Raffineria API di Falconara Marittima: pubblichiamo audio e video di una settimana di scoppi e sonore svampate che hanno impaurito i cittadini. Mentre i Sindacati attaccano l’azienda sulla sicurezza ritenendo “inaccettabile la proposta fatta che vede un drastico taglio del numero del personale in turno addetto al presidio delle apparecchiature lasciate ferme, con presenza di prodotto (benzina-gasolio-idrogeno ecc.)”, gli Enti preposti aspettano sempre le proteste dei cittadini esasperati prima di attivare i controlli!
Oltre alla Settimana Santa, quest’anno i cittadini di Falconara Marittima hanno vissuto anche quella profana provocata - dal 29/3 all’11/4 - da scoppi, scoppiettii e sonore svampate provenienti dalla raffineria API. Tubazioni? Valvole? Serbatoi? Colonne di distillazione? Ad oggi sappiamo solo quello che la direzione della raffineria ha comunicato al Sindaco di Falconara solo dopo le numerose segnalazioni dei cittadini al Comune, ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. Questi sono i video registrati a 300 metri e a 2 Km dalla raffineria (ma il rumore è stato segnalato anche da 3Km!) che “se fosse progettata oggi, in base alle direttive dell’Unione Europea, non potrebbe essere localizzata dove si trova“ (Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente 26/8/1999).
2020/04/11 Forti rumori dalla raffineria di Falconara M.
A proposito delle segnalazioni fatte agli Enti di controllo soprattutto con spirito di collaborazione, dal racconto audio di questo cittadino ci sembra che le telefonate siano poco gradite. Speriamo di sbagliarci; al seguente link audio potete ascoltare la testimonianza che ci è pervenuta.
https://www.youtube.com/watch?v=ptHiNM2s95A&feature=youtu.be&t=3
Comunque, riguardo ai rumori dell’11 aprile la raffineria API ha comunicato: “un malfunzionamento di una valvola di regolazione della pressione del vapor d’acqua alle utenze che ha indotto l’intervento ripetuto della valvola di sicurezza a protezione della linea causando effetti acustici riscontrabili dall’abitato circostante“.
A guardare bene la stessa motivazione agli scoppi, scoppiettii e sonore svampate della settimana scorsa (29/3): “è stato riscontrato il malfunzionamento di una valvola di regolazione della pressione del vapor d’acqua che ha indotto l’intervento ripetuto di una valvola di sicurezza, che ha prodotto effetti acustici percepibili nell’abitato circostante.“
Non solo: apprendiamo da facebook che a qualcuno che si è rivolto direttamente alla raffineria sia stato risposto “stanno ventando azoto e gli impianti sono chiusi“.
Se mettiamo insieme a tutto questo anche lo scontro sulla SICUREZZA andato in scena tra il 29 Marzo e l’11 aprile tra la RSU dell’API e l’Azienda (vedi http://www.marche.cgil.it/2020040201.htm ), come possono sentirsi sicuri i cittadini falconaresi?
Le RSU, a proposito “dell’assetto del sito (…) con il quale l’azienda ritiene di poter gestire le attività durante le 9 settimane di durata di fermo impianti” hanno scritto: “(…) riteniamo inaccettabile la proposta fatta che vede un drastico taglio del numero del personale in turno addetto al presidio delle apparecchiature lasciate ferme, con presenza di prodotto ( benzina-gasolio-idrogeno ecc. ) e non bonificate, una azzardata rivisitazione della composizione dei componenti della Squadra di Primo Intervento“.
Gli Enti di controllo sappiano che, proprio per quello che constatò l’ex Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, noi cittadini pretendiamo GRANDISSIMA ATTENZIONE NEI CONTROLLI E SEVERE SANZIONI su questo impianto perché NON si fa l’abitudine a convivere con l’altoparlante nelle strade che da un momento all’altro potrebbe annunciare l’ordine di evacuazione dalle case, NON si fa l’abitudine a subire qualsiasi cosa accada in raffineria, NON faremo mai l’abitudine a vedere la nostra città occupata dalla raffineria.
Staff comunicazione l’Ondaverde OdV
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