Anche i metanodotti possono esplodere! Un monito per il percorso di quello del rigassificatore di API Nòva Energia!
L’esplosione e l’incendio del metanodotto a Tresana (Massa Carrara) del 18 gennaio 2012 ci dice che la prevenzione e la precauzione applicate nel progettare e implementare infrastrutture che trasportano materiale/sostanze pericolose non sono mai troppe … anche perché l’errore umano è sempre “dietro l’angolo”!
Le testimonianze riportate da agenzie e quotidiani ci dicono che le conseguenze dell’esplosione ha interessato un’area di oltre 100 metri di raggio - le fiamme avrebbero raggiunto i 200 metri di altezza - bruciando due case e distruggendo porte e finestre di altre tre abitazioni a causa dell’onda d’urto. Le fiamme si sono propagate all’interno delle abitazioni ad oltre 100 metri di distanza!
Forse a Tresana è stata fatta una errata valutazione delle distanze del metanodotto dalle abitazioni oppure è stata sottovalutata la possibilità dell’errore umano.
Ma quell’esplosione e le altre di cui abbiamo dato conto alcuni mesi fa
devono far riflettere Vigili del Fuoco, Regione Marche, Comune di Falconara Marittima, Ministero dell’Ambiente, Ministero Sviluppo Economico, ENAC riguardo al percorso a terra del metanodotto a servizio del terminale di rigassificazione di API Nòva Energia che hanno autorizzato!
Le associazioni dei cittadini e la Provincia di Ancona ci hanno già riflettuto non appena videro la mappa del percorso a terra e hanno segnalato i rischi del tracciato del metanodotto a settembre 2010 chiedendo la riapertura della Valutazione di Impatto Ambientale.
Rischi che sinteticamente sono i seguenti:
- il metanodotto passa letteralmente a confine con la spiaggia libera di Falconara (quartiere Villanova);
- passa a 70 metri da un supermercato;
- passa a meno di 100 metri da un condominio con otto nuclei familiari ed altre abitazioni con altri due nuclei familiari;
- passa sotto del cono di atterraggio degli aerei per l’aeroporto regionale!
Inoltre il metanodotto passa in mezzo ad un parco pubblico frequentatissimo (Cormorano). All’interno della proprietà API passa a poco più di 20 metri da serbatoi contenenti idrocarburi e a circa 60 metri dalle autobotti che caricano gas propano liquido (GPL)!
E’ precauzionalmente accettabile questo scenario?
E dire che l’8 luglio 2008 il Comitato Tecnico Regionale - riguardo al primo tracciato proposto da API Nòva Energia - valutò che “è possibile che una eventuale perdita trovi un innesco nonostante il metanodotto sia interrato“!
E che cosa dire del Piano di Rischio aeroportuale: il metanodotto a terra corre all’interno della “zona di tutela in cui sono vietate le attività che possono creare pericolo d’incendio , esplosione e danno ambientale“.
Quel Piano è stato redatto il 7 agosto 2009 in base alle norme dell’ENAC …
Come mai API Nòva Energia non ne ha tenuto conto nel progetto del metanodotto presentato alle Autorità a Novembre 2009?
Come mai il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi (CTR Marche) non ne ha tenuto conto nel suo Nulla Osta di Fattibilità del 17 marzo 2010?
Ed il Comune di Falconara che partecipa ufficialmente al Gruppo di Lavoro del CTR Marche, ha evidenziato l’esistenza del Piano di Rischio Aeroportuale?
Come mai il Ministero dell’Ambiente ha pilatescamente deciso che se ne dovrà occupare l’Ente competente quando quel Piano di Rischio (che vieta le attività che possono creare pericolo d’incendio , esplosione e danno ambientale) è scaturito in conformità delle disposizioni dell’ENAC, l’Ente competente?
Staff Comitati
Puoi approfondire con: osservazioni dei cittadini su metanodotto del rigassificatore API
parere Commissione VIA MinAmbiente
E intanto …
Lascia un commento
Rispondi
« L’ACQUA NON E’ UNA MERCE! Il Coordinamento regionale dell’acqua invita al presidio e conferenza stampa ad Ancona contro il Decreto Monti, mercoledì 18 gennaio h. 17,30 in piazza Roma!
La conclusione dell’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA sui cittadini di Falconara, Chiaravalle e Montemarciano è stata consegnata a Novembre 2011 alla Regione Marche. Perchè i cittadini non vengono informati delle risultanze? »