ESALAZIONI DI IDROCARBURI: l’assemblea/protesta di oltre 250 cittadini per denunciare l’immobilismo di Regione Marche e Comune di Falconara Marittima nei confronti della raffineria API che non trova economicamente conveniente investire sulla tecnologia del recupero dei Composti Organici Volatili ai terminali delle petroliere. Ma dal 2013 il fuori esercizio della centrale termoelettrica IGCC dell’API ha migliorato la situazione dell’aria: meno, ammoniaca, ossidi di azoto e di zolfo, monossido di carbonio e polveri totali. Ed in mare non vengono immesse più dalle 22 alle 28 t. di cloro! I falconaresi: da qui non vogliamo più tornare indietro!

pubblicato il 13 Settembre 2016 0

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L’assemblea/protesta tenuta da circa 250 cittadini falconaresi nella piazza centrale di Falconara Marittima aveva ed ha raggiunto l’obiettivo di informare la cittadinanza che non usa internet e i social su quanto sta accadendo in seguito alle ripetute esalazioni di idrocarburi, come quelle diffusesi domenica 28 agosto. Precisato che ancora non c’è certezza se le esalazioni che hanno ammorbato la città siano state prodotte durante lo scarico/carico di una petroliera ad uno dei terminali di API raffineria oppure da uno dei serbatoi che hanno ricevuto lo scarico di una petroliera, la vicenda ha permesso di focalizzare ancora una volta una situazione di arretratezza tecnologica avvallata dai decisori tecnici e politici. Se dal 2003 - anno di Rinnovo della Concessione alla raffinazione da parte della Regione Marche - i Composti Organici Volatili (COV) emessi dal complesso della raffineria API sono aumentati da 211 t/anno a 239 t/anno (2014, ultimo dato fornito dall’azienda) significa che 11 anni di progressi tecnologici non hanno riguardato perlomeno i terminali petroliferi API. Ovvero: dal 2003 la Regione Marche non ha mosso un dito per far ridurre le emissioni diffuse di COV nonostante che fosse previsto nella prescrizione n° 24 del suo Decreto di Concessione.


Poi la stessa prescrizione contenuta nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) del 2010, è stata vanificata il 12 giugno 2013 dalla stessa Regione, dal Comune di Falconara M. e dalla Provincia di Ancona che non hanno trovato di meglio che condividere e prendere atto che API raffineria non ha ritenuto economicamente sostenibile applicare le migliori tecnologie per l’abbattimento dei COV.

Altro argomento svolto dall’assemblea/protesta ha riguardato l’efficacia delle puntuali segnalazioni che i cittadini (tramite l’Ondaverde Onlus) inviano a tutte le Autorità ogni volta che si verificano eventi che hanno ripercussioni sull’ambiente e sulla vivibilità della città. Nel 2015 uno dei controlli effettuati dall’ISPRA proprio in conseguenza della segnalazione del copioso invio di gas in torcia del 1 e 2 gennaio 2015, ha mostrato un’altra arretratezza tecnologica dell’impianto: infatti nell’evento, l’azienda non ha effettuato il campionamento del gas (per determinare la composizione degli inquinanti). Segno che non ha il campionamento automatico che, al contrario, possiedono tutte le altre raffinerie! E’ vero che è scattata la sanzione amministrativa, ma Ministero dell’Ambiente, Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Falconara M. che siedono al tavolo della concessione dell’AIA hanno chiuso gli occhi sulla mancanza del campionamento in automatico del gas inviato in torcia?

Quando poi API è dotata degli strumenti per individuare parti di impianti che lasciano esalare i COV e li individua, non trova di meglio che NON RISPETTARE la normativa che recita:

Certo viene diffidata e sanzionata, ma nell’aria quei COV se li respirano i lavoratori e i cittadini.

Infine la notizia positiva: da quando la centrale termoelettrica IGCC è stata fermata nel 2013, qualcosa è migliorato nel mare e nell’aria di Falconara M.

Nel mare ogni anno non sono stati immessi dalle 22 alle 28 t. di CLORO! Ogni anno 306 Milioni di mc di acqua di mare (pari a più di 8 volte l’acqua del lago di Castreccioni, Cingoli!) non sono state usate per raffreddare la centrale e restituita con una temperatura superiore di circa 5,5°C.

In aria, ogni anno, NON SONO STATE IMMESSE ~ 7 t. di AMMONIACA, tra 3 e 10 t. di POLVERI TOTALI, tra 83 e 439 t. di MONOSSIDO DI CARBONIO, tra 113 e 174 t. OSSIDI DI ZOLFO, tra 584 e 665 t. di OSSIDI DI AZOTO!

NON DOBBIAMO PIU’ PERMETTERE CHE 1 SOLO GRAMMO DI QUESTE SOSTANZE NOCIVE SIANO REINTRODOTTE NEL MARE E NELL’ARIA DI FALCONARA MARITTIMA!

Staff comunicazione Comitati e Ondaverde Onlus

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