La raffineria API a Falconara Marittima: DELUDENTE l’incontro al Ministero dell’Ambiente! Ministero, Regione Marche e Comune di Falconara (che continuano a chiamare le esalazioni di idrocarburi con l’eufemismo “cattivi odori”) non vogliono ridiscutere tutta l’A.I.A. e propongono nuovi monitoraggi. I cittadini, lasciati soli nel chiedere la riapertura dell’AIA, hanno ribattuto: “Sappiamo benissimo che moriamo e ci ammaliamo di più rispetto alla media regionale e quindi si DEVE intervenire sulle cause, dato che gli effetti già li conosciamo troppo bene. Ondaverde e Mal’ARIA hanno consegnato un dettagliato dossier su controlli inadeguati, prescrizioni eluse e ispezioni negate seppur chieste dagli Enti locali e nonostante anni di esalazioni di idrocarburi! Ma il Ministro Costa non c’era … Chi leggerà il dossier?

pubblicato il 15 Febbraio 2019 0

Comunicato Stampa su esito incontro presso Ministro dell’Ambiente

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https://www.facebook.com/Comitato-Malaria-Falconara-M-1611743038863757/

E’ stato DELUDENTE l’incontro che doveva vedere la nostra delegazione al cospetto del Ministro dell’Ambiente, Generale Sergio Costa. L’incontro è stata una possibilità che ci è stata comunicata dalla Regione Marche a ridosso dell’appuntamento stesso, dato che non eravamo stati informati della richiesta ne di un nostro coinvolgimento. Pur se avvisati all’ultimo, trattandosi di un primo incontro diretto con il Ministro, ci è sembrato importante cercare di sfruttare l’occasione ed abbiamo quindi deciso di aderire a questo invito. Ma, appunto, la DELUSIONE è la sintesi di come si è svolto l’incontro.

Per prima cosa: il Sig. Ministro era assente, al suo posto c’erano quattro rappresentanti del Ministero. Questo ha in parte vanificato il nostro intervento dato che fra altro intendevamo portare alla sua attenzione anche una serie di carenze e mancanze di funzionari del suo stesso Ministero. Durante l’incontro è poi emerso che Regione Marche e Comune di Falconara erano informati della sua assenza, mentre a noi la Regione non lo aveva detto.

Potremmo quindi affermare di non essere stati correttamente informati dall’assessore Sciapichetti, per essere indotti a partecipare? Siamo stati invece usati per scopi di finta partecipazione? La nostra delegazione ha comunque ringraziato per l’opportunità.
Secondo: i rappresentanti dei Sindacati lavoratori API sono intervenuti solo per difendere l’operato dei lavoratori stessi e per lamentare il mancato invito dell’azienda. Preferiamo non commentare.
Terzo: da parte di Regione, Comune e Arpam (rappresentata dal Direttore Marchetti) è emersa una tale contentezza per la futura app di monitoraggio di quelli che continuano a definire “odori”, rispetto alla quale non siamo affatto concordi.
Quarto: API ha chiesto una modifica dell’AIA riguardante 4 prescrizioni, mentre Arpam l’ha chiesta solo per la prescrizione 63 (non cioè per l’intera AIA).

In sostanza nessuno a parte noi ha chiesto la revisione totale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
I rappresentanti del Ministero hanno rappresentato un’unica possibilità per il riesame dell’AIA e cioè solo in caso di superamento dei valori della qualità dell’aria normati dalla legge. Ci chiediamo allora perché anche oggi gli Enti presenti non abbiamo fatto presente del superamento dei valori limite di arsenico monitorati nel 2017.

È emersa palesemente una non volontà degli Enti presenti a voler ridiscutere interamente l’AIA, richiesta che la nostra delegazione ha invece ribadito fermamente, anche attraverso la consegna di un dettagliato dossier, che nelle nostre intenzioni sarebbe dovuto finire nelle mani del Ministro, mentre ora non sappiamo se egli avrà occasione di leggerlo.
Ringraziamo un tecnico della Funzione Ambiente della Regione Marche, l’unica persona un po’ fuori dal coro, a cui riconosciamo il merito di aver fatto riferimento anche alla legge Seveso.
Nonostante la delusione profonda, è stato comunque importante per noi essere presenti, perché altrimenti se la sarebbero suonata e cantata a loro piacimento.
Il nostro intervento è stato indirizzato al riesame completo dell’Aia, alle carenze e mancanze degli organi di controllo Ispra e Ministero Ambiente compreso e alla grave situazione sanitaria.
Abbiamo ribattuto almeno due volte ai rappresentanti del ministero e alle affermazioni di Sciapichetti, chiedendo ad entrambi un cambio di passo, perché continuare nel percorso citato dagli enti
(app e monitoraggi vari) non servirà a nulla, considerato che sappiamo benissimo che moriamo e ci ammaliamo di più rispetto alla media regionale e quindi si DEVE intervenire sulle cause, dato che gli effetti già li conosciamo troppo bene.

Comitato MAL’ARIA e ONDAVERDE ONLUS Falconara Marittima



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