dell’Ondaverde Onlus riguardo alla presenza di un tubo di scarico sul fosso S. Sebastiano, in prossimità di via Saline nel territorio del comune di Falconara Marittima. (Rileggi i due articoli
Tecnici della Provincia e di Multiservizi Spa hanno effettuato un’ispezione sul posto ed hanno verificato che quel tubo di scarico è la “parte terminale di un drenaggio realizzato a servizio della trincea di scavo del collettore fognario realizzato lungo via Saline, a seguito del progetto denominato Risanamento dei fossi Barcaglione, Vallone e S. Sebastiano. Il predetto drenaggio pertanto raccoglie e convoglia al punto di scarico solo acque meteoriche di infiltrazione. (…) Al momento degli accertamenti il tubo suddetto si presentava asciutto e le acque del fosso non mostravano colorazioni e odori particolari“.
Riguardo alle analisi sul limo al di sotto del tubo di scarico fatte eseguire da Ondaverde Onlus, la Responsabile dell’Area Ambiente della Provincia ha precisato che “in considerazione che dalle analisi da voi effettuate non sono emerse presenze di inquinanti che superino i limiti di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) di cui al D.Lgs 152/06 al momento non si ritiene di dover procedere ad ulteriori campionamenti sul posto. Si provvederà comunque ad effettuare ulteriori periodici sopralluoghi lungo il fosso S. Sebastiano al fine di monitorare lo stato del corso d’acqua“.
La domanda che ci poniamo e che abbiamo girato al Servizio Ambiente della Provincia di Ancona è la seguente: stante il risultato dell’analisi del limo che, seppur al di sotto del limite delle CSC, ha evidenziato una anomala presenza di IDROCARBURI PESANTI C > 12 i quali NON POSSONO ESSERE ANNOVERATI TRA I COMPONENTI NATURALI DI ALCUN TERRENO, chiediamo se secondo codesto Servizio esistono punti del sistema di drenaggio che potrebbero essere usati per immettere illecitamente liquidi differenti dalle acque meteoriche di infiltrazione?
Infine una segnalazione di metodo: il Comune di Ancona e la Provincia sono le Amministrazioni che hanno dato risposte ai cittadini. Pertanto le ringraziamo per le informazioni fornite e per aver compreso lo spirito di collaborazione e tutela dell’ambiente che ha mosso l’intervento dei cittadini. Purtroppo non possiamo dire altrettanto dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima dalla quale non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta sull’argomento!
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus
Castelferretti 27 settembre 2017: cronaca di esalazioni annunciate!
Castelferretti, 27 settembre 2017: in via Olof Palme, Che Guevara, Romero e Allende i residenti iniziano a sentire le esalazioni poco prima delle 20. Anche in casa. Sono intense e descritte come chimiche, di tipo industriale, come quelle che denunciano da anni. I residenti, ormai, sanno cosa fare: telefonano al numero comunale delle emergenze ambientali (800122212) ma il dispositivo li devia su una segreteria telefonica. Allora chiamano il numero della Polizia Municipale di Falconara ma non riescono a parlare con un operatore. Tramite il 112 finalmente vengono messi in contatto con un numero diretto della Polizia Municipale.
Sono le 20,45.
Qualcuno dei residenti inforca la bicicletta e percorre via Saline. Nota che le porte del capannone della ditta Bufarini srl (che tratta e smaltisce anche rifiuti pericolosi) sono aperte e che dalla proprietà si leva un specie di aerosol, ben visibile contro luce, e si sente chiaramente la stessa puzza che s’è diffusa a Castelferretti.
Arriva la pattuglia della Municipale che informa di aver allertato l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.
Il vento è praticamente nullo, di tanto in tanto soltanto leggere folate, ma anche gli agenti della PM avvertono l’esalazione. Raccolgono su appositi moduli le segnalazioni dei cittadini.
Dal tono della voce di alcune giovani mamme si avverte la preoccupazione per la salute, un’ansia alimentata da esalazioni che negli ultimi mesi, sempre più spesso, hanno dovuto respirare in orari diurni e notturni. Qualcuno conia la definizione di ostaggi dentro le proprie case perché, sottolinea, “in questa estate torrida siamo stati costretti a chiudere le finestre per impedire che le esalazioni ammorbassero le abitazioni. Abbiamo aspettato che le esalazioni si dissolvessero per potere uscire di casa“!
