Colpo di mano della Giunta Regionale delle Marche: FUORI I CITTADINI DAL CONFRONTO SU SICUREZZA, AMBIENTE E SALUTE riguardante la raffineria API di Falconara Marittima. Calpestata la convocazione dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente che il Prefetto di Ancona aveva chiesto di indire al Sindaco di Falconara appena 3 mesi fa (8 febbraio 2019), all’ultimo tavolo prefettizio con i cittadini, la Regione, il Comune, l’ARPAM, l’ARS.
Comunicato Stampa del 17/5/2019
Mal’aria e Ondaverde Onlus: su delibera della Giunta Regionale n.541 del 13/5/2019,
ricordando a tutti che la partecipazione è un diritto, non una concessione.
guarda e ascolta il servizio di E’TV Marche (intervista a Roberto Cenci)
https://www.facebook.com/etv.marche/videos/296144348002413/
articolo Anconatoday
http://www.anconatoday.it/cronaca/raffineria-api-comitati-delibera-regione-marche.html
articolo Cronache Ancona
Abbiamo oggi appreso che la Giunta Regionale con la Delibera n° 541 del 13 maggio 2019 (leggi
http://www.norme.marche.it/Delibere/2019/DGR0541_19.pdf ), ha deliberato la “Costituzione di un tavolo di confronto interistituzionale regionale su API raffineria di Ancona S.p.A.”, “…per il confronto congiunto delle misure e degli interventi prescritti a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e l’ambiente e mitigare le relative criticità …”. Fatto per noi grave è che questo nuovo tavolo preveda la partecipazione di tutti i soggetti già con noi presenti nel tavolo istituito presso la Prefettura ma di fatto esclude il Comitato Mal’aria e Ondaverde Onlus. Il locale comitato civico spontaneo falconarese, denominato Mal’aria, si è adoperato molto in questi anni, con l’intercessione della Prefettura, per ottenere che tutti gli organi istituzionali fossero costretti a lavorare fattivamente sulle cause delle emissioni industriali e quindi sul degrado ambientale e sanitario che coinvolge Falconara. Chiediamo inoltre, da oltre due anni, un coinvolgimento diretto dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente. Ora, dopo anni di passività, la Regione crea un tavolo nel quale di fatto non ci siamo. Non dimentichiamo che la costituzione del tavolo presso la Prefettura nei mesi scorsi ha di fatto scosso gli organi preposti alla sorveglianza sanitaria ed ambientale (Regione, ARS e ARPAM), dalla situazione di stallo e di mancanza di comunicazione che persisteva ormai da troppo tempo, ed ora non possiamo che percepire questa iniziativa, della Regione, come un tentativo di annullamento della partecipazione dei cittadini. Inaccettabile che una nostra eventuale presenza al tavolo venga ora relegata alla discrezionalità dei soggetti formalmente indicati, questa impostazione data dalla Giunta regionale, viola, a nostro avviso, ogni elementare regola di partecipazione democratica attiva e civile, gettando via con un colpo di spugna la nostra puntuale partecipazione e presenza sui contenuti; contenuti e competenze dimostrate in più occasioni, ad ogni incontro svoltosi per volere della Prefettura con l’Agenzia Regionale Sanitaria e l’Arpam, così come in Regione (presidio del 7/11/2018, seminario sull’AIA del dicembre 2018). Da parte della Regione Marche si tratta di fatto, per le scriventi, di un nuovo tentativo di escludere i cittadini dalle decisioni che gravano sulle loro vite. Dopo tutti gli sforzi da noi effettuati e la ricerca continua di un confronto e incontro con il Ministero della Salute e dell’Ambiente, la Regione Marche ora si attiva ma ci esclude, incredibilmente.
Ci chiediamo ora: cosa ne sarà del tavolo istituito presso la Prefettura?
Che cosa ne sarà del nostro dossier depositato al Ministero dell’Ambiente?
Che cosa ne è stato della nostra contestuale richiesta di istituire un tavolo con i Ministeri con noi presenti?
Dopo due anni di attesa questo è il triste epilogo?
I cittadini dei comitati si riservano di mettere in atto ogni mezzo civile, democratico per vedere affermato il loro diritto a rappresentare direttamente le proprie istanze, in tutti i tavoli dove si decide del futuro ambientale della propria cittadina e chiedono:
una modifica della DGR_541/19, affinché sia prevista stabilmente in essa la partecipazione a tutti gli incontri del neonato tavolo interistituzionale di una delegazione di cittadini in rappresentanza del locale comitato civico spontaneo falconarese denominato Mal’aria Falconara.
Comitato Mal’aria e Ondaverde Onlus Falconara.
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« Concluse le indagini a carico dell’Amministratore Delegato e del Responsabile dell’Ufficio Ambiente e Sicurezza di API Raffineria di Ancona s.p.a. Le ipotesi di reato contestate: getto pericoloso di cose, inquinamento ambientale, mancata applicazione del Piano interno di sicurezza e la violazione di prescrizioni ambientali. Grazie al NOE dei Carabinieri, 5 anni di puntuali segnalazioni delle esalazioni subite da migliaia di cittadini non sono rimaste inascoltate. Di contro, sottolineiamo lo stridente immobilismo di Prefettura, Regione Marche, Comune di Falconara, Azienda Sanitaria Regionale, ARPAM che dopo 2 anni non sanno impostare un tavolo operativo a Falconara con la presenza del Ministero della Salute ed del Ministero dell’Ambiente, per iniziare a discutere sulla riduzione delle fonti inquinanti e delle emissioni!
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