Assemblea NO CENTRALI API: DISERTIAMO LA COMMISSIONE REGIONALE ATTIVITA’ PRODUTTIVE!
- COMUNICATO STAMPA - 21/01/2010
“I cittadini dell’Assemblea Permanente No Centrali API decidono di non presentarsi all’incontro odierno con la III commissione consiliare Attività Produttive della Regione Marche.”
I cittadini dell’Assemblea Permanente No Centrali API decidono di non presentarsi all’incontro odierno con la III commissione consiliare Attività Produttive della Regione Marche; avevamo chiesto l’audizione ad ottobre 2009 nel momento in cui si sarebbe insediato il tavolo tecnico sulla “vertenza occupazionale API”; l’abbiamo poi ribadita a novembre ritenendo che ancora si potesse esaminarla in un quadro più generale riguardante la questione energetica nelle Marche e le problematiche strettamente connesse all’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale.
Ritenevamo e riteniamo tutt’ora che il Protocollo di Intesa Regione/API sottoscritto nel 2003 sia stato ampiamente disatteso dalla Società petrolifera ed intendevamo porre all’attenzione della commissione una serie di valutazioni volte anche alla salvaguardia dei livelli occupazionali diretti ed indotti. Il nostro intervento in questa commissione avrebbe avuto la sua ragione nel momento in cui avremmo avuto possibilità di interloquire con la Regione e le organizzazioni sindacali.
Questa opportunità non ci è stata concessa al momento opportuno; riteniamo, ancora una volta, si sia scelto di considerare la cittadinanza come oggetto, come mero effetto collaterale di un futuro che, al contrario, non vogliamo subire e non subiremo passivamente.
Ora non ha più alcun senso ragionare sulla vertenza API dato che la stessa a nostro parere è stata incanalata in un percorso con scarse prospettive future.
La commissione è oramai in scadenza imminente di mandato, abbiamo notizie certe, che a seguito del piano industriale API la sicurezza calerà ulteriormente, per i lavoratori prima di ogni altri e poi per i cittadini. Nonostante tutti i tentativi di isolamento che subiamo, i lavoratori continuano a cercarci e ci raccontano, pur nella paura e nell’anonimato.
Questo dovrebbe dire qualcosa a molti sulla capacità di dialogo che siamo stati in grado di intraprendere.
Falconara, 21 gennaio 2010.
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