All’audizione di RFI presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, l’On. Donatella Agostinelli e l’On. Bordo ne denunciano l’OMISSIONE nei confronti di ENAC ed ENAV nella fase della elaborazione del progetto preliminare del bypass ferroviario API (2002) e le INGANNEVOLI INFORMAZIONI che L’AD Mario Michele Elia fornì al Ministro delle Infrastrutture (2008)! L’Ing. Pagone di RFI glissa sulle ingannevoli informazioni e ammette l’omissione nei confronti di ENAC ed ENAV derubricandola a dimenticanza e mancanza formale. RFI prende a pesci in faccia ENAC: “All’epoca chi ha istruito non ha probabilmente pensato che il problema aeroporto fosse un problema così rilevante”! Ma il bypass non si arresta!
Dopo l’audizione di RFI SpA svoltasi ieri - 4 febbraio - in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, è possibile fare il punto di che cosa è scaturito dall’azione parlamentare intrapresa dai cittadini di Falconara Marittima con la Petizione n. 380 del gennaio 2013 con cui è stata chiesta la revisione del progetto di collegamento ferroviario tra la linea Orte-Falconara Marittima e la linea adriatica (cosiddetto bypass ferroviario). leggi Testo audizione http://webtv.camera.it/evento/8922
Se i tempi della Commissione non fossero stati così dilatati (3 audizioni in 3 anni di istruttoria!) e, soprattutto, se le audizione di ENAC (17 novembre 2015) e RFI (ieri) si fossero svolte prima della gara di appalto aggiudicato il 6 agosto 2015, ci sarebbe stato tempo per la Commissione stessa di sollecitare il Governo a rivedere il progetto.
Così non è stato e, a ben vedere, anche l’iter politico della Commissione Trasporti (ad esclusione degli Onorevoli Agostinelli e Bordo) sembra essersi adeguato al canovaccio seguito dagli attori dell’iter del progetto del bypass ferroviario: NON FARE CIO’ CHE DEVE ESSERE FATTO AL MOMENTO GIUSTO, MA ADEGUARSI ALLE CONSEGUENZE DELLE NEGLIGENZE!
Le prove delle OMISSIONI, delle FALSE INFORMAZIONI e della TRASGRESSIONE DEL REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA AEROPORTUALE accumulate nel Dossier dei Comitati Fiumesino, Villanova e da l’Ondaverde ONLUS e depositate in Commissione Trasporti a gennaio 2013, ormai non potranno più fermare l’opera nonostante siano state confermate anche dall’Ing. Roberto Pagone di RFI SpA durante l’audizione di ieri. Le ricapitoliamo:
in sede di PROGETTO PRELIMINARE RFI SpA non ha rispettato quanto dettato dagli articoli 3 e 5 del D.Lgs 190/2002 in attuazione della Legge 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale, in quanto
1) Non ha trasmesso il progetto preliminare agli Enti gestori dell’interferenza (ENAC e ENAV) con l’aeroporto delle Marche di Falconara Marittima;
2) Ha sviluppato il progetto preliminare senza collaborare con gli Enti gestori al fine di conoscere ed evitare le possibili interferenze con l’aeroporto;
3) Non ha sviluppato il miglior progetto possibile per evitare pericoli ed interferenze con l’aeroporto delle Marche, che significava INTERRARE la linea ferroviaria!
In conseguenza di quella OMISSIONE
A) Nel 2004 RFI ha consegnato al Ministero dell’Ambiente uno Studio sulla mancata interferenza del bypass ferroviario con le infrastrutture aeroportuali senza interpellare gli unici Enti preposti a quel tipo di valutazioni (ENAC es ENAV) e, a tutt’oggi, non fornisce i nomi e le competenze delle fantomatiche Autorità aeroportuali che consultò!
B) A febbraio e maggio 2008, con due note, l’A.D. di RFI Mario Michele Elia ingannò l’allora Ministro delle Infrastrutture (Antonio Di Pietro) riguardo alla correttezza dell’iter procedurale stabilito dal d.lgs 190/2002 e alla mancanza di interferenze tra bypass ferroviario e aeroporto!
Sui punti A) e B) l’Ing. Pagone ha scelto di glissare!
