Falconara Marittima e i versamenti delle fogne in mare: un’EMERGENZA determinata da 10 anni di incapacità della Regione Marche e del Comune di Falconara di realizzare quanto previsto dal Piano di Risanamento dell’AERCA! E il denaro pubblico degli investimenti è stato speso bene? Ecco i documenti!

pubblicato il 7 Agosto 2015 0

Nel corso dell’agorà dei cittadini “RIDATECI IL NOSTRO MARE” del 5 agosto scorso, meritoriamente organizzata dal gruppo pubblico La sai l’ultima a Falconara Marittima? https://www.facebook.com/groups/902395409779500/?fref=ts gli amici di Rimini rappresentanti di “Bastamerdainmare” ONLUS http://www.bastamerdainmare.it/ (Sergio Giordano - Luca Randi - Carla Forcellini) ci hanno anche informato su un’importante opera pubblica e la sua tempistica: progettata nel 2011, entro il 2020 Rimini (148.000 abitanti fissi) avrà realizzato la separazione della rete fognaria per cui non ci sarà più nessuno scarico a mare delle acque nere (fecali - lavabi - cucine - docce - lavanderie - industriali) ma soltanto di quelle meteoriche (cosiddette bianche e non nocive per la salute pubblica). Con la stessa tempistica di 10 anni, anche Falconara Marittima avrebbe potuto già avere il sistema fognario con la separazione delle acque nere dalle bianche ed evitare i continui versamenti di liquami in mare. Infatti nel Piano di Risanamento dell’Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) - Delibera Consiglio Regionale N° 172 del 9 febbraio 2005 - erano stati previsti precisi INTERVENTI al riguardo:

In 10 anni (dal 2005 ad oggi) era possibile realizzare il recupero ed utilizzo delle acque meteoriche e , pertanto, migliorare lo stato dell’acqua nei bracci di mare antistanti Palombina, Falconara e Falconara Nord! Dal 2005 ad oggi, si sono succedute Amministrazioni comunali dei più svariati colori partitici, la Regione Marche ha sempre avuto un unico colore e lo stesso “reuccio”, ma nessuno ha fatto nulla!

Ma c’è dell’altro!

Spulciando le delibere dell’Assemblea consortile dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n° 2 (AATO 2), ci siamo imbattuti nella Delibera n° 4 del 27 marzo 2013 dell’Assemblea nella quale il Comune di Falconara Marittima (quarto Comune per importanza su 45 Comuni/Soci, con il 4,88% delle quote) era rappresentato dall’Assessore al Bilancio, Raimondo Mondaini. Quella Delibera 4/2013 (approvata all’unanimità dall’Assemblea) stabilì gli INDIRIZZI SULLA PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL TRIENNIO 2012/2014 nonché le LINEE GUIDA PER LA PIANIFICAZIONE PER GLI ANNI 2015/2030.

A pag. 4 è deliberato:

e a pag 29 dell’Allegato A:

La cosa che si nota immediatamente è che si parla di VASCHE di accumulo mentre ne è stata realizzata soltanto 1 (una) a Palombina costata 1.188.000 €. E LE ALTRE VASCHE ?

Poi, seguendo il flusso del denaro pubblico investito, l’attenzione è catturata da un altro paragrafo della Delibera che parla di “altri interventi“:

Alla ulteriore curiosità, la risposta si trova sempre nell’ALLEGATO A della delibera dell’AATO 2:

Sembrerebbe proprio che con i soldi pubblici - 2.452.450 € - abbiamo risolto i problemi determinati dalla realizzazione di strade e ferrovie. Perchè abbiamo pagato 1.945.450 € di opere per Autostrade per l’Italia SpA/ ATLANTIA SpA della famiglia Benetton (722Milioni/€ di utile netto nel 2013)? Perchè abbiamo pagato 467.000 € per le strade della Quadrilatero SpA? Perchè 40.000 € al posto di RFI SpA?

Il conto della serva non lo certificherà mai nessuno, ma l’aritmetica è spietata lo stesso: se 1 vasca di accumulo di Palombina Vecchia è costata 1.188.000 €, con 2.452.450 € si potevano realizzare almeno altre 2 vasche di accumulo a Falconara Marittima !!!!

Quanti versamenti di liquami in mare si potevano evitare?

Loris Calcina - Presidente de l’Ondaverde ONLUS


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