inopportuna entrata a gamba tesa
In piena campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Falconara, l’Amministrazione uscente ha inviato ai falconaresi 11.000 copie di “INFORMARE LA CITTA’“, “Notiziario del Comune di Falconara”. La pagina 5 del notiziario è completamente dedicata al porto turistico, presentato come “progetto di riqualificazione urbana“. La volontà di costruire un porto turistico-commerciale a Falconara è, come dice l’articolo del notiziario, un argomento “al centro dell’attenzione a Falconara” e, aggiungiamo noi, con assoluta evidenza al centro anche del confronto elettorale! Nell’ultimo anno e mezzo l’argomento porto è stato “illustrato” svariate volte sul notiziario dei falconaresi, pagato dai falconaresi: ne abbiamo contate cinque.
Oggi, in piena campagna elettorale, l’argomento porto viene riproposto nuovamente ai falconaresi come un “progetto di riqualificazione urbana” ed accompagnato da un’informazione incompleta.
Infatti anche l’imprescindibile parere negativo espresso dalla Capitaneria di Porto di Ancona sul progetto preliminare presentato dalla Soc. Marina di Falconara s.p.a. presieduta dall’avv. Michele Boncristiano, nel notiziario viene eufemisticamente considerato e declassato come “preoccupazione“.
Il Sindaco uscente Carletti, direttore di “INFORMARE LA CITTA” e presente alle prossime elezioni con la “Lista Carletti“, conosce benissimo il parere che la Capitaneria di Porto di Ancona ha espresso nella recente Conferenza dei Servizi presieduta proprio dal Comune di Falconara: incompatibilità dell’attuale progettazione del porto turistico con le esigenze di sicurezza del traffico navale da e per le strutture della raffineria API! Non solo: la Capitaneria dice chiaramente che se si vuole parlare di porto bisogna progettarlo più a SUD fermo restando l’aggravio dei costi sia per il riposizionamento dei punti di fonda delle petroliere sia per un nuovo studio meteo e mareografico finalizzato alla sicurezza tecnico - nautica delle petroliere.
Perché il “Notiziario del Comune di Falconara”, pagato dai falconaresi per essere realmente informati, non pubblica gli stralci significativi del parere della Capitaneria di Porto?
Perché il “Notiziario del Comune di Falconara”, pagato dai falconaresi per essere realmente informati, non informa che la Regione Marche ha abbandonato la Conferenza dei Servizi e, tantomeno, informa sulle motivazioni dell’abbandono?
E’ corretto, in questo momento di campagna elettorale, non portare tali rilevanti aspetti all’attenzione delle 11.000 famiglie falconaresi a cui viene spedito “INFORMARE LA CITTA“?
Ma c’è dell’altro. In campagna elettorale la RAI, televisione di Stato, finanziata anche dal canone dei cittadini, si dota di un codice deontologico per il quale non vengono divulgate le sole ragioni del Presidente del Consiglio e del suo Governo, ma anche di chi sta all’opposizione.
Ci chiediamo se sia corretto che, in piena campagna elettorale comunale, il “Notiziario del Comune di Falconara”, finanziato anche con le tasse dei falconaresi, informi i cittadini soltanto sul punto di vista dell’Amministrazione comunale uscente e non dia alcuno spazio a chi nutre serie perplessità sul progetto del porto e sulla relativa idea di riqualificazione urbana della città! Riteniamo che esisteva un modo semplicissimo di evitare questa inopportuna “entrata a gamba tesa” di “INFORMARE LA CITTA’” e dell’Amministrazione Carletti: il notiziario poteva essere inviato subito dopo le elezioni!
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