MALFUNZIONAMENTI, PERDITE, CARENZE ALL’ISOLA FISSA DELL’API = SCARSA MANUTENZIONE

pubblicato il 7 Settembre 2009 0

Per comprendere - e non sottovalutare - le gravi motivazioni per cui la Commissione Locale di collaudo ha dovuto porre fuori servizio l’isola fissa della raffineria API di Falconara Marittima  il 7 Agosto scorso si deve evidenziare che

  • 1) il provvedimento non poteva seguire ad una precedente diffida poiché sarebbe stato estremamente rischioso far lavorare una struttura che movimenta prodotti infiammabili con un sistema antincendio malfunzionante!
  • 2) Il provvedimento dei Vigili del Fuoco che indica malfunzionamenti, perdite e carenze riconduce ad una unica problematica: MANUTENZIONE!
  • 3) La problematica della MANUTENZIONE è stata sempre oggetto di PRESCRIZIONI impartite alla Società API da parte del Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi delle Marche, ma è dall’incendio del 25 Agosto 1999 (passando per quello dell’8 Settembre 2004 e per gli sversamenti in mare di prodotti petroliferi come quello del 2 Aprile 2007) che nessuno delle Autorità competenti - e men che meno la Magistratura di Ancona - è riuscita a far valere nelle sedi di competenza gli OBBLIGHI E LE SANZIONI del cosiddetto Decreto Seveso II (D.Lgs 334/99), il Decreto che detta chiaramente i doveri inderogabili di chi gestisce un impianto a “rischio di incidente rilevante” come la raffineria API e le sue strutture annesse!
  • 4) Per l’ennesima volta la Società API ha violato il Decreto di Concessione del 2003 che al punto.3 recita: “Obbligo di adempimento entro i termini indicati dall’Autorità Competente alle eventuali prescrizioni che deriveranno dall’applicazione in itinere del D.M. n° 293/2001 (Porti industriali e petroliferi). Vi invitiamo a leggere il DM 293/2001 e più in particolare la Relazione dell’Ispettore dei Vigili del Fuoco - Ing. Sebastiano Giuliano - sugli obblighi che impone il DM 293/2001 (soprattutto pag 8 e 9).
  • 5) Per l’ennesima volta il Protocollo di Intesa Regione Marche e API è carta straccia! Divertitevi a rileggere l’art. 1.

Alcune considerazioni:

  • Da quanto tempo andavano avanti malfunzionamenti, perdite e carenze?
  • Da quanto tempo avvenivano operazioni di movimentazione di prodotti infiammabili dall’isola fissa in condizioni di inefficienza del sistema antincendio?
  • Per quanto tempo si sarebbe protratta quella situazione pur avendo dimostrato, API raffineria, che nel giro di pochi giorni le manutenzioni si possono fare?

E poi:

  • I lavoratori non si sentono presi in giro quando l’Api dice che cala il lavoro e poi non esegue le manutenzioni e si fa mettere fuori servizio un terminale così importante come l’isola fissa?
  • I lavoratori non si sentono ostaggi di questo comportamento rischioso per la loro stessa incolumità?

NOI CITTADINI SI!

Pubblichiamo alcuni documenti delle Autorità utili per capire.

Tra gli altri citiamo il Verbale del CTR Marche Prevenzione Incendi del 19/12/2006 in cui a pag.11 “Aspetti organizzativi e di gestione della produzione e dell’emergenza e reti comuni (antincendio, etc)“, al punto 7G scrive: “Vista la importanza ed il rilievo che ha nell’ambito della sicurezza degli impianti della raffinerai le attività di manutenzione, si ritiene opportuno che per ogni reparto della raffineria venga individuata nell’organico la figura dell’operatore di manutenzione che dovrà essere preposto al controllo delle attività di manutenzione nel reparto di sua competenza“.

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