Rigassificatore API Nòva Energia: sarà Gaz de France il partner commerciale e finanziario senza il quale API non riuscirà a realizzarlo? Un partner con cui dividere “la trippa” significherà dover raddoppiare la capacità del rigassificatore … E la quantità di acqua di mare sterilizzata e “morta” sarà pari a 8 laghi di Fiastra all’anno!
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che l’allarme sulla presunta penuria delle forniture di metano delle scorse settimane è rientrato.
Abbiamo riportato documentazione che, a nostro avviso, si è trattato di allarmismo ma, di certo, abbiamo assistito allo scatenamento dei sostenitori dell’Italia hub del metano, cioè quella Confindustria che chiede un’Italia circondata da rigassificatori attraverso i quali commercializzare il metano verso il Nord Europa.
Tra questi paladini - oltre a tutti i partiti attualmente presenti in Parlamento e al Senato della Repubblica - anche il quotidiano il Sole24Ore che il 7 febbraio scorso ha pubblicato una mappa di gasdotti e rigassificatori in Italia sotto il titolo “Consumi record di gas, è allarme“!
Quella mappa che riproduciamo indica per le Marche un rigassificatore a Senigallia (presumibilmente è quello di API Nòva Energia a 16 km da Falconara, 14 km da Ancona e 25 da Senigallia!) e non annovera quello di fronte a Porto Recanati di Gaz de France.
Premesso che se fossimo al posto del Sindaco di Senigallia cercheremmo di far rettificare il prima possibile la mappa dato che un rigassificatore non è un buon biglietto da visita per il turismo, la svista del Sole24Ore potrebbe significare due cose:
1) il Sole24Ore è totalmente disinformato sulle vicende marchigiane … Ma questo cozzerebbe con lo spazio che lo stesso quotidiano ha dedicato alla vicenda del rigassificatore di API Nòva Energia (4/5/2011 Sole24Ore CentroNord);
2) Confindustria ed il quotidiano di riferimento hanno notizia informale che il progettato rigassificatore Tritone di Gaz de France di fronte a Portorecanati - ancorché licenziato con V.I.A. positiva del Ministero dell’Ambiente - sarà rinunciato dal proponente.
Se questa seconda ipotesi sarebbe parzialmente positiva per la zona a SUD del Conero, essa farebbe però supporre che la affannosa ricerca da parte di API Nòva Energia del partner commerciale e finanziario per realizzare e gestire il suo impianto potrebbe risolversi con un accordo proprio con Gaz de France che è “il più grande importatore europeo di GNL” ed “ha il portafoglio approvvigionamenti più diversificato in Europa e tratta gas naturale liquefatto importato dall’Algeria, dall’Egitto e dalla Nigeria” (tratto da PROGETTO TRITONE) … Portafoglio approvvigionamenti di cui è totalmente sprovvista API Nòva Energia, almeno a leggere i dettagli del suo progetto di rigassificazione!
Verrebbe da chiedersi con quale criterio i Ministeri abbiano autorizzato il rigassificatore di una Società che è quasi “sprovveduta” sul mercato del GNL … ma questa è un’altra storia.
Sta di fatto che - come preso atto dalla Commissione V.I.A. del Ministero Ambiente il 14/5/2009 - API Nòva Energia “prevede in una fase successiva di realizzare una boa sommersa più a largo che consentirebbe un incremento della capacità di rigassificazione complessiva fino a 10 miliardi di Smc/anno” … come dire, c’è trippa per gatti (API e Gaz de France, per esempio) dato che 10 miliardi di mc all’anno sono esattamente più del doppio di quanto valutato in sede di autorizzazioni e di impatti del rigassificatore di API (4miliardi di Smc/anno)!
Lasciamo immaginare ai cittadini e alle categorie economiche della pesca e del turismo - non speriamo più nei ciechi decisori politici - che cosa significherà per l’ecosistema, la pesca ed il turismo sterilizzare annualmente una quantità di mare equivalente a 5 laghi di Cingoli o, se preferite, 8 laghi di Fiastra!
(Per 4 miliardi di mc/anno di GNL rigassificato, la quantità di acqua di mare sterilizzata e priva di qualsiasi nutriente per il pesci è pari a 2 laghi di Cingoli o 3 laghi di Fiastra all’anno!)
Staff Comitati
Nel frattempo …
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« 27.1.2012: una coltre di schiuma ghiacciata e viscida ha invaso 9km di spiaggia in Veneto. Dal 29.1.2012 al 13.2.2012 nessuna metaniera ha potuto scaricare gnl al rigassificatore di Porto Viro (Rovigo) rivelandone l’inefficacia e l’inutilità rispetto alla presunta penuria di metano!
L’ISTITUTO NAZIONALE TUMORI di Milano illustrerà le conclusioni dell’Indagine Epidemiologica sulla popolazione di Falconara M. e Comuni limitrofi. Giovedì 29 marzo 2012 a Falconara M.ma, cinema Excelsior ore 21,15. »