Esalazioni di idrocarburi/solventi a Castelferretti di Falconara M. del 23 novembre 2016: la direzione del vento fa intuire da dove potrebbero essersi generate, ma è palese l’INADEGUATEZZA sia della valutazione delle segnalazioni dei cittadini, sia della comunicazione tra Comune ed ARPAM e sia dei sistemi di rilevamento della qualità dell’aria! Pubblichiamo la risposta dell’ARPA Marche sollecitata anche dalla Prefettura di Ancona
Analizzando la nota di risposta dell’ARPA Marche - Direzione Dipartimento di Ancona, osserviamo:
1) ARPAM scrive che “non è pervenuta alcuna richiesta di intervento”. Solo dalle conversazioni su facebook (che pubblichiamo quì e sono parte della segnalazione inoltrata da l’Ondaverde a Prefetto, Sindaco, Presidente Provincia e Assessore Ambiente della Regione) risultano almeno 4 segnalazioni al numero delle Emergenze ambientali del Comune di Falconara e una chiamata al Tecnico reperibile dell’ARPAM il quale ha risposto, ma non riusciva a sentire quanto riferiva il cittadino!
2) ARPAM scrive che “La direzione prevalente del vento in particolare nelle ore indicate nella segnalazione è stata in prevalenza dal secondo e terzo quadrante” . Quella direzione del vento da SE (Sud-Est) alle ore 20 del 23 novembre 2016, significa che potrebbe avere trasportato esalazioni o dalla ditta Bufarini Srl o dalla SEA Srl!
3) ARPAM scrive che “Le concentrazioni di idrocarburi totali rilevate dall’analizzatore della stazione di Falconara Acquedotto non mostra in tale orario incrementi significativi“. Dato che non esiste alcuna centralina di rilevamento della qualità dell’aria a Castelferretti, l’ARPAM ha preso un dato dalla centralina di Fiumesino (Acquedotto) che dista oltre 2 km dalla zona in cui si è diffusa l’esalazione. La concentrazione si sarà diluita? Forse. Però quello che non capiamo è il parametro idrocarburi totali che non esiste tra gli analizzatori della centralina Acquedotto, a meno che l’ARPAM non intenda gli Idrocarburi Non Metanici (NMHC). Se ARPAM si riferisce agli NMHC, alle ore 20 del 23 novembre il loro valore era di 477µg/mc. E’ poco? E’ tanto? Ci risulta che il limite di legge per gli NMHC è fissato in 200 µg/mc da prendere in considerazione quando si supera lo standard di qualità dell’aria per l’inquinante Ozono. Inoltre ci chiediamo: se ad oltre 2 km di distanza dalla zona di residenza dei cittadini di Castelferretti il valore di NMHC era di 477µg/mc, in loco (via Allende, Olof Palme, Che Guevara, Giordano Bruno) che valore aveva?
4) ARPAM scrive che “Per quanto riguarda il rilevamento di solventi o composti organici volatili (COV), le suddette stazioni di rilevamento non sono attrezzate allo scopo”. Si sta parlando della Rete Regionale della Qualità dell’Aria e delle stazioni di rilevamento di tipo industriale che ogni anno dovrebbero verificare quante tonnellate di COV si riversano sui falconaresi! Dovrebbero farlo sistematicamente dato che solo dalla raffineria API ne vengono emesse oltre 200 tonnellate all’anno (232 t. nel 2015) ma, altrettanto sistematicamente, NON LO FANNO perché non sono MAI STATE DOTATE DEGLI ANALIZZATORI IN CONTINUO PER I COV a far data dall’entrata in funzione alla fine degli anni ‘90!
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus
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