Il “progetto Ambiente” del Sindaco di Falconara Marittima è fuorviante rispetto alle reali necessità di intervento. I 400.000 euro previsti saranno spesi male.
Mentre a livello mondiale la tendenza è di ridurre l’utilizzo di materie fossili e riconvertire aree inquinate/industrializzate, a Falconara Marittima, che è uno degli oltre 40 SIN d’Italia, si pensa di spendere soldi privati e pubblici, per un totale di 400.000 € in tre anni, soltanto per monitorare le esalazioni, la cui molestia e potenziale pericolosità per la salute da anni è stata fatta emergere e denunciata dai soli cittadini. Invece, servirebbe richiedere che quel denaro venga speso per la manutenzione degli impianti, per controlli efficaci e a sorpresa degli stessi, oltreché che per avviare un percorso che possa portare ad una riconversione profonda e sostenibile delle industrie impattanti presenti su questo territorio e quelli limitrofi.
Il “progetto ambiente” voluto dal Sindaco Signorini, peraltro senza alcun confronto preventivo né recepimento delle richieste da noi avanzate in molti contesti istituzionali, non porterà a nulla di tutto questo. Verranno spesi 400.000 € senza che nel breve e medio periodo si generi alcun miglioramento delle condizioni ambientali che gravano su quest’area. Sarebbe quindi utile spendere quei soldi per l’abbattimento delle emissioni, intervenendo sugli impianti che ne sono causa. Gli Enti preposti ai controlli sanno benissimo quali sono gli interventi necessari.
Fra le molte altre cose, avevamo chiesto al Sindaco di sostenere convintamente la nostra richiesta presso la Prefettura di un coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente e della Salute, perché sappiamo da molto tempo che la Regione Marche in questi anni è stata inconcludente.
Servirebbe maggiore coraggio, invece non solo si preferisce la linea del “non disturbare” ma si fa addirittura apparire che tutto cambi mentre quasi nulla sta in realtà cambiando.
L’attuale “progetto ambiente” è fuorviante rispetto agli obiettivi necessari.
Chiediamo da anni a tutti gli interlocutori istituzionali un atteggiamento profondamente diverso dall’attuale e a questo proposito ci chiediamo ancora oggi come sia stato possibile per il Comune di Falconara non volersi rivolgere al Ministro dell’Ambiente - Gen. Sergio Costa - quando il suo dirigente, Dott. Antonio Ziantoni, impedì di fatto un’immediata ispezione straordinaria dentro la raffineria a seguito dell’incidente di aprile 2018 al serbatoio tk61.
Non riusciamo inoltre a capire come il Comune di Falconara Marittima sia potuto rimanere in silenzio anche rispetto alla mancata realizzazione del doppio fondo in quei serbatoi che dovevano essere completati già da alcuni anni.
Comitato Mal’aria e l’Ondaverde Onlus ODV Falconara M.
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« Il 22 dicembre le MAGLIETTE BIANCHE sono scese in strada in 24 Siti Inquinati di Interesse Nazionale e Regionale: vogliamo le bonifiche subito! I progetti di bonifica non possono rimanere sulla carta. Chiediamo interventi nel breve periodo, da molti anni è noto che nei territori SIN e SIR ci sono eccessi di decessi e ricoveri per determinate patologie!
PM10 e PM2.5 a Falconara Marittima: a differenza di ciò che dice il Direttore Generale dell’ARPA Marche – Giancarlo Marchetti - dall’inizio dell’anno sono stati rilevati 10 superamenti dei limiti delle PM10 e altissime concentrazioni delle PM2.5. Il Direttore dell’ARPA sembra ignorare l’incidenza delle PM2.5 sugli eccessi di abortività spontanea nelle donne fertili residenti a Falconara nonostante la problematica sia stata sottolineata con forza dal Ministero della Salute e dallo stesso servizio Epidemiologia Ambientale dell’ARPAM. Ondaverde: “Come noto, le PM2.5, a differenza delle PM10, hanno la capacità di andare più in profondità nei bronchi ed hanno più facilità di passaggio dalle vie aeree al sangue. Per questo motivo dal 1 gennaio 2020 le norme europee e italiane stabiliscono che il valore limite annuale per la protezione della salute umana cala a 20 µg/mc. Dal 1 gennaio nell’unica centralina della città dotata di analizzatore delle PM2.5 sono stati registrati 22 giorni con valori di PM2.5 superiori a 20 µg/mc e con punte di 76 µg/mc! Temiamo che il Ministero della Salute non abbia un quadro chiaro delle emissioni e dell’incidenza sulla salute a Falconara M.”. »