E’ reale la penuria di metano? Oppure è l’allarmismo utile a costruire il consenso per la realizzazione dei rigassificatori? Intanto paghiamo già in bolletta la quota iniziale pro rigassificatori anche se a quello di Rovigo le metaniere non attraccano per le condizioni del mare avverse !

pubblicato il 13 Febbraio 2012 1




prometeo aggiornamento componente tariffaria pro rigassificatori

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Ricordate gli allarmi degli anni scorsi sulla penuria del gas metano?


Le conseguenze per gli utenti (abbassamento della temperatura domestica, aumento della bolletta) furono decretate dal Governo di turno salvo scoprire che nel mezzo di quella “emergenza” tutte le compagnie (ENI, ENEL, ENDESA e altre) che “producevano elettricità da turbogas/metano stavano esportando energia elettrica all’estero (…) Energia elettrica a basso costo competitiva con quella francese prodotta con il nucleare” (Edo Dominici).

All’epoca l’eccessivo allarme servì a sponsorizzare la corsa ai rigassificatori di GNL e siccome la lobby che spinge con forza per trasformare l’Italia in hub del metano (piattaforma di transito e commercializzazione per tutta l’Europa) continua a premere con tutte le sue forze (stampa amica, partiti politici, ecc.) dobbiamo essere attenti nel monitorare la genuinità anche  dell’odierno allarme, denunciando pubblicamente ogni alterazione di dati.

Intanto la cronaca di questi giorni ci ha informato che i rigassificatori hanno serie difficoltà a funzionare e fornire metano quando il mare è in cattive condizioni!

Le navi metaniere non riescono ad attraccare e scaricare ed i rigassificatori si rivelano quasi inutili: quello offshore di fronte a Rovigo sembra funzionare al 50% e Panigaglia onshore (Liguria) al 20% dato che anche lì c’è una metaniera che deve arrivare ed attraccare per scaricare! rigass Rovigo a -50% - rigass Panigaglia a -80% - metaniere non possono attraccare a Rovigo

Rigassificatori “quasi inutili” significa che:

Ø      Sono inutili per i rifornimenti ritenuti indispensabili e sostitutivi del metano russo;

Ø      Sono utili per il gestore del rigassificatore offshore che, scarico o non scarico, incassa ugualmente grazie alle Delibere dell’Autorità per l’energia che ha inserito il “fattore di garanzia che assicura anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto la copertura di una quota pari all’70% dei ricavi di riferimento“.

Ovviamente ciò avviene con il prelievo dalla bolletta degli utenti!

Se volete sincerarvi prendete una bolletta nostrana: nonostante di fronte alle Marche non ci siano ancora rigassificatori offshore dal 1 gennaio 2011 paghiamo una quota per l’unico rigassificatore offshore funzionante da agosto 2009 (Porto Viro/Rovigo) … Quota che prevedibilmente aumenterà in proporzione al numero dei rigassificatori offshore che entreranno in funzione.

Però lo stupefacente degli splendidi amministratori e decisori politici sta nello scoprirsi sorpresi e preoccupati che in inverno le condizioni meteo-marine non possono permettere le operazioni di un rigassificatore … Un “dettaglio” che rende questi impianti pressoché inutili quando dovrebbero servire … ed inutili anche quando dovrebbero accumulare metano nei depositi nei periodi di minor consumo.

E’, quest’ultimo, un ulteriore “dettaglio” dimenticato poiché quando il consumo è minore (estate e mezza stagione) i metanodotti esistenti servono già abbondantemente il ripristino delle riserve degli “stoccaggi di modulazione” i quali sono usati proprio nei periodi invernali di maggiore necessità (parola dell’A.D. di ENI, Scaroni sul Sole24Ore del 7 febb 2012)

Lo fanno da sempre ma, come ha scritto Armando Cafiero, direttore generale di Confindustria Ceramica (Sole 24 Ore del 14.9.11) “le forniture correnti abbondano rispetto alla domanda (…) La vera ragione è che la capacità d’importazione è sottoutilizzata dall’Eni, che la sfrutta solo al 60% e non consente ad altri di far passare il proprio gas nelle infrastrutture inutilizzate”!

Dunque … attenti agli allarmismi!

Staff Comitati

Intanto …




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http://www.comitati-cittadini.org/2011/12/rigassificatore-api-nova-energia-rai-regione-marche-non-ha-effettivamente-applicato-il-diritto-alla-pluralita-e-completezza-dell%E2%80%99informazione/







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1 Risposta to “E’ reale la penuria di metano? Oppure è l’allarmismo utile a costruire il consenso per la realizzazione dei rigassificatori? Intanto paghiamo già in bolletta la quota iniziale pro rigassificatori anche se a quello di Rovigo le metaniere non attraccano per le condizioni del mare avverse !”

    #1
    Staff 25th Febbraio 2012 10:19

    Riceviamo e pubblichiamo da Andrea Fazi – a.fazi@alice.it
    Staff Comitati
    < < Il guaio è che la “nostra” informazione non è legata ad interessi come quella dei cosiddetti esperti e giornalisti prezzolati….noi parliamo di concrete realtà che però non piacciono a chi vuole fare solo business, gli altri hanno accesso alle tv nazionali e locali per due motivi: le tv giocano sul sensazionale, sull’emergenza, e sono legate agli interessi dei grandi gruppi, a loro conviene per audience e sponsor fare disinformazione, noi diciamo le cose come stanno ma non facciamo audience né portiamo i denari degli sponsor…
    Ecco perché l’informazione (disinformazione) in questo paese va sempre e solo nel senso delle privatizzazioni, grandi impianti, rilancio dei consumi, grandi investimenti di denaro pubblico per favorire i privati…
    Non è questione di colore politico, c’è un muro solido ed altissimo tra la corretta informazione ed il cittadino, e c’è chi ha tutte le convenienze a tenere su questo muro… >>

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