Manganese nell’acqua di un pozzo privato a confine con il SIN di Falconara Marittima: Se il pozzo privato è ubicato in “area esterna al SIN la titolarità del procedimento è regionale, ferme restando le competenze provinciali in merito all’individuazione dei soggetti responsabili” della contaminazione. E’ la comunicazione del Ministero dell’Ambiente inviata a Regione e Comune di Falconara in seguito alla segnalazione dell’Ondaverde Onlus.
Il Ministero dell’Ambiente ha inviato una nota al Comune di Falconara Marittima, alla Regione Marche, alla Provincia di Ancona, al Prefetto, all’ARPAM e all’ASL di Ancona riguardo alla contaminazione da MANGANESE riscontrata nell’analisi dell’acqua in un pozzo privato adiacente al Sito inquinato di Interesse Nazionale (SIN) di Falconara (quartiere Villanova), analisi che l’Ondaverde Onlus aveva fatto eseguire in proprio ed inviato al Ministero. Il Ministero scrive che se il pozzo privato è ubicato in “area esterna al SIN la titolarità del procedimento è regionale, ferme restando le competenze provinciali in merito all’individuazione dei soggetti responsabili” della contaminazione.
A seguito della nota del Ministero dell’Ambiente anche la Prefettura di Ancona ha chiesto al Comune di Falconara M. e all’ARPA Marche di “fornire ogni utile informazione sulla situazione“.
L’Ondaverde (che ha ricevuto per conoscenza le comunicazioni ministeriale e prefettizia) ed i cittadini attendono l’intervento degli Enti sollecitati per una contro verifica dei risultati delle analisi e per valutare l’estensione della contaminazione. Il MANGANESE è un metallo pesante riscontrato anche nelle acque di falda del SIN di Falconara analizzate a circa 55 metri dal pozzo privato ed è presente nelle acque di falda sia dell’area da bonificare di competenza di RFI sia dell’area della raffineria API.
leggi la min-ambiente-risposta-prot-23288_sta-sin-falconara
leggi la nota della Prefettura
Staff comunicazione l’Ondaverde Onlus
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« NON CHIUDETE éTV !!!!
Esalazioni di idrocarburi/solventi a Castelferretti di Falconara M. del 23 novembre 2016: la direzione del vento fa intuire da dove potrebbero essersi generate, ma è palese l’INADEGUATEZZA sia della valutazione delle segnalazioni dei cittadini, sia della comunicazione tra Comune ed ARPAM e sia dei sistemi di rilevamento della qualità dell’aria! Pubblichiamo la risposta dell’ARPA Marche sollecitata anche dalla Prefettura di Ancona »