Omissioni, lacune e imprudenze: due pesi e due misure della Regione Marche nelle V.I.A. per i rigassificatori di Gaz de France e API Nòva Energia. Regia politica dietro ai tecnici regionali?
Pubblichiamo il Documento che le associazioni e i partiti politici contrari ai progetti di rigassificatori di API Nòva Energia e Gaz de France hanno consegnato al Presidente della Regione Marche e ai componenti della Giunta nonché ai Capigruppo Consiliari al Presidente del Consiglio della Regione Marche.
Il Documento compara le Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) svolte dalla Regione Marche per i progetti di rigassificazione di fronte a Falconara M.ma/Ancona e di fronte a Porto Recanati e ne evidenzia l’INSPIEGABILE DIFFERENTE APPROFONDIMENTO DI ALCUNE RILEVANTI PROBLEMATICHE AMBIENTALI da parte del Responsabile del procedimento - Arch. Velia Cremonesi - e del Dirigente della Posizione di Funzione - Geol. David Piccinini - per conto del SERVIZIO AMBIENTE E PAESAGGIO P.F. VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI.
VIA scrupolosa ed improntata al principio di precauzione quella per Porto Recanati!
VIA scientificamente lacunosa, omissiva in alcuni passaggi e totalmente imprudente per il progetto di API Nòva Energia.
Il risultato è tutto nelle parole che il Presidente Spacca ha pronunciato nell’intervista alla emittente ETV il 21 aprile scorso: ” Abbiamo fatto delle osservazioni sul rigassificatore di Porto Recanati. Queste osservazioni in sede tecnica sono state approfondite ed hanno portato alla manifestazione di un parere negativo da parte del servizio regionale che deve fare l’istruttoria su questo impianto, per cui sul rigassificatore di Porto Recanati non esistono le condizioni per procedere.
Situazione diversa per Falconara. Per Falconara l’istruttoria tecnica fatta dagli uffici della Regione ha dato fino ad oggi un esito positivo. (…) Dobbiamo dire la verità: l’istruttoria tecnica che è stata fatta sul rigassificatore di Falconara è positiva“.
Già, dobbiamo dire la verità!!
Sia chiaro, ci sono tre tipi di verità da appurare:
1) la differente valutazione degli stessi elementi programmatici e di impatto ambientale a seconda che si parli del rigassificatore di API Nòva Energia o di quello di Gaz de France.
2) Perché gli architetti Piccinini e Cremonesi hanno squilibrato in quel modo le valutazioni!
3) Se le omissioni, le lacune e le imprudenze degli architetti Piccinini e Cremonesi abbiano una regia politica nella Regione stessa!
Ci arriveremo a sapere!
Nel frattempo diamo solo un assaggio di quello che leggerete nel Documento consegnato.
Gli architetti Piccinini e Cremonesi della Regione Marche sembra non abbiano consultato neanche l’ISPRA (l’Istituto scientifico del Ministero dell’Ambiente) che a Marzo 2009 ha valutato riguardo all’impatto dell’ipoclorito di sodio sul mare in riferimento alle CONTRODEDUZIONI AL RAPPORTO SULL’IMPATTO TRANSFRONTALIERO DEL TERMINALE GNL DI ZAULE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA: “…La sterilizzazione della massa d’acqua in ingresso determina l’eliminazione degli organismi costituenti lo zooplancton. Appare necessario, in uno studio di VIA, quantificare l’impatto di tale perdita degli organismi zooplanctonici in termini di effetti sulla produzione secondaria della Baia di Muggia e, in senso più ampio, dell’intero Golfo di Trieste“.
STERILIZZAZIONE DEL MARE, significa azzeramento dei nutrienti per le specie ittiche! E l’azione dell’ipoclorito è sempre la stessa, tanto se si parli dell’Adriatico di Trieste quanto se si parli dell’Adriatico di Porto Recanati o Falconara M.ma.
I pescatori che dicono? Non lo sanno!
Tutto tace!
Staff Comitati per il Fronte NO RIGASSIFICATORI
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