Falconara Marittima: anche se le centraline di rilevamento della qualità dell’aria non raggiungono la percentuale di raccolta minima prescritta dal D.lgs 155/2010, per l’ARPA Marche “rappresentano abbastanza bene, lo stato di qualità dell’aria”! Per Falconara Marittima il D.Lgs 155/2010 è carta straccia! Lo hanno dimostrato Ministero dell’Ambiente, Regione Marche, Comune di Falconara e ARPA Marche con il nuovo impianto di desolforazione di API raffineria.
Non è accettabile che per l’Ing. Massimo Marcheggiani e per l’Ente che rappresenta in qualità di Dirigente del Servizio Aria dell’ARPA Marche i dati insufficienti forniti dalle centraline di rilevamento della qualità dell’aria a Falconara Marittima “rappresentano abbastanza bene, lo stato di qualità dell’aria“. L’Ing. Marcheggiani ha espresso questa valutazione nel corso dell’audizione del 31 maggio scorso di fronte alle Commissioni Salute e Ambiente della Regione Marche nonostante che le percentuali di misurazione effettiva da lui stesso forniti nella stragrande maggioranza non avessero raggiunto il 90% di raccolta minima dei dati prescritta dal D.Lgs 155/2010 (Allegato 1).
Eccoli i dati snocciolati dal Dirigente dell’ARPAM:
1) per la centralina di Falconara Acquedotto (Fiumesino) l’effettiva raccolta dei dati del campionatore degli Idrocarburi Non Metanici (NMHC) è stato del 61,4%; quello del Biossido di Azoto (NO2) del 75,9%; Benzene 87,8%; Ozono (O3) 88,3%; Biossido di Zolfo (SO2) 84,8%
2) per la centralina di Falconara Scuola (Villanova) l’effettiva raccolta dei dati del campionatore di Benzene sono state effettuate per il 75%; gli NMHC sono stati misurati per l’8,1%; Ammoniaca 86%; SO2 87%; NO2 79,3%; l’Acido Solfidrico (H2S) 87%
3) per la centralina di Falconara Alta il Benzene è stato rilevato per il 69,7%; gli NMHC il 58%.
Pertanto, a norma di Legge e contrariamente alla valutazione del Servizio Aria dell’ARPA Marche, quei dati non rappresentano affatto lo stato di qualità dell’aria di Falconara Marittima!
Se qualcuno pensa che sia da pignoli pretendere il 90% di raccolta dati delle centraline quando l’Ing. Marcheggiani dice che anche l’87 o 88% rappresenta bene lo stato della qualità dell’aria sbaglia di grosso, perché la conseguenza di questa logica è che, pur nella consapevolezza che LA LEGGE NON E’ RISPETTATA, qualcuno la usa a proprio vantaggio!
E’ il caso concreto verificatosi con il nuovo progetto di desolforazione di API raffineria: nell’aprile 2015, nella sua relazione l’azienda petrolifera verificò la palese situazione di inefficienza nella raccolta minima dei dati da parte delle centraline di monitoraggio di Falconara Marittima, ma poi argomentò nel modo seguente:
Questa era la situazione di illegalità (tabelle della Relazione API ed evidenziazioni nostre)
Di fronte a queste tabelle di inefficienza, soltanto l’Ondaverde e i Comitati cittadini si opposero alla logica di API raffineria con osservazioni inviate al Ministero dell’Ambiente, logica secondo la quale, comunque, il quadro fornito era indicativo della qualità dell’aria a Falconara Marittima! NON LO EVIDENZIARONO NE’ SI OPPOSERO il Comune di Falconara Marittima, la Regione Marche, l’ARPA Marche e l’Autorità portuale di Ancona nei loro interventi nel procedimento ministeriale! Così, alla fine, la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS del Ministero dell’Ambiente nel proprio parere N° 1946 del 18 dicembre 2015 non prese neanche in considerazione l’osservazione di Ondaverde e Comitati e, sulla qualità dell’aria a Falconara Marittima, concluse così:
Il progetto di API raffineria fu addirittura escluso dalla Valutazione di Impatto Ambientale con la benedizione del Ministero dell’Ambiente che, rinnegando lo stesso D.Lgs 155/2010 che aveva proposto e controfirmato, DECISE CHE QUELLA QUANTITÀ INSUFFICIENTE DI DATI ERA SIGNIFICATIVA!
Ecco dove porta la logica dell’Ing. Marcheggiani del Servizio Aria dell’ARPA Marche!
Staff comunicazione l’Ondaverde e Comitati cittadini
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« La VALUTAZIONE dello STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE A FALCONARA MARITTIMA illustrata nel corso dell’audizione del 31 maggio scorso dice che NEL PERIODO DAL 1994 AL 2013 I CITTADINI SI SONO AMMALATI E SONO DECEDUTI DI PIÙ CHE NEL RESTO DELLA REGIONE MARCHE! I Presidenti delle Commissioni regionali Sanità e Ambiente hanno risposto alla prima richiesta sulla quale Malaria, Ondaverde, Comitati di quartiere e Legambiente Falconara avevano sollecitato (invano!) il sostegno e l’impegno dell’Amministrazione comunale. La prima conseguenza del quadro sanitario è che i decisori politici - a tutti i livelli - congelino allo stato attuale le attività delle industrie insalubri presenti sul territorio di Falconara M., respingendo qualsiasi proposta di implementazione di nuovi impianti produttivi o potenziamento di quelli esistenti!
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