API raffineria ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di non effettuare la Valutazione di Impatto Ambientale per un nuovo impianto di desolforazione. L’Ondaverde ONLUS e i Comitati Fiumesino e Villanova hanno inviato osservazioni in cui segnalano che è nuovamente ignorata la situazione sanitaria e che i dati di monitoraggio ambientale sono in numero inadeguato e, dunque, non sono utilizzabili!

pubblicato il 9 Giugno 2015 0


COMUNICATO STAMPA

Inviate le OSSERVAZIONI al Ministero dell’Ambiente per ottenere l’apertura della Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto di API raffineria per la produzione di combustibili marini a basso tenore di zolfo.


Le OSSERVAZIONI che le associazioni falconaresi hanno inviato il 29 maggio scorso a mezzo p.e.c., sottolineano che in presenza di un negativo quadro sanitario della popolazione di Falconara Marittima e di fronte al quadro ambientale molto carente riguardo alla diffusione e persistenza di sostanze inquinanti anche cancerogene, a Falconara M. non è pensabile attivare altri impianti di raffinazione che aggiungeranno altre emissioni.

Nello Studio Preliminare Ambientale di API raffineria - teso ad evitare il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) - a parere dei Comitati e l’Ondaverde sono rilevabili le seguenti carenze:

1) non è stata valutata correttamente la specifica situazione sanitaria di Falconara M. rispetto alla quale non sono stati evidenziati al Ministero dell’Ambiente ineludibili documenti scientifici quali:

Ø  lo Studio SENTIERI dell’Istituto Superiore di Sanità il quale ha concluso che nella popolazione “sono presenti eccessi che riguardano in particolare i tumori del polmone” e che “l’eccesso di mortalità per malformazioni congenite andrebbe approfondito tramite indagini di prevalenza/incidenza“;

Ø  l’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA presso la popolazione residente a Falconara Marittima e comuni limitrofi svolta dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano e dall’ARPA Marche il quale ha concluso che “nell’area è esistito un problema d’esposizione alla Raffineria associato ad eccesso di rischio di morte per leucemia e linfoma non Hodgkin“;

Ø  la Nota di Epidemiologia Descrittiva - Lo stato di salute della popolazione residente in alcuni Comuni della regione Marche valutato con l’analisi dei dati di mortalità e di morbosità (ricoveri ospedalieri) Giugno 2011″ curato da ARPA Marche - Osservatorio Epidemiologico Ambientale nel quale si evidenzia che ” la leucemia mostra elevati tassi di ricoveri a Falconara M.” e che “per i ricoveri ospedalieri risultano eccessi per il tumore maligno alla pleura e leucemie“.

2) Esiste un quadro ambientale molto carente che, a parere dei Comitati e l’Ondaverde, denuncia una situazione di insufficiente controllo dei dati emissivi e della diffusione degli inquinanti da parte delle strutture pubbliche deputate, situazione che dovrebbe sollecitare il Ministero dell’Ambiente ad INTRAPRENDERE UNA INDAGINE SPECIFICA E PROVVEDIMENTI RISOLUTIVI PRIMA DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE QUALSIASI PROGETTO INDUSTRIALE CHE PRESUPPONGA LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA NELL’AREA DI FALCONARA MARITTIMA che è Sito inquinato di interesse nazionale (SIN), in presenza di industrie insalubri di 1^ categoria (raffineria API - Bufarini Srl) ed in presenza di dati epidemiologici inequivocabili e molto preoccupanti. La situazione è emersa per stessa constatazione  dello Studio Preliminare Ambientale di API raffineria che recita:









In concreto per gli anni dal 2009 al 2014 (6 anni) risulta:

Ossidi di Azoto (NO2):

6 anni di dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Acquedotto (Fiumesino);

4 anni di dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Scuola (Villanova);

5 anni di dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Alta.

Biossido di Zolfo (SO2):

6 anni di dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Acquedotto (Fiumesino);

3 anni di dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Scuola (Villanova);

3 anni di dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Alta.

PM10 (dal 2006 al 2014 … 9 anni):

7 anni di dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Scuola (Villanova);

8 anni di dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Alta.

PM2,5 (dal 2009 al 2014):

TUTTI dati NON RAPPRESENTATIVI della centralina di Falconara Scuola (Villanova).

Inoltre i Comitati e l’Ondaverde hanno ulteriormente sottolineato la grave insufficenza  analitica riguardo alla diffusione degli inquinanti a Falconara Marittima evidenziando che - per quanto di conoscenza - le ultime speciazioni delle delle PM10 per individuarvi la quantità di METALLI PESANTI presenti (come Nichel, Vanadio, Piombo, Cromo e Cadmio) risalgono a marzo e giugno 2000!

Staff Comitati e l’Ondaverde


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