Sui punti 1) 2) e 3) non possiamo affermare che i vertici di RFI ed ENAC si siano consultati prima di affrontare le rispettive audizioni, ma è certo singolare che l’Ing. Conte dell’ENAC considerò appena degna di una “lamentela“ l’OMISSIONE con cui RFI escluse l’ENTE dalle indispensabili valutazioni del progetto preliminare e che l’Ing. Pagone di RFI l’abbia considerata una “dimenticanza“!
Chissà come si sentiranno quelli dell’ENAC di fronte allo sberleffo di RFI rivelato ieri in audizione, e cioè che “all’epoca (…) non ha probabilmente pensato che il problema aeroporto fosse un problema così rilevante” (dichiarazione dell’Ing. Roberto Pagone).
Ma all’ENAC sono abituati a prendere pesci in faccia da RFI, come quando in Conferenza dei Servizi al Ministero delle Infrastrutture (2009) alla precisazione di ENAC (Ingegneri Mazza, Pandolfi e Perrone) di non essere stata avvertita da RFI nella fase del progetto preliminare, l’Ing. di RFI Luciano Frittelli rispose che loro si erano incontrati con le Autorità aeroportuali per molto tempo e avevano verificato ogni problematica connessa all’aeroporto! Come dire: chi se ne frega se ENAC è l’Ente preposto, RFI ha incontrato indecifrate Autorità aeroportuali che valevano quanto e più di ENAC! vedi pag.11 verbale conf servizi 2009
Comunque, alla fine, ciò che conta è quanto affermato dall’Ing. Pagone di RFI: “sia ENAC che ENAV hanno espresso parere favorevole al progetto“, ovvero, chi se ne frega delle irregolarità e dei costi pubblici che esse genereranno!
Infatti l’enorme pasticcio ferroviario infarcito di OMISSIONI, di FALSE INFORMAZIONI e della TRASGRESSIONE DEL REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA AEROPORTUALE ha conseguito l’obiettivo di realizzare l’opera in quel preciso punto del territorio di Falconara Marittima
Ø dove la ferrovia non potrà essere realizzata in trincea per l’altissimo rischio idrogeologico;
Ø dove per questo costringerà alla modifica del sentiero luminoso di atterraggio dell’aeroporto delle Marche;
Ø dove per questo determinerà interferenze, seppur minime, con il sistema ILS (Instrument Landing System) dell’aeroporto per l’atterraggio strumentale.
Si persegue l’interesse pubblico in questo modo?
Noi continuiamo a pensare di no!
Chi si avvantaggia realmente del bypass ferroviario?
API raffineria SpA, la quale ha inglobato i binari della linea Ancona - Bologna con l’espansione dei suoi impianti tra gli anni ‘60 e ‘70 ed ora si ritroverà con 3 ettari in più di terreno industriale senza sborsare un Euro! Quanto varrà in più tutta la baracca con quegli ulteriori 3 ettari di terreno?
Lo ripetiamo: l’alternativa c’era ed era stata progettata prima del bypass ferroviario attuale. Si chiamava “bretella ferroviaria Chiaravalle - Montemarciano”, progetto in fase preliminare nel 1999 e finanziato dall’Unione Europea.
E se si voleva veramente proteggere i treni che transitano all’interno della raffineria, oltre ai sistemi di blocco già in atto, nel 2000 il Ministero dell’Ambiente, i Vigili del Fuoco, la Regione Marche, le Ferrovie dello Stato e il Comune di Falconara avevano considerato fattibile una galleria/barriera artificiale sul tratto di linea ferroviaria inglobata dalla raffineria API.
E’ tutto documentato, è tutto agli atti.
E’ mancata la volontà politica.
Staff comunicazione Comitati e Ondaverde ONLUS
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« Bypass ferroviario Falconara Marittima: i soldi basteranno solo per i binari? Ecco le opere di compensazione che probabilmente non verranno mai realizzate e quelle già rifiutate! RFI rifila un pugno sullo stomaco al Comune di Falconara Marittima che, con le opere di mitigazione/compensazione, si è illuso di “incassare” un pugno di mosche! PREDATO ancora una volta il territorio di Falconara M.!
Bypass ferroviario Falconara M.: RESPINTE da PD e NCD le Risoluzioni di M5S e SEL che chiedevano di rispettare la priorità trasportistica del raddoppio della Orte –Falconara rispetto al bypass. Per il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti - Umberto Del Basso De Caro – conta soltanto che il progetto di RFI sia stato approvato, poco importa se con falsi e omissioni! »