3 INFO SU RIGASSIFICATORI, RISCHI E DISTANZE: MA I DECISORI POLITICI DELLA REGIONE SONO INFORMATI?

pubblicato il 20 Febbraio 2011 0

Con questa nota ci incarichiamo di far circolare notizie certe, non smentibili, che ci informano che cosa dicono e fanno gli altri - in Italia e nel mondo - rispetto ai rischi tecnologici e alle distanze di un impianto offshore di rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto.

Rischio di incidenti che possono coinvolgere le popolazioni della costa o le imbarcazioni che si trovano in mare: pescherecci, traghetti, navi da crociera, navi container, petroliere, diportisti.

Nessuno può escludere collisioni tra navi, attentati terroristici o incidenti a bordo delle navi rigassificatrici e/o trasportatrici del GNL.

Nessuno può escluderlo ma intanto di fronte alle Marche - in mare (offshore) - sono previsti 2 impianti di riassificazione! Uno a 16 Km e l’atro a 36 Km dalla costa.

Fino ad oggi nè i vertici dei Vigili del Fuoco, nè il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi e tantomeno i politici ed i decisori che governano le Marche hanno mai parlato o accennato alle 3 INFO che pubblichiamo di seguito. Non sono 3 INFO dei tanti comitati di cittadini che vengono costantemente denigrati come “allarmisti” e, per questo, sbeffeggiati.

Sono INFO che provengono da Istituti governativi di controllo del rischio e dalle stesse Società che chiedono di realizzare terminali di rigassificazione offshore.

I Vigili del Fuoco, il CTR Marche, i decisori politici regionali ed il Presidente Spacca, conoscono questi aspetti su cui informiamo con questa news?

INFO N° 1

OLT Offshore LNG Toscana S.p.A. è la società che ha promosso il progetto del terminale di

rigassificazione a 22 Km dalla costa di Livorno.

Il seguente brano è estratto da pag. 18 del libello prodotto a gennaio 2009 dalla stessa OLT Offshore LNG Toscana S.p.A. nel quale la Società risponde alle critiche e ai timori mossi dalla società civile olt-risponde-alle-domande-2009

Quali saranno le norme che regoleranno l’interdizione alla navigazione?

Le prescrizioni relative all’area di rispetto sono le seguenti:

•  Zona A. Un’area di interdizione alla navigazione, di forma circolare (circa 40 kmq), con un

raggio indicativo pari a 2 miglia nautiche (3,7 km).

•  Zona B. Un’area di controllo da parte del terminale OLT, contigua alla precedente (ulteriori

120 kmq) e compresa fra i 2 e 4 miglia nautiche, nella quale è possibile transitare ma in

contatto radio con le unità navali in transito, da parte del sistema di controllo del

Terminale. È la zona in cui un’imbarcazione deve annunciare la sua presenza ai

rimorchiatori di sorveglianza, o direttamente al rigassificatore, come si fa sempre in mare

quando si incrocia una nave.



zona interdizione proiettata su rigass API

zona interdizione proiettata su rigass API





•  Zona C. Un’area di monitoraggio, contigua alla precedente e compresa fra i 4 e 8 miglia

nautiche (ulteriori 480 kmq), nella quale è previsto il “plottaggio” delle rotte delle unità

navali in transito. Come sopra, le imbarcazioni devono indicare via radio la propria

posizione.

L’immagine quì a fianco applica - in scala - al terminale di API Nòva Energia (che sarà posto a 16 Km dalla costa) le previsioni delle zone di interdizione che saranno praticate a Livorno.


INFO N° 2

Il Sandia National Laboratories sono i principali laboratori di ricerca del Department of Energy statunitense e si occupano di sviluppare sistemi di contenimento e riduzione dei rischi dovuti al programma nucleare. Hanno svolto diverse indagini sui rischi dei rigassificatori.



zona rischio in base ad analisi SANDIA

zona rischio in base ad analisi SANDIA





Il 2 Maggio del 2006, rivedendo un suo precedente rapporto, il SANDIA informò che una nube infiammabile determinata dalla fuoriuscita - accidentale per errore umano/incidente navale o intenzionale a causa di un attentato terroristico - di 200.000 mc di GNL interesserebbe un’area di 6,3 Miglia marine, pari a 11,7 Km.

Ricordando che la nave rigassificatrice o trasportatrice di GNL che interesserà il terminale in mare di API Nòva Energia a 16 Km dalla costa trasborderà circa 100 milioni di mc di GNL ogni volta, abbiamo trasportato - in scala - di fronte alla costa anconetana, l’area interessata dal tipo di incidente studiato dal SANDIA. 380147new-sandia-malibu


INFO N° 3

Infine, tramite il notiziario FOXten NEWS di Dicembre 2009, Vi mostriamo come l’opposizione delle popolazioni costiere locali dell’Alabama hanno costretto la Società Torp LNG (USA) a modificare il progetto originario di rigassificatore offshore.

http://www.fox10tv.com/dpp/news/Redesigned-LNG-terminal-proposed



Alabama: il rigassificatore a 113 Km dalla costa

Alabama: il rigassificatore a 113 Km dalla costa



Il Torp Technology’s Bienville offshore terminal sarà realizzato a 62,6 Miglia marine dalla costa di Mobile (Alabama), cioè a 113 Km!

100-km-redesigned-lng-terminal-proposed-fox-10-news

Altre richieste di rigassificatori offshore negli Stati Uniti sono alle seguenti distanze dalla costa:

ChevronTexaco - Port Pelican, 36 miles off southwest LA-Vermilion Block 140

Gulf Gateway Energy Bridge Deepwater Port, 116 miles off Cameron, LA

Conoco-Phillips - Beacon Port Clean Energy Terminal, High Island Block 71, 56 miles off the LA


I decisori politici in Regione lo sanno?

Staff Comitati

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