Piccola cogenerazione elettrica ed eolico con una società pubblico privata. Nel segno del PEAR. Lunedì 16 maggio a Falconara M. ore 21,15 cinema Excelsior

pubblicato il 15 Maggio 2011 0


assemblea cittadina 16 maggio ore 21,15

assemblea cittadina 16 maggio ore 21,15


Riguardo al diffuso dibattito sul futuro del Piano Energetico Ambientale Regionale, occupazione e progetti di rigassificatore e grande centrale termoelettrica chiesti dalla Società petrolifera  API, vale la pena puntualizzare ed evidenziare alcuni aspetti che tendono ad essere distorti o elusi.

1)      Il Gruppo degli Esperti che per conto della Regione Marche individuò - nel 2006 - lo “Schema di sviluppo strategico alternativo dell’area API“  non prospettò la possibilità della società mista (pubblico/privata) in funzione della realizzazione della grande centrale termoelettrica da 520 MWe o del rigassificatore. Le Considerazioni finali degli Esperti erano e sono inequivocabili: “società mista da costruire per l’attuazione degli interventi di cogenerazione distribuita nonché per l’attuazione del PEAR“!

2)      La resistenza della Dirigenza API ad inserirsi nel solco del PEAR … per esempio con la piccola cogenerazione e l’eolico.

Partiamo dall’eolico.

Il 2 marzo 2009 - Ferdinando Brachetti Peretti, Presidente di API Nòva Energia  e Gaetano

Maccaferri, Presidente di SECI Energia, società del Gruppo Industriale Maccaferri hanno siglato

un accordo strategico per lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Hanno costituito la WAS (Wind Api Seci) con l’obiettivo di sviluppare, costruire e gestire impianti eolici in Italia e all’Estero. Nel 2009 avevano in fase di sviluppo progetti in Italia Meridionale e in Grecia per circa 200 Mw e in particolare, si ponevano l’obiettivo di istallare in Grecia, nei prossimi cinque anni, 500 Mw.

E le Marche … la Regione Marche sta a guardare? Non ha nulla da proporre con il PEAR che si ritrova?

Maccaferri è SADAM a Jesi, API è a Falconara Marittima!

La piccola cogenerazione

L’impianto chiesto nel sito di Falconara si compone di due centrali distinte: una da 520 MWe (non compatibile con il PEAR) e l’altra da 60 MWe (compatibile con il PEAR e con VIA positiva della stessa Regione!). Dunque la piccola cogenerazione è nella prospettiva di API.

Ma c’è di più.

Quella SECI Energia socia di API Nòva Energia, ha costituito (Marzo 2010) con la Avio, Gruppo Leader nella propulsione aerospaziale, la Termica Colleferro spa per realizzare e gestire una centrale termoelettrica di cogenerazione ad alto rendimento della potenza di 40 MWe a Colleferro, in provincia di Roma. Questo nuovo impianto è destinato a sostituire quello attualmente in funzione nel comprensorio industriale Avio e fornirà energia anche per altri insediamenti industriali sul territorio.

Questo ci dice che la piccola cogenerazione si può fare, rende economicamente e crea occupazione.

Quella piccola cogenerazione che la Regione Marche ha scritto in bella calligrafia sul suo PEAR ma non cerca di far realizzare … magari con una società mista pubblico - privato!

Presidente Spacca, che facciamo nelle Marche … sottolineiamo nelle Marche, non a Falconara Marittima!

Staff Comitati

PARTECIPIAMO MASSICCIAMENTE ALL’ASSEMBLEA DI LUNEDI’ 16 MAGGIO AL CINEMA EXCELSIOR DI FALCONARA M. - H. 21,15  IN DIFESA DEL PEAR E DELLE SUE POTENZIALITA’ OCCUPAZIONALI E AMBIENTALI!


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