PM10 e PM2.5 a Falconara Marittima: a differenza di ciò che dice il Direttore Generale dell’ARPA Marche – Giancarlo Marchetti - dall’inizio dell’anno sono stati rilevati 10 superamenti dei limiti delle PM10 e altissime concentrazioni delle PM2.5. Il Direttore dell’ARPA sembra ignorare l’incidenza delle PM2.5 sugli eccessi di abortività spontanea nelle donne fertili residenti a Falconara nonostante la problematica sia stata sottolineata con forza dal Ministero della Salute e dallo stesso servizio Epidemiologia Ambientale dell’ARPAM. Ondaverde: “Come noto, le PM2.5, a differenza delle PM10, hanno la capacità di andare più in profondità nei bronchi ed hanno più facilità di passaggio dalle vie aeree al sangue. Per questo motivo dal 1 gennaio 2020 le norme europee e italiane stabiliscono che il valore limite annuale per la protezione della salute umana cala a 20 µg/mc. Dal 1 gennaio nell’unica centralina della città dotata di analizzatore delle PM2.5 sono stati registrati 22 giorni con valori di PM2.5 superiori a 20 µg/mc e con punte di 76 µg/mc! Temiamo che il Ministero della Salute non abbia un quadro chiaro delle emissioni e dell’incidenza sulla salute a Falconara M.”.
Dall’inizio dell’anno a Falconara i superamenti del valore limite per la protezione della salute umana (50 µg/mc sulle 24 ore) per le PM10 sono stati 10: 5 rilevati dalla stazione di Falconara Alta e 3 rilevati dalla centralina di Falconara Scuola (Villanova). Della terza centralina - Falconara Acquedotto/Fiumesino - non si sa nulla perché NON ESISTE un campionatore di PM10!
Il Direttore Generale dell’ARPA Marche - Dr. Giancarlo Marchetti - riguardo a Falconara, parla soltanto delle PM10 e non sembra essere preoccupato del livello delle PM2.5 che, come noto, a differenza delle PM10, hanno la capacità di andare più in profondità nei bronchi ed hanno più facilità di passaggio dalle vie aeree al sangue.
Il Dr. Marchetti non può tacere che per questo motivo dal 1 gennaio 2020 le norme europee e italiane stabiliscono che il valore limite annuale per la protezione della salute umana cala a 20 µg/mc (fino al 31 dicembre era 25 µg/mc). Dal 1 gennaio la centralina posta nel quartiere Villanova ha rilevato 22 valori di PM2.5 superiori a 20 µg/mc e con punte di 76 µg/mc.
Il Direttore dell’ARPA Marche, la Regione Marche, il Sindaco di Falconara, i Ministeri della Salute e dell’Ambiente non conoscono la reale situazione delle PM2.5 a Falconara Marittima, poiché esse sono misurate soltanto a Villanova (centralina Falconara Scuola), mentre le centraline di Falconara Alta e Falconara Acquedotto sono sprovviste dello specifico analizzatore!
Eppure l’associazione delle PM2.5 con l’aumento degli aborti spontanei nelle donne fertili falconaresi (15 - 49 anni) da tempo è stato evidenziato in uno Studio epidemiologico descrittivo del Settore di Epidemiologia Ambientale dell’ARPA Marche https://www.arpa.marche.it/index.php/temi-ambientali/epidemiologia-ambientale/item/650
Studio inserito - il 14 giugno 2016 - tra le tante motivazioni sanitarie che il Ministero della Salute espresse a sostegno della propria opposizione al nuovo impianto di desolforazione di API raffineria!
Riteniamo che in un’area come Falconara M., molto critica dal punto di vista sanitario e ambientale, gli Enti di controllo non possono permettersi buchi di conoscenza simili, non possono ignorare quali livelli di PM2.5 si respirino a Falconara Alta, Fiumesino, Castelferretti, Palombina.
Staff comunicazione l’Ondaverde ODV - Falconara M.
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« Il “progetto Ambiente” del Sindaco di Falconara Marittima è fuorviante rispetto alle reali necessità di intervento. I 400.000 euro previsti saranno spesi male.
Chiesto il rinvio a giudizio per l’Amministratore Delegato e del Resposabile di Ambiente e Sicurezza della raffineria API di Falconara Marittima! Il Comitato Mal’Aria e Ondaverde Odv: “Finalmente dopo anni e di telefonate, segnalazioni, denunce, la voce dei cittadini è stata ascoltata. Una sola considerazione: purtroppo quando è la giustizia a dover intervenire, significa che tutte le istituzioni preposte al controllo della salute, della qualità dell’aria, del controllo del rispetto delle prescrizioni hanno comunque tristemente fallito”. »