InfoPillola n°3: La Nostra Salute!
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1 INFOPILLOLA AL GIORNO PUO’ TOGLIERE LE CENTRALI DI TORNO
InfoPillola N°3:
LA NOSTRA SALUTE
Dott. Andrea Micheli, Responsabile dell’Unità Funzionale di Epidemiologia Descrittiva dell’Unità di Epidemiologia dell’Istituto per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano:
“… I dati analizzati mostrano come l’aumento nel periodo (n.d.r. 1980-2000) dei tassi di mortalità per tumori del sistema emolinfopoietico e leucemie a Falconara Marittima possa essere un segnale di un rischio in eccesso rispetto all’attesa….”
Dott. Valerio Gennaro - Epidemiologo; Membro del Comitato Nazionale Tecnico Scientifico ISDE medici per l’Ambiente. [FONTE: Convegno di Medicina Democratica a Falconara M. il 7 dicembre 2007]
INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE
“Le Indagini Epidemiologiche si fanno per conoscere e per fare prevenzione primaria, dunque per rimanere sani e per aiutare a decidere. Le Indagini Epidemiologiche ci forniscono la conoscenza dello stato di salute delle persone in funzione dei passati fattori di rischio e, dunque, servono a capire che cosa è successo in passato e decidere che cosa si può fare in futuro per quanto riguarda l’impatto sulla salute.
Affinché una Indagine Epidemiologica abbia una qualche utilità per l’Amministratore, il Sanitario ed il cittadino è necessario attendere che essa sia terminata. (…)
Come epidemiologo dico che in primo luogo si deve fare tesoro del principio di precauzione che significa rispettare salute e ambiente anche se non abbiamo quel sostegno scientifico tale che ci permette di dire “siamo sicuri che c’è un danno o siamo sicuri che non c’è un danno”.
Il principio di precauzione si applica quando non c’è questa certezza scientifica.
La massa di inquinanti che regolarmente può uscire dalle ciminiere di un impianto va quantificata ma ciò non significa che prima si fa l’impianto e poi misuriamo i malati!
Bisogna fare il contrario: studiamo le esperienze passate, andiamo a vedere che cosa è già successo, andiamo a studiare in modo rigoroso che cosa è successo in altre zone e scopriremo che effettivamente gli ossidi di zolfo, i composti organici volatili, ecc. hanno prodotto dei danni alla salute.
Quindi non c’è bisogno di costruire altre centrali e poi dire andiamo a vedere con gli studi epidemiologici!
Dott. Luigi Gasparini - Medico Igienista, Medico per l’Ambiente, Presidente di Medicina Democratica della Provincia di Ferrara. [FONTE: Convegno di Medicina Democratica a Falconara M. il 7 dicembre 2007]
“Ho avuto modo di leggere il Prestudio del Dott. Andrea Micheli che ha dato l’input alla Indagine Epidemiologica in corso sulla popolazione di Falconara M.ma, Chiaravalle e Montemarciano…Per esempio ho notato che a Falconara non c’è il calo delle malattie respiratorie rispetto al calo delle stesse nel resto della Provincia di Ancona.“
Servizio Epidemiologia Ambientale del Dipartimento di Ancona dell’ARPAM:
“Valutazione di impatto sanitario del PM10 e dell’O3 in 12 comuni della regione Marche nel 2006 “
NEL 2006 A CAUSA DELLE SOLE PM10 A FALCONARA CI SONO STATI
- 4 DECESSI PER CAUSE CARDIACHE
- 1 DECESSO PER CAUSE RESPIRATORIE
- 5 RICOVERI PER CAUSE CARDIACHE
- 6 RICOVERI PER CAUSE RESPIRATORIE
Il Servizio di Epidemiologia scrive nelle conclusioni della Valutazione:
“è ormai solida la convinzione che non esiste una soglia minima di concentrazione di questo inquinante inferiore alla quale non si registrano effetti sanitari (…) I RISULTATI HANNO MOSTRATO CHE IL PESO DEL PM10 È CONSISTENTE SIA IN TERMINI DI DECESSI CHE DI RICOVERI OSPEDALIERI. Questi risultati offrono un nuovo, seppur modesto, contributo che potrebbe sensibilizzare ulteriormente i decisori politici al problema dell’inquinamento atmosferico”.
Lo Studio occupazionale effettuato dall’Istituto d’Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Ancona in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ha interessato 659 (650 uomini e 9 donne) lavoratori della raffineria in servizio fra il 1974 ed il 1989
“Lo studio sugli addetti all’impianto petrolchimico (studio occupazionale) (…) ha rilevato eccessi di mortalità tumorale complessiva e di tumori cerebrali in particolare, dato questo in linea con le risultanze di studi simili condotti in altri Paesi e pubblicati sulla letteratura internazionale”.
Dott. F. Franceschini, Centro malattie respiratorie - allergologia, Az. Osp. G. Salesi - Ancona
“E’ dimostrato che gli inquinanti atmosferici possono provocare danni respiratori a cominciare da valori assai bassi, tanto che per gli inquinanti invernali (SO2 Biossido di Zolfo, NO2 Biossido di Azoto e Polveri Sottili) non esiste una vera soglia di sicurezza (…) Nettamente in contrasto con questa situazione è la Legge italiana, molto permissiva in fatto di inquinamento”
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1 Risposta to “InfoPillola n°3: La Nostra Salute!”
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buongiorno,
vi ho linkato nel blog http://busalla2013.wordpress.com, un progetto per la comunità di busalla che si differenzia dal Comitato Salute Pubblica soprattutto nelle modalità di intervento e nelle azioni da compiere per contrastare la raffineria Iplom e l’amministrazione comunale a mio avviso carente nelle informazioni date ai cittadini.
Buon Lavoro!