Bypass ferroviario di Falconara Marittima: Comitati e l’Ondaverde scrivono al Presidente di Confindustria Marche. “Non potete far finta di non vedere che l’attuale progetto di RFI è inefficace, inadeguato economicamente e spreca territorio e denaro pubblico!”

pubblicato il 7 Marzo 2013 0





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l’ONDAVERDE O.N.L.U.S. - Falconara M.ma


Falconara M.ma, li 07/03/2013


Egr. Presidente di Confindustria Ancona, Dott. Giuseppe Casali

Egr. Presidente della Sezione Trasporti e Logistica di Confindustria Ancona, Dott. Roberto Pesaresi

E p.c.

Al Presidente della Regione Marche

Al Presidente della Provincia di Ancona

Al Sindaco del Comune di Falconara M.ma

Agli Organi di Informazione

Egr. Presidente di Confindustria Ancona, Dott. Giuseppe Casali

Egr. Presidente della Sezione Trasporti e Logistica di Confindustria Ancona, Dott. Roberto Pesaresi,


in relazione all’ intervista riportata dal quotidiano il Resto del Carlino il 2 marzo scorso, avremmo avuto immenso piacere di sentire da Voi altre valutazioni per un adeguato utilizzo del danaro pubblico.

Tutti siamo consapevoli che in un momento di ristrettezze come quello che stiamo attraversando vanno oculatamente valutate le possibilità di investimento di denaro al fine di perseguire un lungimirante sviluppo sociale, economico e occupazionale della Regione Marche e dell’ITALIA.

E’ per questo che siamo rimasti sorpresi che, nell’intervista da Voi rilasciata, l’attuale progetto del cosiddetto by-pass ferroviario di Falconara sia ancora considerato tra i lavori infrastrutturali più importanti e più importante anche del miglioramento della linea ferroviaria Orte - Falconara con il completamento del raddoppio in alcuni tratti!

Permetteteci alcune osservazioni sulla inefficacia, l’inadeguatezza economica e l’assenza di caratteristiche precorrenti futuri sviluppi infrastrutturali e trasportistici dell’attuale progetto per collegare la linea ferroviaria romana con quella adriatica!

Precisiamo preliminarmente che abbiamo sempre riconosciuto l’utilità e la necessità trasportistica del collegamento diretto della linea ferroviaria adriatica con l’Interporto e lo spostamento degli scali merci da Falconara Marittima ma, come Voi ci insegnate, ogni opera va progettata e realizzata in modo da massimizzarne l’utilità, in modo che non precluda altri vantaggiosi sviluppi e in modo da bilanciare in modo ottimale le utilità con gli impatti socio/ambientali e i costi, in modo da avere una ricaduta positiva capillare, su tutta la popolazione, decongestionando un’area ad elevato rischio di crisi ambientale.

Il cosiddetto by-pass ferroviario di Falconara Marittima non risponde a queste caratteristiche:

  • Complessivamente ha costi elevati (240 Milioni/4,4 km = 54,5 Milioni di €/km) che lieviteranno ulteriormente per la necessità di adeguare il sentiero luminoso di avvicinamento degli aerei in quanto il progetto interferisce con il sentiero di avvicinamento all’aeroporto!
  • Altri costi si riverseranno sulle Amministrazioni pubbliche a causa dell’insistenza sulle zone a rischio idrogeologico R4 tramite dei sottovia necessari all’interferenza tra ferrovia e strade esistenti.
  • L’opera - se attuata come da odierno progetto di RFI - non sarebbe reinseribile in un qualsiasi futuro progetto di reale arretramento della linea ferroviaria adriatica.
  • la linea ferroviaria per Orte si ingolferà qualora non vengano ribaltate le priorità: prima il raddoppio complessivo della Orte - Falconara e poi un nuovo progetto di collegamento con la linea ferroviaria adriatica!

Rammentando che quando nel Programma delle Infrastrutture Strategiche per le Marche individuate dal CIPE (delibera CIPE 22/12/2001) furono previste quale opere prioritarie:

▪ Potenziamento e miglioramento della linea ferroviaria adriatica;

▪ Arretramento di un tratto della linea ferroviaria adriatica in corrispondenza della raffineria dell’API di Falconara e realizzazione del by-pass con la linea Falconara-Orte;

▪ Completamento del raddoppio della linea ferroviaria Falconara-Orte,

ci sembra paradossale che a fronte della strozzatura ferroviaria in frana di Ancona che rientra a pieno titolo nei miglioramenti e a fronte del raddoppio della Orte - Falconara realizzato solo per il 35% la priorità da Voi considerata sia l’attuale progetto del by-pass ferroviario di Falconara!

