Ecco il risultato dei controlli incompleti e a singhiozzo della qualità dell’aria a Falconara Marittima e dei ritardi/omissioni nel comunicare e pubblicare dati sanitari: un’industria insalubre che si permette di scrivere al Ministero dell’Ambiente che “la Salute pubblica è caratterizzata da un tasso di mortalità e principali cause di decesso mediamente in linea con il valore regionale e nazionale”!
Perchè nel 2015 una nota industria insalubre che insiste nel territorio comunale di Falconara Marittima (ce ne sono 3) può permettersi di chiedere al Ministero dell’Ambiente di esentare dalla Valutazione di Impatto Ambientale il progetto di un nuovo impianto dato che, tra gli altri motivi, sostiene che “la Salute pubblica è caratterizzata da un tasso di mortalità e principali cause di decesso mediamente in linea con il valore regionale e nazionale”???
Vi riproduciamo le 2 o 3 paginette del Quadro di riferimento ambientale dedicate alla Salute Pubblica evitando il logo dell’azienda proponente perchè il punto non è chi è l’azienda. Il punto è CHI ha creato e PERCHE’ sono state create le condizioni che non permettono ai Ministeri competenti di sapere qual è la reale situazione sanitaria della popolazione di Falconara Marittima!
Avrete notato che nella pag. 2 si parla delle principali cause di morte nella Regione Marche, mica di Falconara Marittima dove insisterà il nuovo impianto!
Manca quanto valutato per Falconara M. dallo Studio S.E.N.T.I.E.R.I. dell’Istituto Superiore di Sanità:
- un eccesso di rischio per il tumore al polmone per uomini e donne;
- un eccesso di malattie respiratorie acute nelle donne;
- un eccesso di mortalità per le malformazioni congenite.
Mancano le conclusioni dell’Indagine Epidemiologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano che ha accertato una maggiore quantità di decessi per LEUCEMIA e LINFOMA NON HODGKIN tra i cittadini falconaresi rispetto al resto delle Marche (periodo 1994 - 2003).
Mancano i dati fino al 2009 del Servizio Epidemiologia dell’ARPA Marche che indicano una maggiore quantità di ricoveri per LEUCEMIA tra i residenti a Falconara rispetto al resto della Regione!
Se quei dati mancano la responsabilità è della Regione Marche (ma anche del Comune di Falconara) che per 3 anni ha evitato di inviare al Ministero della Salute le conclusioni dell’Indagine Epidemiologica! Che dire del gravissimo ritardo (5 anni) nell’attivazione del Registro Tumori da parte della Regione Marche che ha privato l’ISS di un fondamentale ed indispensabile database per aggiornare lo Studio S.E.N.T.I.E.R.I. che riguarda Falconara Marittima. Infine i dati sulle patologie dei ricoveri ospedalieri degli ultimi anni … esistono ma non sono noti, probabilmente rimasti nella memoria del computer di qualcuno in Regione!
GLI INCERTI ED ONDIVAGHI QUADRI SULL’OGGETTIVO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE DI FALCONARA MARITTIMA NONCHE’ SULLA TIPOLOGIA E QUANTITA’ DI SOSTANZE INQUINANTI CON CUI CONVIVONO I CITTADINI ATTUALMENTE RAPPRESENTATI AI MINISTERI DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE, sono stati rappresentati nel corso dell’ottima assemblea pubblica di sabato 14 novembre (oltre 120 partecipanti) organizzata dal Comitato MAL’ARIA Falconara/Castelferretti. Su 24 Parlamentari marchigiani invitati ad ascoltare e valutare la situazione di malaria e malasalute nella città, erano presenti gli Onorevoli Lara Ricciatti (SEL) ed Emanuele Lodolini (PD). I due Parlamentari intervenuti hanno ascoltato l’efficace presentazione dei cittadini sui diffusi rischi tecnologici, ambientali e sanitari ed hanno convenuto di dover agire affinché Falconara Marittima sia controllata meglio e costantemente ed affinché la sicurezza dei suoi cittadini sia tutelata anche da un Piano di Emergenza cittadino.
Ma la richiesta più pressante rivolta ai Deputati è stato l’impegno per la sospensione di tutti gli iter autorizzativi (V.I.A. e A.I.A.) riguardanti nuovi impianti in progetto nelle industrie insalubri già presenti sul territorio del Comune di Falconara Marittima nonché il divieto all’insediamento di nuove aziende la cui attività riguarda la produzioni di energia elettrica da fonti fossili o rifiuti o combustibili assimilati.
Staff l’Ondaverde ONLUS e Comitato quartiere Villanova
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