PIANO RISANAMENTO ACUSTICO COMUNALE: 2 OSSERVAZIONI DEL COMITATO VILLANOVA
ASSOCIAZIONE COMITATO QUARTIERE VILLANOVA - FALCONARA M.
Associazione di volontariato per la tutela dell’ambiente e della qualità della vita
COMUNICATO STAMPA 4/1/2010
IL COMITATO VILLANOVA HA PRESENTATO 2 OSSERVAZIONI
AL PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DEL COMUNE DI FALCONARA M.
L’Associazione Comitato quartiere Villanova ha depositato 2 OSSERVAZIONI al Piano di Risanamento Acustico Comunale (PRAC) adottato con Delibera di Consiglio Comunale n° 125 del 13/10/2009 e oggetto di osservazioni prima della approvazione.
Nella prima osservazione è stato chiesto di inserire anche il tratto di via Flaminia che attraversa il quartiere Villanova tra quelli in cui intervenire con ASFALTO FONOASSORBENTE, tecnicamente chiamata pavimentazione stradale acustica non drenante.
Il Comitato ha rilevato che i rilevamenti acustici eseguiti in funzione del PRAC non hanno compreso la misurazione del rumore da traffico in via Flaminia nell’attraversamento del quartiere Villanova che - ritiene il Comitato - deve essere classificata strada urbana di scorrimento, o asse viario di penetrazione e attraversamento.
La strada è costeggiata completamente da edifici residenziali e la popolazione esposta al rumore è di numero consistente.
Infatti, dai dati fatti elaborare dall’Amministrazione comunale dal 27/1/2000 al 3/2/2000 con postazione fissa all’incrocio tra via Campanella e via Flaminia furono rilevati valori diurni di 72,9 dB(A) [a fronte del valore limite di dB(A) 65] e valori notturni di 69 dB(A) [a fronte del valore limite di dB(A) 55].
Nella seconda osservazione il Comitato del quartiere Villanova ha chiesto di inserire/ribadire nel PRAC l’Ordinanza del Sindaco di Falconara Marittima N. 143 del 07/08/2000 quale misura cautelare a carattere d’urgenza per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
Secondo il Comitato l’ Ordinanza 143/2000 - che vieta gli urti tra i carri ferroviari durante le manovre nello scalo merci - può tutelare i cittadini residenti fintanto che lo scalo merci ferroviario non verrà trasferito all’Interporto di Jesi.
Anche perché non è dato sapere tra quanti anni avverrà lo spostamento e, nel frattempo, non è accettabile che la salute dei residenti non sia tutelata dalle rumorose attività dello scalo di RFI.
Il Presidente dell’Associazione
Alfredo Campanelli
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