Accordo Regione Marche - Gruppo API per la riduzione del CLORO scaricato in mare: o sono fasulli i dati API dal 2003 al 2009 oppure l’Accordo peggiorerà la situazione raddoppiando le tonnellate di cloro immesse in mare!

pubblicato il 28 Luglio 2011 0

Continuiamo la necessaria frantumazione delle bugie deliberate mercoledì 6 luglio 2011 dalla Giunta Regionale Marche.

Gian Mario Spacca, Paolo Petrini, Antonio Canzian, Sandro Donati, Sara Giannini, Serenella Moroder, Marco Luchetti, Luca Marconi, Almerino Mezzolani e Luigi Viventi le hanno sottoscritte nell‘ Accordo tra Regione Marche e Gruppo API - Intesa nel procedimento di autorizzazione relativo al terminale off-shore di rigassificazione GNL di Falconara M. dgr0977_11 diventato parte integrante dell’Intesa Stato Regione Marche siglata il 12 luglio al Ministero dello Sviluppo Economico.

Non esprimeremo opinioni ma, come al solito, useremo documenti della Regione Marche e del Gruppo API per demolire quelle menzogne.

Oggi parleremo del CLORO immesso in mare dalla esistente centrale termoelettrica IGCC di API Energia poiché è scritto nell’Accordo che il Gruppo API si impegna alla “riduzione dei livelli di cloro residuo allo scarico del sistema di raffreddamento dell’impianto IGCC fino al limite di 0,15 mg/l entro 2 anni dalla stipula dell’Accordo“!


cloro-il-gruppo-api-si-impegna

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Questo impegno è una conquista di cui può andar fiera la Regione Marche ?

Con questo impegno concordato tra Regione e API i cittadini possono stare tranquilli?

NO!!! Quell’impegno peggiora la situazione attuale!!!

Vediamo perché!!!

La Legge prescrive che i livelli di cloro residuo allo scarico di un sistema di raffreddamento come quello della centrale termo IGCC dell’API non debba superare lo 0,2 mg/litro. cloro-limiti-legge-03c26d01

Il Gruppo API si era già impegnato nella riduzione volontaria di quel limite di Legge … Era il 1999 e gli allora Dirigenti API - Ing. Giovanni Saronne (Direttore della raffineria) e l’Ing. Vincenzo Cleri (Responsabile Salute, Ambiente, Sicurezza della raffineria API) - impegnarono l’Azienda nel Protocollo di Intesa con Legambiente a non superare la concentrazione di 0,1 mg/litro di cloro allo scarico!

Vedi i doc dell’epoca. ing-saronne-api-su-cloro-1999 intervento-ing-cleri-di-api-1999

Infatti, stando ai dati pubblicati nei Rapporti Ambientali API (gli unici disponibili) i valori del cloro immessi sono stati i seguenti:


cloro-ra-api-2009-con-precisazione

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cloro-ra-api-2006

cloro-ra-api-2006


19 tonnellate/anno [2003]

30 tonnellate/anno [2004] per 336 giorni attività

24 tonnellate/anno [2005] per 326 giorni attività

28 tonnellate/anno [2006] per 329 giorni attività

26 tonnellate/anno [2007] per 338 giorni attività

22 tonnellate/anno [2008] per 343 giorni attività

22 tonnellate/anno [2009] ultimo dato disponibile

Dunque il limite volontario dello 0,1 mg/l è stato rispettato ed è stato rispettato anche il limite di legge della variazione massima di temperatura dell’acqua di mare riimmessa: max + 6°C.

Se, pur nei limiti di legge, il cloro immesso fosse stato di 0,2 mg/l le tonnellate sarebbero raddoppiate!

Ma nel mare è avvenuto ugualmente qualcosa. Lo ha certificato l’ARPAM nel 2008:

A partire dall’entrata in esercizio dell’impianto IGCC, nella zona antistante la raffineria sono cominciati graduali episodi di fioriture microalgali di Fibrocapsa japonica (…) il fenomeno si è sviluppato interessando a tutt’oggi, a Nord e Sud della raffineria, tutto il tratto litorale peraltro adibito a balneazione (…) L’insediamento di nuovi generi microalgali potrebbe risultare deleteria a prescindere dalla tossicità nei confronti dell’uomo, poiché ci sono microalghe tossiche per i pesci e fioriture algali che potrebbero comunque compromettere il turismo balneare“.


arpam-regione-marche-conseguenze-centrale-termo-igcc

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Poi, il 29 Giugno scorso, la notizia shock:

al summit a cui la Regione Marche ha invitato i Comuni e la Provincia di Ancona contrari al progetto del rigassificatore API, il Dirigente  regionale David Piccinini (Servizio Ambiente e Paesaggio Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali) - che accompagnava il Presidente Spacca e il Dirigente del Servizio Ambiente Antonio Minetti - ha sbalordito i presenti informando che lo scarico di cloro in mare della centrale termoelettrica IGCC ammonterebbe a circa 54 t/anno!

Ovviamente il Dirigente Piccinini si sarà riferito al 2010, ultimo dato mancante, ma la sua l’informazione ci dice che sarebbe raddoppiata l’immissione di cloro in mare in confronto ai dati dal 2005 al 2009!

Cioè significa che la concentrazione di cloro allo scarico in mare è stata poco meno di 0,2 mg/litro (0,195 mg/litro) … per carità, nei limiti di Legge! Ma nei limiti di Legge si è già verificato ciò che ha rilevato l’ARPA Marche!

Comunque l’osservazione immediata è la seguente:

se fosse accaduto qualcosa di imprevedibile che solo per il 2010 avesse determinato quel raddoppio di cloro immesso in mare, basterebbe risolvere quell’imprevisto per tornare ai valori “virtuosi” degli anni precedenti, e ripartire da lì per ridurre ulteriormente le concentrazioni allo scarico!

Ma il fatto che ora, Regione Marche e Gruppo API, si accordano per non superare il limite di 0,15 mg/litro di cloro allo scarico in mare - che significano oltre 41 t/anno - non fa tornare i conti!

Perché è evidente che Regione e API si sono accordati per peggiorare l’impegno precedente che era di 0,1 mg/litro!

A questo punto ci sono 3 sole ipotesi, tutte e 3 vergognose:

- o sono fasulli i dati degli scarichi di cloro fino al 2009 forniti da API;

- oppure tutti i dati sono veri (API e le 54 t/anno) ma, stranamente, vengono ritenuti eccezzionali i dati dal 2003 al 2009 mentre viene ritenuto “normale” il dato delle 54 t del 2010. Per cui è sulle 54 t/anno che Regione e API hanno tarato la nuova quantità da rispettare di cloro scaricato in mare! Dunque, l’Accordo Regione - API è peggiorativo rispetto agli impegni e condizioni precedenti;

- oppure il dato delle 54 t/anno di cloro fornito il 29/6 ai Sindaci dalla Regione Marche è volutamente fasullo, gonfiato, al fine di inventarsi una riduzione di cloro che compensi le nuove immissioni determinate dal rigassificatore … e dalle nuove centrali termoelettriche da 580 MWe per le quali, probabilmente fra non molto, la Regione Marche concederà il suo benestare.

Staff Comitati 


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