L’esalazione di questa serata di fine settembre viene descritta agli agenti della PM come simile agli “strusci di barbabietole” oppure “simile ai solventi“. La necessità di dover ricorrere alla somiglianza per descrivere conferma che la mancanza di una centralina di rilevamento impedisce di individuare la qualità dell’esalazione e, dunque, impedisce l’acquisizione dell’indizio chiaro per individuare chi può produrre quel tipo di esalazione durante i processi di lavorazione industriale.
Poi la pattuglia della PM si reca in via Saline, la percorre fino all’azienda SEA in territorio del comune di Camerata Picena, ma avvertono le esalazioni solo nei pressi della ditta Bufarini srl, in territorio di Falconara
Alle 22 circa arriva l’ARPAM. Non sembra che siano muniti di strumenti di rilevazione. La brezza è praticamente nulla, c’è calma piatta, ma i Tecnici ARPAM avvertono chiaramente la puzza tra quelle vie di Castelferretti. Poi si spostano lungo via Saline: lì non rilevano cattivi odori. Non entrano nell’azienda Bufarini.
Ma i residenti, ormai, sanno che lievi folate della brezza spostano le esalazioni. Sono le 23 e a loro si sono uniti anche alcuni amici di Falconara che hanno appreso delle esalazioni dai social. Così, dopo il sopralluogo dell’ARPAM, passano nuovamente di fronte alla ditta Bufarini srl e avvertono nuovamente le esalazioni. Poi scendono fino alla SEA (anche quella azienda tratta e smaltisce rifiuti pericolosi) e lì percepiscono una puzza simile a vernice. Risalgono verso Castelferretti e si dirigono alla ditta Casali: nessuna esalazione.
Intanto si sono fatte le 24, e domani c’è da andare al lavoro. Quei Castelfrettesi avranno riposato con tutta l’ansia accumulata nelle ultime ore?
Staff comunicazione Comitati cittadini
2^ ASSEMBLEA INFORMATIVA CITTADINA A CASTELFERRETTI su ESALAZIONI MOLESTE e SITUAZIONE SANITARIA: 150 partecipanti e prime 100 adesioni alla richiesta di audizione al Prefetto di Ancona!
Riceviamo dal Comitato Mal’Aria Falconara/Castelferretti il seguente comunicato di cui condividiamo completamente i contenuti!
Serata informativa e propositiva molto partecipata ieri sera (22 settembre) a Castelferretti! Circa 150 persone hanno risposto all’appello del Comitato Mal’Aria Falconara/Castelferretti il quale ha illustrato i risultati delle attività svolte a partire dall’audizione con le Commissioni Ambiente e Sanità della Regione Marche alle quali è stata chiesta l’installazione di una centralina fissa di rilevamento della qualità dell’aria nella zona residenziale attorno a via Romero, via Allende costantemente sottoposta ad esalazioni di tipo industriale. E poi il fosso S. Sebastiano per il quale si moltiplicano le domande sulla funzione dello scarico individuato dai volontari di Ondaverde e Mal’Aria e sulla presenza di Idrocarburi pesanti nel limo al di sotto del tubo! Infine è stata avviata la petizione popolare che chiede un’audizione al Prefetto di Ancona per illustrare e consegnare documentazione probante sulla situazione sanitaria della popolazione di tutto il comune di Falconara affinché ad essa facciano seguito azioni concrete di prevenzione primaria! BASTA CHIACCHIERE! Soltanto ieri sera hanno aderito alla richiesta oltre 100 cittadini! Proprio il prossimo appuntamento del 26 ottobre al Mutuo Soccorso di Falconara Alta (ore 21,15) sarà dedicato solo alla situazione sanitaria che sarà illustrata dal Prof. Mirco Fanelli.
