I cittadini delegati al controllo delle esalazioni: ci aspettavamo molto di più dal “Progetto Ambiente”. Quanto dovranno ancora attendere i falconaresi perché si proceda ad una verifica delle cause impiantistiche che comportano tanto degrado per la salute e l’ambiente a Falconara Marittima?
COMUNICATO STAMPA del 11/7/2019
Il comitato Malaria e Ondaverde Onlus di Falconara hanno assistito alla presentazione del “Progetto ambiente” da parte dell’ARPAM e dell’Amministrazione Comunale per la segnalazione di “fenomeni odorigeni” tramite la nuova app “OdorNET” con lo scopo di posizionare in città box campionatori dell’aria.
La segnalazione da parte dei cittadini è senza dubbio importante, tuttavia rileviamo quanto segue:
- Anni di partecipazione attiva della cittadinanza hanno prodotto continue segnalazioni, nel solo 2018 più di 500. Pur avendo ricevuto l’assicurazione che “delle segnalazioni pregresse si terrà conto”, è stato dichiarato che “il dato del numero degli episodi segnalati e le relative informazioni (entità, durata, tipologia di odore percepito, condizioni meteo correlate) non è oggi trattato in maniera sistematica“. Le segnalazioni pregresse per questa ragione non potranno essere utilizzate nemmeno per capire dove sarebbe più corretto posizionare le centraline, cosa che invece si ritiene di poter fare con solo due mesi di sperimentazione. Chiediamo che gli episodi precedentemente segnalati vengano tutti inseriti nel database dell’applicazione.
- I box campionatori verranno attivati da remoto e solo nel momento in cui arriveranno segnalazioni ritenute valide (quante ne serviranno e con quale criteri verranno valutate al momento non è dato sapere, non è ancora stato definito).
Ciò rende l’attivazione di questi box campionatori legata alla percezione soggettiva dei singoli cittadini, ma ci sono componenti altamente cancerogeni non percepibili o non sempre percepiti dalla popolazione, in questi casi i nuovi rilevatori non entreranno in funzione.
- Non è stato spiegato che tipo di azioni e iniziative ARPAM intraprenderà nel momento in cui i campionatori confermeranno la presenza di esalazioni industriali.
Inoltre in merito all’App si rilevano i seguenti punti di debolezza:
- Ci domandiamo quante persone la utilizzeranno considerando l’età avanzata di molti cittadini sul territorio.
- Dal momento che la App prevede una segnalazione attraverso geolocalizzatore e che le segnalazioni non possano avvenire a posteriori o da un luogo diverso, in caso di mancanza di segnale o di malfunzionamento del server (cosa che è già accaduta in questi primi giorni di attivazione) sarà impossibile segnalare.
In virtù di queste carenze, nel corso della presentazione abbiamo anche chiesto che per segnalare episodi di esalazioni industriali moleste e potenzialmente pericolose per la salute, vengano mantenuti anche i sistemi tradizionali (telefonata al numero verde 800.122.212, moduli di segnalazione cartacei e mail all’ufficio ambiente) e che tutte queste segnalazioni vengano poi caricate nel database dell’applicazione.
Tuttavia, al là di queste considerazioni, abbiamo espresso la preoccupazione dei cittadini derivante dal fatto che si stia ricominciando a parlare di valutazione del tipo di emissioni e della loro provenienza, continuando ad utilizzare la dicitura “fenomeni odorigeni” al posto della più corretta “esalazioni industriali”. Studi accreditati e riconosciuti dal ministero della Sanità e recentemente anche il Registro Tumori Regionale hanno dimostrato per alcune patologie la maggiore incidenza di tumori sul territorio falconarese rispetto sia alla media regionale che del centro Italia, questo è ciò che preoccupa la popolazione.
Il controllo diretto sulle aziende che impattano maggiormente sul territorio e una seria politica di sicurezza e prevenzione non dovrebbero prescindere da una verifica puntuale dell’efficienza degli impianti e delle manutenzioni descritte e prescritte nelle autorizzazioni concesse dalle istituzioni.
Non è accettabile delegare ai cittadini un’attività di controllo che dovrebbe essere prerogativa di tutti gli organi di controllo, ISPRA, ARPAM, ASUR e, a prescindere dalle competenze, inoltre del Comitato Tecnico Regionale (costituito da Vigili del Fuoco, Comune, ARPAM, Regione Marche e Prefettura).
Il controllo civico richiesto sarà comunque inefficace se gli strumenti a disposizione dei cittadini sono quelli del sistema odornet.
In questi anni oggetto del controllo sono state e restano le esalazioni, ovvero gli effetti di processi industriali in contesti urbanizzati mentre ciò che chiediamo è il controllo delle cause che generano tali esalazioni.
Ci aspettavamo molto di più dal “Progetto Ambiente”.
Quanto dovranno ancora attendere i cittadini di Falconara perché si metta mano ai controlli sulle cause impiantistiche che comportano tanto degrado per la salute e l’ambiente dei cittadini di Falconara?
L’Ondaverde Onlus e Comitato Mal’aria - Falconara M.
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