Anche perché, a ben vedere, dato che nel Programma del CIPE l’arretramento di un tratto della linea ferroviaria è distinto dalla realizzazione del by-pass con la linea Falconara - Orte sarebbe saggio   distinguerle anche progettualmente vista l’inutilità trasportistica dell’arretramento rispetto all’importanza del bypass.

Infatti quell’arretramento progettato da RFI è oggi ancora più futile a causa del ridimensionamento dell’attività della raffineria API la quale sembra inevitabilmente destinata a mero deposito di carburanti.

Ciò significherà che dal 2014 la lunghezza del tratto della linea ferroviaria insidiata dal solo pericolo incendio - e non più dall’esplosione - sarà ridotto al centinaio di metri più vicino ai serbatoi di carburanti!

Questo dettaglio, egregi Presidenti, Vi è sfuggito mentre nessuno della Regione Marche Vi ha mai informato che il 20 luglio 2000 il Gruppo di lavoro multidisciplinare tra Ministero dell’Ambiente, Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Falconara e Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi aveva individuato il seguente intervento di prevenzione del rischio: << nel medio termine, assunta la scadenza del 2005, è plausibile l’ipotesi tecnica della costruzione di una galleria artificiale in sede con le caratteristiche ed i dispositivi utili a garantire la sicurezza in caso di incidente proveniente dalla raffineria >>!

Quello era il modo - e lo è tutt’ora - per avere sicurezza, non sprecare denaro e destinarlo ad opere infrastrutturali realmente utili a tutti!


Pertanto si rende necessaria una revisione complessiva dell’opera a favore dell’Alternativa 1 dello Studio della Provincia di Ancona del 2004 (recentemente sostenuto anche dalla Provincia di Pesaro) il quale costituirebbe l’inizio del vero arretramento della linea ferroviaria adriatica, a ridosso del corridoio che fiancheggia l’autostrada A14!

L’Alternativa 1 prevede <<l’inizio dell’arretramento poco a nord dell’abitato di Marina di Montemarciano, sottopassa l’autostrada A14 in galleria per proseguire poi in affiancamento alla stessa A14 lato monte e, con un percorso all’aperto, raggiunge il nuovo nodo Falconara - Chiaravalle (lunghezza 7 km)>>.

L’Alternativa 1 risolverebbe anche il problema della SICUREZZA dei convogli di merci pericolose (gpl, ecc), poichè

  • I convogli con merci pericolose provenienti dalla linea romana e diretti a nord - e viceversa - non attraverserebbero più la raffineria;
  • I convogli con merci pericolose provenienti dalla linea romana e diretti a nord, eviterebbero l’attraversamento di aeroporto, Castelferretti e quartiere Stadio, attraversamento che, invece, continuerà con l’attuale progetto del bypass ferroviario!
  • Qualsiasi scambio di carri merci pericolose tra convogli avverrebbe all’Interporto.

Considerando il momento di altissima crisi che stiamo attraversando, ci rendiamo anche conto che l’attuale progetto del cosiddetto bypass ferroviario di Falconara Marittima porterebbe vantaggi ad alcuni tranne che alla popolazione e all’economia reale e diffusa; potrebbe persino rendere la raffineria API ancor più appetibile per eventuali compratori, grazie anche al regalino legislativo concesso dall’ormai ex Ministro all’Ambiente Clini, con il quale ha ulteriormente favorito le aziende a rischio di incidente rilevante, decreto al quale accedono in particolare le aziende al di sotto dei 250 dipendenti, quota che la raffineria raggiungerà con la richiesta di riduzione di personale.

Ci lascino dire, gentili Signori, che per l’ennesima volta, ed in un frangente economico-sociale quale il presente, con le Vostre valutazioni avete dimostrato di considerare i cittadini e i lavoratori  sempre e solo merce di scambio se non peggio carne da macello!
Ma a questo non ci stiamo più!

Staff Comitati e l’Ondaverde

Leggi tutta-la-storia-documentata-del-bypass-ferroviario

Il progetto del bypass nel 2000 (denominato bretella ferroviaria Chiaravalle - Montemarciano)

copia-di-aerca-2000-bretella-fs-ch-monte

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Il progetto del bypass attuale progettato nel 2002 da RFI



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progetto della Provincia di Ancona del 2004: primo stralcio di arretramento ferroviario



progetto Provincia 1ma fase

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