Tubo di scarico sospetto sul fosso S. Sebastiano: Ondaverde e Mal’Aria prelevano un campione di limo e lo fanno analizzare. Pur inferiore al valore Concentrazione Soglia di Contaminazione, risulta la presenza di IDROCARBURI PESANTI C >12 che, in letteratura, è considerato un indicatore di contaminazione di origine petrolifera! I dati sono stati inviati alla Regione Marche, alla Provincia di Ancona e al Comune di Falconara M. ai quali è stato chiesto di effettuare prelievi ed analisi di limo in più punti del fosso S. Sebastiano e di fornire una spiegazione sulla funzione di quello scarico.
Il tubo che sbuca nel fosso S. Sebastiano è nel territorio del Comune di Falconara Marittima. Lo ha comunicato il Comune di Ancona al quale l’Ondaverde aveva inviato la segnalazione indirizzata anche alla Regione Marche, alla Provincia di Ancona e al Comune di Falconara Marittima.
E’ previsto un sopralluogo congiunto dell’Ufficio Ambiente del Comune e di un tecnico della Regione Marche (Tutela delle Acque) mentre risulta che la Polizia Municipale stia acquisendo informazioni sulla funzione e sull’autorizzazione alla installazione di quello che, a tutti gli effetti, sembra uno scarico.
Nel frattempo, ai primi di settembre, l’Ondaverde e il Comitato Mal’Aria hanno effettuato un altro sopralluogo sul S. Sebastiano che, rispetto al periodo precedente, aveva il letto scoperto per la mancanza di acqua. Al di sotto del tubo, nell’infossatura determinata dall’acqua scaricata, è stato prelevato un campione del limo del letto del fosso ad una profondità di circa 5 cm ed è stato fatto analizzare da un laboratorio chimico accreditato. I risultati dell’analisi che pubblichiamo, mostrano dati relativi ad alcuni METALLI PESANTI (Cadmio - Cromo - Nichel - Zinco - Rame - Piombo) ed agli IDROCARBURI PESANTI C >12 in quantità inferiore ai valori di Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) stabiliti dal D.lgs. 152/2006 Parte IV - Titolo V - Allegato 5 - Colonna A. Pur rispettando i limiti sopracitati, riteniamo che non si possa sottovalutare che il valore di 40 mg/kg ss di IDROCARBURI PESANTI C >12 riscontrato nel campione di limo analizzato è prossimo al limite di 50 mg/kg ss indicato dalla normativa. Infatti mentre i METALLI PESANTI presenti potrebbero essere ascritti alla composizione naturale del terreno/limo (pur necessitando di un riscontro con altri campioni estratti in punti diversi), per quanto riguarda gli IDROCARBURI PESANTI C >12, in letteratura essi sono considerati ASSOLUTAMENTE NON PRESENTI nella composizione naturale e vengono considerati un INDICATORE DI CONTAMINAZIONE DI ORIGINE PETROLIFERA.
Un’altra considerazione oggettiva, valida per ogni corso d’acqua, la prendiamo a prestito dalla relazione dell’ARPA Umbria riguardo allo studio dei sedimenti del fiume Clitunno https://www.arpa.umbria.it/resources/documenti/Acqua/progetto%20clitunno/1%20-%20Relazione%20I%20-%20Clitunno.pdf
“Quando un inquinante giunge in acqua, in parte entra in soluzione, in parte tende ad adsorbirsi al particolato sospeso che, nel medio periodo e secondo le caratteristiche idrauliche del corso d’acqua, tende a depositarsi e ad accumularsi nel sedimento. (…) I processi di trasporto e deposizione dei materiali solidi sono strettamente legati alle condizioni locali di energia. In particolare, la deposizione dei sedimenti in sospensione avviene quando l’acqua rallenta il suo movimento e le particelle solide, per gravità, si posano sul letto del fiume. (…) In generale la porzione superficiale dei sedimenti presenta le maggiori concentrazioni delle sostanze presenti. (…) Nelle porzioni più profonde, in linea di massima, le concentrazioni di metalli e di idrocarburi tendono a diminuire“.
Questa serie di considerazioni sono state inviate a Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Falconara M. con la richiesta di effettuare prelievi ed analisi di limo in più punti del fosso S. Sebastiano e di fornire una spiegazione sulla funzione di quello scarico.
Staff comuncazione l’Ondaverde Onlus - Falconara M.