Medicina Democratica scrive ai cittadini falconaresi…
Alle cittadine e ai cittadini di Falconara,
In riferimento alla lettera dell’API, Raffineria di Ancona, datata marzo 2009 nella quale si critica e si prende posizione sull’indagine commissionata dalla Regione Marche ed effettuata dall’Istituto nazionale dei Tumori di Milano.
a) vi è un eccesso di mortalità fra i cittadini (in particolare le donne) di Falconara per alcuni tumori (leucemie e linfomi), che abitano nelle vicinanze della Raffineria;
b) vi è una relazione fra tali malattie e la vicinanza alla Raffineria di Falconara.
I responsabili della Raffineria criticano l’indagine considerandola “di parte” e propongono che ne venga fatta un’altra affidandola ad un gruppo di scienziati alcuni dei quali da loro nominati.
Una posizione tanto strana quanto inaccettabile. Sembrerebbe quasi che un Ente pubblico, grandemente reputato a livello nazionale e internazionale, quale l’Istituto dei Tumori di Milano, sia fazioso e il suo lavoro abbia bisogno di una verifica da parte di chi inquina. Infatti si potrà dire - questo si da verificare - che la Raffineria di Falconara provoca delle emissioni all’interno dei limiti di legge o che fa il possibile per ridurle, che si tratta di produzioni necessarie, ecc., ma sostanze tossiche vengono comunque emesse e diffuse quotidianamente nell’ambiente. Emissioni che producono malattia e morte anche se a distanza di anni, a differenza dei gravi infortuni sul lavoro avvenuti i cui deleteri effetti sono stati immediati.
Medicina Democratica è presente a Falconara e segue tutto quello che avviene non solo con la sua sezione territoriale, ma anche, data l’importanza, a livello nazionale.
Invita pertanto i cittadini a non lasciarsi ingannare da proposte che appaiono logiche o neutre. La scienza non è neutrale; in non pochi casi si è dimostrato come alcuni scienziati siano stati legati agli interessi di chi li pagava piuttosto che alla salvaguardia della salute. Medicina Democratica ne sa qualcosa a partire dai processi penali cui è stata ed è protagonista. Si pensi alla scia di morti che ha lasciato l’impiego di amianto e di cloruro di vinile monomero e alle giustificazioni che ne sono state date non solo dai produttori.
Nessun timore di discutere nel merito di indagini e rilevazioni fatte da chiunque, ma nessuna interferenza nel lavoro di chi è competente e rappresenta il bene comune.
Certamente è necessario approfondire l’indagine che è stata fatta a Falconara, che ci sia continuità con la precedente. Si richiede ai cittadini di sostenere questa posizione e alla Regione di affidare i dovuti approfondimenti di nuovo all’Istituto dei Tumori di Milano.
Milano, 21 aprile 2009
Per Medicina Democratica nazionale,
Il Vice presidente: Fulvio Aurora
IN ALLEGATO: COPIA DELLA LETTERA IN ORIGINALE
Lascia un commento
Rispondi
« LETTERA APERTA AGLI EPIDEMIOLOGI
PETIZIONE POPOLARE: i cittadini propongono un futuro diverso »