In piazza per l’acqua, i beni comuni, il rispetto del risultato referendario e la democrazia! Roma 26 Novembre 2011!

pubblicato il 23 Novembre 2011 0




in piazza per l'acqua

in piazza per l


Riceviamo e rilanciamo dall’Associazione Ya Basta! Marche 
http://yabastamarche.blogspot.com/


FB  http://www.facebook.com/pages/Ya-Basta-Marche/163109267060445

Il coordinamento marchigiano movimenti per l’acqua organizza la partenza per arrivare alla manifestazione a roma del 26 novembre per chiedere il rispetto del risultato referendario.

ANCONA Partenze da:
Senigallia (Stazione ferroviaria): 6.30
Ancona (Piazza D’Armi): 7.00
Falconara M.ttma (Stazione ferroviaria): 7.20
Jesi (Portavalle): 7.45
Fabriano (Palazzo dello Sport): 8.30

PARTENZA DALLA PROVINCIA DI MACERATA
INFO: 3286505665 / comitatoh2si.macerata@gmail.com
http://www.csasisma.org/manifestazioneromaperacqua.html

Costo: 15€

IN PIAZZA PER L’ACQUA, I BENI COMUNI E LA DEMOCRAZIA
PER L’ACQUA E LA DEMOCRAZIA

Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l’uscita dell’acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico. Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attenzione: la legge d’iniziativa popolare è ferma nei cassetti del Parlamento e gli Enti Locali continuano a gestire il servizio idrico come prima. Non solo. Grazie ai diktat della BCE, il Governo ha rilanciato, attraverso l’art.4 della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni. Governo e poteri forti resisi conto che il popolo ha votato contro di loro, hanno semplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova e gigantesca espropriazione di democrazia.

L’ACQUA NON E’ UN DEBITO
Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di uno scenario più ampio dentro il quale si colloca la crisi globale. Un sistema insostenibile è giunto al capolinea. Ma i poteri forti ne hanno deciso la prosecuzione, attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi di necessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità, la consegna dei beni comuni al mercato, tra cui la conoscenza e la cultura, lo smantellamento dei diritti del lavoro, anche attraverso l’art.8 della manovra estiva, la precarizzazione dell’intera società.

“OBBEDIENZA CIVILE” PER UN’USCITA ALTERNATIVA DALLA CRISI
Vogliamo lanciare la campagna di “Obbedienza civile”, che, obbedendo al voto referendario della maggioranza del popolo italiano, esiga da subito l’eliminazione dalle tariffe della parte relativa ai profitti garantiti. Se ciò non avverrà procederemo all’autoriduzione collettiva delle stesse. Perché i beni comuni e i diritti sociali vengono prima delle banche e dei capitali finanziari. Perché l’unica grande opera che vogliamo è la messa in sicurezza del territorio.

VI ASPETTIAMO TUTTE E TUTTI
Vogliamo che la manifestazione sia il luogo di tutte e di tutti come sempre è stata l’esperienza del movimento per l’acqua: radicale nei contenuti e per la massima inclusione, con modalità condivise, allegre, pacifiche e determinate nelle forme di mobilitazione. Vogliamo costruire una giornata in cui siano le donne e gli uomini di questo paese a riprendersi la piazza e la democrazia, invitando ad essere presenti tutte e tutti quelli che condividono questi contenuti e le nostre forme di di mobilitazione, portando le energie migliori di una società in movimento, che, tra la Borsa e la Vita, ha scelto la Vita.
E un futuro diverso per tutte e tutti.

http://ambasciatadeidiritti.blogspot.com/

http://www.facebook.com/pages/AMBASCIATA-DEI-DIRITTI-MARCHE/213096578701127

http://www.acquabenecomune.org

http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Il-26-novembre-in-piazza-per-lacqua-i-beni-comuni-e-la-democrazia/9884



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